San Benedetto, un messaggio sempre attuale

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Si sono concluse   all’Università Europea di Roma (www.unier.it) le Giornate Internazionali di Studi “San Benedetto e l’Europa nel 50° anniversario della Pacis nuntius” (1964 – 2014). Un percorso storiografico”, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura.
La Prof.ssa Renata Salvarani, docente dell’Università Europea di Roma e coordinatrice delle Giornate di Studio, ha spiegato che “la figura di Benedetto da Norcia va letta prima di tutto in relazione con il suo mondo, segnato da devastazioni e violenza, dal disfacimento delle istituzioni di derivazione imperiale, da grandi migrazioni, carestie, precarietà e insicurezza. La sua scelta di rifiutare i comportamenti e le logiche dell’aristocrazia a cui apparteneva, che non era in grado di incidere sulla società, ha aperto la strada a una faticosa innovazione, basata sulla creazione di comunità che realizzavano il Vangelo nel quotidiano, anche nei luoghi più impervi e isolati. La rete dei monasteri ha ricoperto via via tutta l’Europa, costituendo un motivo di unità identitaria profonda, di diffusione del Cristianesimo e di rivitalizzazione della cultura classica. Il fondatore del monachesimo occidentale è diventato, così, un esempio e un riferimento, la cui forza è tutt’oggi evidente”.
La lettura storiografica proposta dalle Giornate di Studio promosse dall’Università Europea di Roma con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura ha avuto l’obiettivo di evidenziare come è stata recepita la lezione di san Benedetto nelle varie epoche, di indagare come la sua pedagogia dell’esempio ha trovato riscontro nella società e nella cultura, dall’Alto Medioevo fino al secolo scorso e fino alle ricerche più recenti condotte nelle diverse aree d’Europa.
“Un punto chiave di questo percorso – ha spiegato la Prof.ssa Renata Salvarani – è il breve “Pacis nuntius” con il quale Paolo VI, cinquant’anni fa ha proclamato san Benedetto patrono d’Europa. Il testo, generato nel mezzo della guerra del Vietnam, in un’epoca di timori e profonde incertezze che vedeva, al contempo, le prime concretizzazioni di un’unione del vecchio continente, fa riferimento al monachesimo come elemento fondante dell’identità europea.
“Benedetto e i suoi figli portarono con la croce, con il libro e con l’aratro il progresso cristiano”, dimostrando con la testimonianza paziente e attiva della stabilitas, della preghiera e del lavoro, che le comunità monastiche sono state in grado di trasformare il mondo e la società, realizzando modelli di vita proposti a tutti. In questo sta la straordinaria attualità della figura di Benedetto da Norcia”.

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