Le Associazioni contro l’azzardo hanno incontrato il sottosegretario Baretta

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Nelle scorse settimane si è tenuto un incontro presso il Ministero dell’economia e della finanza tra la delegazione delle Associazioni, degli Enti della Comunità Ecclesiale e dei Movimenti che avevano definito i ‘7 punti comuni inderogabili sulla regolazione dell’azzardo’ e il Sottosegretario on. Pier Paolo Baretta.

La delegazione, guidata da mons. Alberto D’Urso e costituita da mons. Enrico Feroci, Consigliere della Consulta Nazionale Antiusura, dal prof. Maurizio Fiasco, Consulente della Consulta Antiusura, Antonio Russo in rappresentanza della Campagna ‘Mettiamoci in Gioco’ e dall’avv. Attilio Simeone, coordinatore del Cartello ‘Insieme contro l’Azzardo’, ha posto alcuni interrogativi per operare una decisa riduzione sia dell’offerta e sia del consumo:

“Si sono poste le premesse per un metodo con il quale ricavare un’agenda per continuare il dialogo in corso: per rimediare alle gravi conseguenze che l’abnorme dilatazione del consumo di gioco d’azzardo ha arrecato alle persone, all’economia, alla società e all’interesse pubblico fondativo dell’azione dello Stato”. Sono entrati quindi nel merito tecnico della gran parte dei 7 punti riassunti in un documento sottoscritto dalle varie componenti che lo scorso 13 giugno avevano messo a punto una chiara piattaforma.

Per entrambe le modalità di slot machine vanno definite e adottate misure generali: in materia di somministrazione di alcolici e di possibilità di fumare tabacco, attualmente consentita e proposta nelle sale dedicate agli apparecchi automatici da gioco d’azzardo, si tratta di impedire che la combinazione di alcolismo, tabagismo affiancati ad ambienti progettati in modo eccessivamente accattivante, attivino forme di compulsività del giocatore;

al Servizio Sanitario Nazionale va affidata la sorveglianza ferrea e dunque la verifica dell’impatto per la salute e per la spinta alla dipendenza da gioco d’azzardo; per il cosiddetto passaggio tecnologico da una generazione di apparecchi ad un’altra si concorda, prima della decisione, di mettere a disposizione delle parti e dell’opinione pubblica tutte le più accurate informazioni riguardo all’architettura del progetto industriale e dei sistemi di funzionamento: per valutare le implicazioni per il controllo e i riflessi sull’organismo umano.

La ventilata possibilità dell’obbligo di presentazione della tessera sanitaria per gli accessi ai luoghi del consumo di azzardo va corredata con norme e dispositivi rigidi che impediscano la formazione di database dei clienti utilizzabili a fini di marketing e di induzione ad aumentare il consumo da parte dei clienti.

La delegazione ha fatto presente al Sottosegretario la necessità di procedere ad definire una legislazione precisa e puntuale in tema di trattamento dei dati con previsioni anche di natura penale per concessionari e gestori che nel proprio ambito abusino dei dati utilizzandoli in modo inappropriato. Inoltre con riferimento alla pubblicità e al suo divieto integrale si è si è proposto di studiare con l’Autorità garante delle Comunicazioni una normativa prescrittiva che valga a rendere effettiva l’inibizione di ogni forma di spot, richiami, sollecitazioni commerciali.

Infine sul tema della dislocazione dei punti di accesso all’offerta di gioco d’azzardo, nonché in tema di orari, la Delegazione ha fatto presente che non si potrà procedere a centralizzare una disciplina unica in quanto si tratta di Diritti incomprimibili affidati dalla Costituzione alle cure appunto degli Enti locali. Tale principio è espressione dell’art. 118 Cost. come riformato dalla L.3/2001 e ribadito da importanti pronunce della Corte costituzionale e più volte ribadito da sentenze del Consiglio di Stato.

A tal proposito mons. Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura, ha affermato: “L’auspicio è che la forte opposizione in rete condivisa dalle associazioni con alcune Regioni italiane induca la Conferenza unificata a una seria riflessione nel merito, tenendo in considerazione le proposte avanzate nei giorni scorsi, e nel metodo, favorendo le aspettative ineludibili della società civile, come il divieto di pubblicità all’azzardo, riconoscimento della potestà legislativa per gli enti locali e dei Lea, moratoria per nuovi giochi d’azzardo”.

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