Il Papa e la “passione” dei bambini

Una catechesi tutta dedicata ai bambini, alla “passione dei bambini, rifiutati, abbandonati, derubati del loro futuro è un grido che sale a Dio e che accusa il sistema che abbiamo costruito”. 

Davanti a migliaia di fedeli in una Piazza San Pietro per l’udienza generale Francesco ripete “con i bambini non si scherza! Nessun sacrificio sarà troppo grande pur di evitare di farli sentire uno sbaglio” e aggiunge: “Qualcuno osa dire, quasi per giustificarsi, che è stato un errore farli venire al mondo. Questo è vergognoso! Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe, per favore! I bambini non sono mai “un errore”. Per il Papa però è chiaro che “il Padre non dimentica nessuna lacrima come neppure la responsabilità sociale delle persone e dei Paesi va perduta” ed è anche vero “che grazie a Dio i bambini con gravi difficoltà trovano molto spesso genitori straordinari, pronti ad ogni sacrificio e ad ogni generosità. Ma questi genitori non dovrebbero essere lasciati soli!”

Infine, Francesco tratteggia l’immagine di una società ideale che troverebbe misericordia anche nel giudizio divino: “E’ vero che non siamo perfetti e che facciamo molti errori. Ma quando si tratta dei bambini che vengono al mondo, nessun sacrificio degli adulti sarà giudicato troppo costoso o troppo grande, pur di evitare che un bambino pensi di essere uno sbaglio, di non valere niente e di essere abbandonato alle ferite della vita e alla prepotenza degli uomini”. Che bella sarebbe una società così! Io dico che a questa società, molto sarebbe perdonato, dei suoi innumerevoli errori. Molto, davvero”.