La rinuncia profetica di Benedetto XVI

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Abbiamo scelto di non raccontare quello che pensiamo noi, ma quello che pensa il Papa.  In questo giorno così inatteso da ricordare, un anno dalla rinuncia di un Pontefice, ognuno di noi potrebbe ripercorrere le ore convulse della giornata, il tempo inclemente di un pomeriggio di febbraio, oppure si potrebbe ricordare chi è arrivato primo a dare la notizia del secolo, o chi per primo aveva intuito che sarebbe successo. Dietrologie complottiste che sembrano avere ancora squarci di futuro potrebbero prendere pagine e pagine. Inutilmente. Abbiamo scelto di raccontarvi il Papa. Pagine già lette che per sembrano lontane. Pagine dimenticate dalla velocità della comunicazione che non lascia più spazio al ragionamento. Pagine personali che ognuno ha deciso di  rileggere, temi che sembrano esser spariti dalla vita della Chiesa e che invece sono sempre prepotentemente attuali.

Un anno dopo il tempo metereologico non è cambiato molto. Ma è cambiata la percezione che molti hanno della vita della Chiesa. Un bene per certi aspetti. Una trappola per altri. La Chiesa non cambia perchè la Chiesa è di Dio. Cambiamo noi, cambiano i Papi, cambia la storia, cambiano gli interessi dei potenti. La rinuncia di Papa Benedetto non è stata una sconfitta. Anzi. È il nuovo che avanza. Non perchè, coma qualcuno banalmente pensa, ha saputo tirarsi indietro. Ma perchè ha avuto una visione per il futuro. E nel più perfetto stile conciliare del ressourcement. Secondo molti storici della Chiesa dei primi secoli, la guida era affidata al collegio dei presbiteri anche se uno di loro aveva il compito di coordinamento. Scrive Enrico Cattaneo: “mentre presbitero indica più uno stato, una dignità, episcopo denota una funzione, un ufficio, quello appunto della episkopè, cioè della sovrintendenza, della vigilanza, propria del ministero pastorale.”

Funzione quella del vescovo che può essere esercitata in diversi modi, appunto anche collegialmente forse. Sarà questa la strada del futuro della Chiesa? Sarà questo il recupero della collegialità?  Ce lo dirà la storia, che oggi si ferma per segnare nel suo grande libro una data da manuale: il primo anno della rinuncia di Papa Benedetto XVI e del cambio della sua funzione al servizio della Chiesa. La funzione del Papa emerito non c’era e Benedetto l’ha inventata. Più innovatore di così?

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