Nemmeno nella sua tomba c’è pace per il Servo di Dio Francesco II di Borbone. Nemo propheta in patria

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.11.2023 – Vik van Brantegem] – Sono stato informato, che il busto dell’ultimo Re delle Due Sicilie, il Servo di Dio Francesco II di Borbone, che adornava la Cappella Reale dei Borbone nella Real Basilica di Santa Chiara in Napoli, è stato rimosso per ordine dell’amministratore parrocchiale della Parrocchia Santa Chiara Vergine, Fra’ Massimiliano Scarlato, OFM. Va sottolineato che si tratta di un monumento funebre collocato in una cappella di famiglia, la Famiglia Borbone della Real Casa delle Due Sicilie. Bisogna anche ricordare che la Real Basilica di Santa Chiara è comunemente conosciuta come il Pantheon dei Borbone, poiché li sono sepolti i Sovrani delle Due Sicilie e i loro famigliari.

Il busto raffigurante Francesco II di Borbone (foto di copertina), un’opera unica eseguita dal maestro d’arte Domenico Sepe, a dimensioni naturali, alto circa 55/60 cm, da un modello unico in argilla in lega bronzea e patina a fuoco, fu un dono del Real Circolo Francesco II di Borbone a nome del Presidente Onorario, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, che ha voluta e incoraggiata l’iniziativa.

Non si conoscono i motivi della rimozione, né il Real Circolo Francesco II di Borbone è stato avvisato della decisione, che è da considerare soprattutto irriguardoso verso il Capo della Real Casa delle Due Sicilie. La Presidenza del Real Circolo Francesco II di Borbone si è premunita di avvisare la Real Casa delle Due Sicilie dell’avvenuta rimozione e ha avvisato che si attiveranno tutti i canali del caso nel rispetto e serietà nei confronti del Presidente Onorario S.A.R. il Duca di Calabria.

Il busto del Servo di Dio Francesco II collocato sull’altare della Cappella Reale dei Borbone nella Real Basilica di Santa Chiara in Napoli, il 24 aprile 2022.

Era stato collocato nella Cappella Reale per abbellire la tomba dove riposano le spoglie mortali del Re Francesco II di Borbone, al termine di una cerimonia il 23 aprile 2022, a cui ho partecipato [QUI] in qualità di Membro Onorario del Circolo Francesco II di Borbone. E lì il busto era rimasto per un anno e mezzo, fino all’inspiegabile rimozione.

In risposta al mio quesito su questo increscioso fatto, il Presidente del Real Circolo Francesco II, Dott. Gr. Uff. Paolo Rivelli, mi ha risposto: «Oltretutto riteniamo offensivo rimuovere un’immagine che è stata collocata lì anche per volontà della famiglia. La notizia diffusa dai nostri social ha sollevato un vespaio di polemiche e l’indignazione di migliaia di persone. Ricordiamo che la nostra pagina Facebook [QUI] ha più di 52.000 followers diretti e un bacino molto più vasto di pubblico. Nessuna informazione ci è stata fornita in merito, pertanto il Real Circolo Francesco II di Borbone è determinato a esplorare tutte le possibilità, anche una petizione pubblica, affinché il busto sia ricollocato al suo posto».

La versione data verbalmente al Segretario del Real Circolo Francesco II di Borbone, il Cav. Nicola Difrenna – che è busto sarebbe stato rimosso (ripeto, dopo più di un anno dalla sua collocazione) perché il Servo di Dio Francesco II non è beato e non è santo – non regge. Si tratta di una tomba di famiglia e il busto rappresenta la persona che è sepolta li, quindi, è un monumento funerario, come ci sono tanti nelle chiese. Inoltre, la preghiera ad un defunto non è vietata dalla Chiesa. Al riguardo, va ricordato quanto detto a conclusione della sua omelia da Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Commissario Generale di Terra Santa a Napoli, durante la Solenne Santa Messa che ha officiato domenica 24 aprile 2022 presso la Real Basilica di Santa Chiara, in occasione dello svelamento e la benedizione del busto: «Questo oggi, svelando questo busto, non possiamo fare altro che essere portati a pregare di più, perché chiedendo a lui come intercessore, visto che è stato aperto recentemente il suo processo di beatificazione, dunque, in questo momento è Servo di Dio. E bene, lui come tutti i fratelli che ci sono preceduti nel segno delle fede sono nostri intercessori presso il Padre. Quindi, possiamo chiedere questa intercessione ad un uomo, ad un Re, particolarmente legato a questa terra, e alla cui figura sono particolarmente legati molte persone presenti qui tra di voi. I legami che noi abbiamo in vita non terminano con la morte. Dunque, se i nostri cuori e le nostri menti saranno realmente sinceri, allora la nostra preghiera da parte di Francesco II non sarà inascoltata e lui ci esaudiamo».

Pregare per ricevere grazie divine per l’intercessione del Servo di Dio Francesco II non ha alcuna finalità di culto pubblico e in nulla s’intende prevenire il giudizio dell’Autorità Ecclesiastica, ha osservato Don Fernando Maria Cornet, Priore del Real Circolo Francesco II di Borbone, che ha composto la Preghiera per Francesco II di Borbone, Re delle Due Sicilie e presentata in occasione della costituzione del Comitato Pro Francesco II nella Basilica di Santa Chiara a Napoli il 27 dicembre 2014, di cui riporto di seguito il testo.

Nemo propheta in patria. Il destino del Servo di Dio Francesco II

Mentre nella sua patria, a Napoli, nella Real Basilica di Santa Chiara, l’amministratore parrocchiale decide senza aver ragione di rimuovere dalla Cappella Reale, tomba di famiglia Borbone, il suo busto, donato dal Duca di Calabria e dal Real Circolo Francesco II di Borbone, in Portogallo un’opera di Alberto Germán Franco Romero (foto sopra) sarà collocato in una cappella della Basilica dei Martiri, nel Chiado a Lisbona.

La cronaca dello svelamento e la benedizione del busto dell’ultimo Re delle Due Sicilie nella Cappella Reale dei Borbone presso la Real Basilica di Santa Chiara in Napoli

Domenica 24 aprile 2022 alle ore 12.00, presso la Real Basilica di Santa Chiara in Napoli, è stata officiata una Solenne Santa Messa da Fra’ Sergio Galdi d’Aragona, OFM, Commissario Generale di Terra Santa a Napoli, concelebrante Fra’ Carlo D’Amodio, OFM, Ministro Provinciale di Napoli dei Frati Minori, rispettivamente Cappellano di Giustizia e Cappellano di Merito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. In questa occasione si è svolta la Cerimonia di svelamento e benedizione del busto del Servo di Dio Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, collocato nella Cappella Reale dei Borbone per iniziativa del Real Circolo Francesco II di Borbone.

È stato un evento molto suggestivo, in una bellissima giornata primaverile, anche grazie al supporto di tutta la squadra della Delegazione della Campania del Real Circolo Francesco II di Borbone, coordinata dal Delegato, il Nob. Cav. Alfredo Buoninconti, Barone di Santa Maria Jacobi, con l’ottimo lavoro organizzativo del Segretario, il Cav. Nicola Difrenna, e del cerimoniale coordinato dal Cerimoniere, il Cav. Umberto Schioppa.

All’inizio della Concelebrazione Eucaristica, il Presidente del Real Circolo Francesco II di Borbone, Dott. Gr. Uff. Paolo Rivelli ha ricordato che S.M. Francesco II di Borbone ha incarnato, nella sua travagliata esistenza, la figura di uomo e monarca Cristiano, testimoniando la sua fede incrollabile nella Divina Provvidenza come dispensatrice di gioie e sofferenze, accettandone con serena rassegnazione le traversie e l’umiliante esilio per 33 anni. Ed è partendo da questo principio che l’iniziativa del collocamento del suo busto ha come esclusivo obiettivo quello di ovviare alla mancanza di una immagine dell’ultimo Re delle Due Sicilie, proprio lì dove giacciono le Sue Spoglie mortali. Ciò anche in considerazione del fatto che del suo breve regno rimangono ben poche e rare rappresentazioni iconografiche. Dott. Rivelli ha precisato che l’immagine di S.M. Francesco II servirà a tributargli il semplice culto riservato ai fedeli defunti in forma privata e in nessun caso comporterà atti di venerazione.

Dott. Rivelli ha sottolineato che il Real Circolo Francesco II di Borbone si prefigge di colmare il vuoto evidenziato da una lettura storica del periodo ancora poco critica da una parte; da un revisionismo becero, polemico e autolesionista dall’altra. Lontani dallo stereotipo del revanscismo, della lugubre e sterile celebrazione del passato fine a sé stessa, il Real Circolo, nel rivalutare le tradizioni, la storia, le radici e la cultura del Meridione, vuole essere proiettato nel presente e nel futuro, coniugando il bagaglio culturale con il progresso. Grazie ad un’attività volta a valorizzare l’immenso patrimonio storico e culturale e le eccellenze attuali delle Due Sicilie nel campo economico, al fine di rendere queste risorse attuali e fruibili, il Real Circolo è impegnato affinché questo messaggio, sia recepito dalle generazioni di oggi e da quelle che costituiranno la società del domani come qualcosa di attuale e concreto, ha concluso il Presidente del Real Circolo Francesco II di Borbone.

A conclusione della sua omelia, incentrato sul brano del Vangelo della II Domenica di Pasqua o della Divina Misericordia (Gv 20,19-31), Fra’ Galdi d’Aragona ha detto, di cui pocanzi ho riportato l’inizio: «Questo oggi, svelando questo busto, non possiamo fare altro che essere portati a pregare di più, perché chiedendo a lui come intercessore, visto che è stato aperto recentemente il suo processo di beatificazione, dunque, in questo momento è Servo di Dio. E bene, lui come tutti i fratelli che ci sono preceduti nel segno delle fede sono nostri intercessori presso il Padre. Quindi, possiamo chiedere questa intercessione ad un uomo, ad un Re, particolarmente legato a questa terra, e alla cui figura sono particolarmente legati molte persone presenti qui tra di voi. I legami che noi abbiamo in vita non terminano con la morte. Dunque, se i nostri cuori e le nostri menti saranno realmente sinceri, allora la nostra preghiera da parte di Francesco II non sarà inascoltata e lui ci esaudiamo. Ecco, ora continueremo a vivere questo tempo pasquale, nella contemplazione di questo mistero del Risorto. E porteremo nel nostro cuore le preghiere per nostro amato Francesco II. È stato capace di attirarsi l’ammirazione di tante cancellerie straniere, particolarmente durante l’assedio di Gaeta. Purtroppo, è stato al governo di questa nazione per poco tempo, soltanto due anni, ma alla fine del suo regno ha dato prova di essere particolarmente valente. La nostra memoria grata nei suoi confronti ci accompagna nella nostra preghiera».

Al termine del Sacro Rito si è svolta la Cerimonia di svelamento e benedizione del busto del Servo di Dio Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, collocato presso Cappella Reale dei Borbone nella Real Basilica di Santa Chiara in Napoli, dove restano le sue spoglie mortali.

Per ulteriori informazioni e fotografie della cerimonia di svelamento e benedizione del busto dell’ultimo Re delle Due Sicilie nella Cappella Reale dei Borbone presso la Real Basilica di Santa Chiara in Napoli [QUI].

S.M. Francesco II di Borbone (Napoli, 16 gennaio 1836 – Arco, 27 dicembre 1894) fu l’ultimo Re delle Due Sicilie, salito al trono il 22 maggio 1859 e dopo la capitolazione di Gaeta il 13 febbraio 1861 si recò in esilio con la moglie Maria Sofia. È divenuto Servo di Dio il 16 dicembre 2020, con l’apertura del processo di canonizzazione (Foto dei fratelli D’Alessandri, 1865 circa, National Portrait Gallery, Londra).

Preghiera
per Francesco II di Borbone,
Re delle Due Sicilie

(Composta da Don Fernando Maria Cornet, Priore del Real Circolo Francesco II di Borbone e presentata in occasione della costituzione del Comitato Pro Francesco II nella Basilica di Santa Chiara a Napoli il 27 dicembre 2014)

O Signore, che per il bene del suo popolo e la gloria del Tuo Nome, hai suscitato Francesco II di Borbone, Re delle Due Sicilie, e lo hai illuminato con la Tua Sapienza affinché sapesse agire con prudenza e giustizia, lo hai sostenuto e confortato nelle avversità, affinché fosse docile ai disegni della Tua Provvidenza, e lo hai riempito della Tua Carità, affinché fosse misericordioso con tutti, specie con i suoi nemici; fa’ che anche noi, imitandolo nelle sue virtù, possiamo essere: giusti e prudenti nelle nostre vicende familiari e sociali, forti durante le tentazioni e pazienti nelle prove della vita, caritatevoli con tutti e misericordiosi anche con i nostri avversari. Degnati, o Signore, di glorificare il Tuo Servo Francesco II concedendoci la grazia che ora umilmente e devotamente Ti supplichiamo (…). Amen.

Don Fernando Maria Cornet
Basilica di Santa Chiara – 15.11.2014 – Napoli
In conformità coi Decreti di Papa Urbano VIII, si dichiara che in nulla s’intende prevenire il giudizio dell’Autorità Ecclesiastica, e che questa Preghiera non ha alcuna finalità di culto pubblico.
Si prega a chi riceva grazie divine per l’intercessione del Re Francesco II, di comunicarla al Comitato Pro Francesco II di Borbone
[QUI].

Postscriptum

Viviamo tempi assurdi, da molti punti di vista, e ne è vittima postumo anche il Servo di Dio Francesco II di Borbone.

Mentre il frate francescano amministratore parrocchiale butta fuori dalla Real Basilica di Santa Chiara il busto del padrone di casa, in ottobre nello stesso Napoli, un busto dello scultore George Dumitru, raffigurante il sanguinario Vlad III di Valacchia, il “Dracula” storici, è stato posto su un grande basamento rivestito in pietra nel chiostro di Santa Maria La Nova, davanti al sepolcro di Matteo Ferrillo, da alcuni ritenuta la “vera” tomba di Dracula. «Non c’è dubbio che si appresta a diventare un polo di attrazione turistica in breve tempo», ha osservato Fanpage.it.

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