All’Università Cattolica di Milano una mostra sulla Misericordia

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Fino al 20 novembre, giorno di chiusura della Porta Santa del Giubileo straordinario della Misericordia, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano è visitabile la mostra ‘Mercy In-sight’, curata Cecilia De Carli, Elena Di Raddo e p. Enzo Viscardi, che hanno chiamato 10 artisti di fama internazionale, a interpretare uno sguardo sulla Misericordia nel tempo presente.

Alberto Garutti, Antonio Paradiso, Emilio Isgrò, Silvio Wolf, Marco Bagnoli, Laura Morelli, Maurice Pefura, Nicola Pellegrini e Ottonella Mocellin, Enzo Umbaca e gli artisti (Antonella Ortelli, Luca Quartana, Carla Vendrami, Silvia Truppi e Aldo Rocco) del Progetto Casina, dialogano con le loro opere partecipando al grande tema attualizzato dal Giubileo Straordinario indetto da Papa Francesco. Le opere d’arte hanno trasformato gli spazi del chiostro bramantesco e della Cappella San Francesco in largo Gemelli a Milano, muovendo la curiosità del visitatore con i loro codici e linguaggi per sperimentare intuizioni e percezioni sulla Divina Misericordia.

La sfida della mostra è quella di dialogare sul tema della Misericordia che nasce in ambito cristiano, dentro un dinamismo costruttivo di apporti, indispensabile passaggio ad ogni autentica e vitale crescita culturale e religiosa. Tra i nomi chiamati a confrontarsi sulla misericordia anche quello del ‘pericoloso cancellatore’, come si definisce Emilio Isgrò:

“Ho studiato alla Cattolica negli anni Sessanta e tornarvi oggi come artista mi riporta agli anni della mia giovinezza. Certo non potevo immaginare, allora, che uno studente di Scienze politiche, quale io ero, sarebbe diventato un giorno un pericoloso cancellatore. Eppure è avvenuto proprio questo: il distacco di quel che ero per essere altro. Un distacco che oggi vivono tutti gli uomini, non soltanto gli artisti. Non so se credo in Dio e nel Cristo, ma credo sicuramente in quella Misericordia che viene dai loro nomi”.

Lo scultore Antonio Paradiso ha sostenuto che l’arte, come la spiritualità, sono ricerche che procedono in parallelo alla conquista della Misericordia”. Invece per Alberto Garutti la mostra è “una possibilità che mi ha incuriosito. Vedo in questo luogo un punto in cui la cultura e la vita della città si incontrano e dove si pensa si producano intersezioni inaspettate.

E’ un luogo d’incontro privilegiato in cui si deve generare una dialettica sempre nuova, un confronto con il presente, con temi che oggi ci interrogano e che ci spingono ad un’indagine verso il mondo. L’arte è un formidabile territorio d’incontro e sa istituire sempre nuove relazioni tra cose ed i saperi. Questo processo è un vero e proprio metodo che la rende a tutti gli effetti un’esperienza conoscitiva”.

L’artista Silvio Wolf è stato incuriosito dall’idea della mostra nell’ateneo milanese: “Con interesse e curiosità, perché non si tratta di un luogo delegato all’arte, ma di uno spazio pubblico, frequentato da un pubblico eterogeneo che incontrerà le opere esposte all’interno del proprio percorso di vita e di studio…

Portare l’arte contemporanea all’interno del campus universitario rappresenta una valorizzazione e un allargamento dell’idea stessa di apprendimento e di formazione, trattandosi di linguaggi simbolici visivi, metafore della realtà in un luogo dedicato alla teoria e alla sperimentazione”.

Quindi, luogo di ricerca e di sapere, l’Università Cattolica ha confermato l’impegno perché le idee e le riflessioni trovino non solo un centro propulsore, ma anche un fondamento comune, come ha spiegato mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico Generale dell’Università Cattolica:

“In questo anno giubilare credo che al nostro Ateneo sia affidata una missione peculiare in coerenza con la sua storia e la sua identità: farsi promotore di una cultura della Misericordia offrendo approfondimenti, sviluppando confronti, condividendo testimonianze”. Infine ‘Mercy In-Sight’ ha trovato humus anche nel legame tra l’Ateneo e la città di Milano, come ha detto il rettore, prof. Franco Anelli:

“L’Università Cattolica è nata quasi un secolo fa nel cuore di Milano, e ciò non avvenne per caso, ma per la stretta relazione che univa i nostri fondatori alla città e alla Chiesa ambrosiana. Tuttavia questo legame, che costituisce uno dei tratti originari della nostra identità, non ha mai condizionato in senso ‘localistico’ le strategie dell’Ateneo, giocando invece un ruolo rilevante nel suo percorso di crescita nazionale e internazionale”.

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