Minori non accompagnati: soddisfazione delle associazioni

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A fine marzo la Camera dei Deputati ha approvato con 375 voti a favore, 13 contrari e 41 astenuti le norme per proteggere i minori stranieri non accompagnati attraverso un testo, in base al quale i bambini e i ragazzi non ancora maggiorenni che arrivano in Italia senza una famiglia non potranno essere respinti ma avranno gli stessi diritti dei loro coetanei dell’Unione Europea.

Nel provvedimento vengono disciplinate per legge le modalità e le procedure di accertamento dell’età e di identificazione, garantendone l’uniformità a livello nazionale. Inoltre è regolato il sistema di accoglienza integrato tra strutture di prima accoglienza dedicate esclusivamente ai minori, all’interno delle quali i minori possono risiedere non più di 30 giorni, e sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati (Sprar), con strutture diffuse su tutto il territorio nazionale, che la legge estende ai minori stranieri non accompagnati.

Spariscono i permessi di soggiorno utilizzati per consuetudine o mai utilizzati, come ad esempio il permesso di soggiorno per affidamento, attesa affidamento, integrazione del minore, e si fa invece più semplicemente riferimento ai soli permessi di soggiorno per minore età e per motivi familiari, qualora il minore non accompagnato sia sottoposto a tutela o sia in affidamento. Il minore potrà richiedere direttamente il permesso di soggiorno alla questura competente, anche in assenza della nomina del tutore.

Sono previste maggiori tutele per il diritto all’istruzione e alla salute, con misure che superano gli impedimenti burocratici che negli anni non hanno consentito ai minori non accompagnati di esercitare in pieno questi diritti, come ad esempio la possibilità di procedere all’iscrizione al servizio sanitario nazionale, anche prima della nomina del tutore e l’attivazione di specifiche convenzioni per l’apprendistato, nonché la possibilità di acquisire i titoli conclusivi dei corsi di studio, anche quando, al compimento della maggiore età, non si possieda un permesso di soggiorno.

I commenti all’approvazione della legge da parte delle associazioni che operano nel settore sono positive, come ha affermato mons. Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes: “L’approvazione della nuova legge sui minori non accompagnati è un importante passo avanti nella tutela di uno dei tasselli più fragili di un mondo in fuga, come sottolineato da Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017…

La legge aiuta a superare, anzitutto, la precarietà e la straordinarietà, spesso in grandi centri più simili a orfanatrofi che a luoghi familiari, dell’accoglienza di minori non accompagnati, prevedendo una immediata tutela e una serie di azioni che salvaguardino ‘il superiore interesse del minore’”.

Anche padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, ha espresso soddisfazione per un atto legislativo necessario: “Dopo tre anni finalmente da oggi abbiamo una legge sui minori stranieri non accompagnati, uno strumento a tutela dei più vulnerabili tra i migranti: i bambini che viaggiano da soli, senza adulti di riferimento. La legge è frutto di una sinergia proficua tra rappresentanti istituzionali ed enti di tutela.

In un momento in cui si registra un significativo aumento di minori stranieri non accompagnati in Italia, dotarsi di norme organiche che hanno come priorità il maggior interesse del minore ci fornisce un quadro di riferimento essenziale per accogliere e proteggere bambini e ragazzi stranieri fino alla loro completa inclusione nel tessuto sociale e alla fondamentale riappropriazione della loro infanzia”.

Soddisfazione anche da tutte le maggiori realtà che operano nel campo dell’accoglienza e della protezione dei migranti: Actionaid, Ai.Bi. Amici dei Bambini, Acli, Amnesty International Italia, Comunità di Sant’Egidio, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Cnca, Comitato italiano per l’Unicef, Emergency, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Save the Children, Terre des Hommes Italia, per cui questa legge è un “primo passo importante nella direzione della tutela di migliaia di bambini ed adolescenti che giungono da soli nel nostro territorio”.

L’auspicio delle stesse è che questa legge “possa essere di esempio anche per altri Paesi europei. Ringraziamo i parlamentari delle diverse forze politiche che hanno sostenuto il provvedimento, ora sarà fondamentale che tutte le disposizioni previste trovino piena applicazione ed è nostro obiettivo continuare a lavorare insieme per assicurare che ciò avvenga”.

Inoltre don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale, da anni impegnati nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ospiti sia dei 17 centri di prima accoglienza, sia delle 31 case famiglia sparse in tutta Italia, ha sottolineato alcune peculiarità della legge: “Di particolare interesse sono alcune disposizioni della legge, specie quelle che riguardano l’affidamento familiare (art. 7) e la figura del tutore volontario (art. 11).

L’affidamento familiare lo riteniamo una buona opportunità per l’accoglienza ed accompagnamento del minore: sarà, quindi, importante formare a questa ‘missione’ le famiglie che si renderanno disponibili. Anche il tutore volontario andrà formato e in questo, a livello regionale, la nostra organizzazione potrà dare il suo contributo in accordo con l’ufficio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza… E’ un modo per rispolverare l’idea progettuale del ‘se trovassero un amico che si prendesse cura di loro!’.

Questa era la frase che Don Bosco si ripeteva di continuo quando andava in visita alle carceri della Generala di Torino dove erano rinchiusi parecchi minori. Un compito che ancora oggi, come salesiani, ci impegniamo a portare avanti. Oggi, questo importante testo è diventato legge ma adesso inizia il cammino, non sempre facile, dell’attuazione. In questo siamo sempre disponibili a collaborare con altre organizzazioni ed enti statali, così come già accade”.

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