L’ascesa di Timothy Radcliffe. Da predicatore pro LGBT a cardinale gay friendly

Timothy Radcliffe
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 08.10.2024 – Miguel Cuartero] – Era già successo con il teologo cappuccino Raniero Cantalamessa. Da Predicatore Pontificio a cardinale di Santa Romana Chiesa. Ancora una volta il Papa sceglie di offrire la porpora al predicatore degli esercizi spirituali del Vaticano. Questa volta tocca al teologo Domenicano Inglese Timothy Radcliffe (foto di copertina) [*]. Anche lui, come Cantalamessa, conosciuto e affermato autore di libri di spiritualità e di teologia, anche lui diventa cardinale senza essere vescovo (è una pratica prevista dal regolamento ma, fino ad oggi, non molto usuale).

Teologo di fama internazionale e scrittore di libri di spiritualità e divulgazione teologica diventati bestseller in molti Paesi, Radcliffe è stato chiamato da Francesco per guidare gli esercizi spirituali per i padri (e le madri) sinodali sia nel 2023 che nel 2024 per le due sessioni del Sinodo sulla sinodalità.

Le sue posizioni in materia di morale hanno però dato luogo a molte critiche all’interno della Chiesa. Definito un teologo “rivoluzionario” di “stampo bergogliano” con una visione “aperta” sul mondo e la modernità, ma anche “teologo del dissenso” per essersi espresso favorevolmente ai “preti sposati” e ai “matrimoni gay”.

Recentemente ha firmato la prefazione al libro Via Crucis di un ragazzo gay, affermando che la teologia Cattolica è spesso troppo astratta e lontana dalle sofferenze e le ferite delle persone, mentre (citando Papa Francesco) la realtà è più importante dell’idea e dunque (citando Peguy) la teologia dovrebbe aspirare ad essere più vicina alla realtà che alla verità.

Radcliffe ha più volte espresso la sua visione dell’omosessualità come una espressione dell’amore umano benedetto da Dio e incoraggiato la Chiesa a riconoscere la bontà di queste relazioni. Posizioni eterodosse in contrasto con la dottrina ufficiale della Chiesa che vede queste relazioni come “disordinate”, ossia non ordinate al piano di Dio sull’uomo e sulla donna (Cfr. Catechismo della Chiesa cattolica).

Il 19 settembre 2024 ha pubblicato un articolo su L’Osservatore Romano, quotidiano della Santa Sede, per ribadire il suo impegno a favore dei Cattolici gay in vista del Sinodo. L’amore umano è benedetto da Dio qualunque sia il suo orientamento, afferma il neo cardinale domenicano. «L’insegnamento della Chiesa si sta già sviluppando man mano che si rinnova con l’esperienza vissuta. Le persone gay non sono più viste solo in termini di atti sessuali, ma come nostri fratelli e sorelle che, secondo Papa Francesco, devono essere benedetti».

Queste esternazioni non gli hanno impedito di diventare predicatore in Vaticano. Al contrario, a quanto pare, le sue aperture gli hanno permesso di accedere e presentarsi come una voce autorevole nella complessa (e a tratti confuso) assise sinodale in questa sua nuova forma di grande parlamento ecclesiastico.

Ora, a sorpresa, la nomina a cardinale che offre al teologo Domenicano il diritto di accedere in Conclave, il diritto di voto e la possibilità di venire votato ed eletto Sommo Pontefice. Di certo l’età (79 anni) non gioca a suo favore essendoci il limite di 80 anni per poter partecipare alle votazioni. Tuttavia la nomina è molto indicativa: che ciò che in altri tempi avrebbe rappresentato un punto critico (l’apertura alle relazioni omosessuali e la messa in discussione della dottrina sul celibato sacerdotale), oggi non rappresenta un problema al momento di scegliere i candidati all’episcopato e alla porpora.

È il segno di un cambiamento importante, per non dire radicale, che parla e incide più di quanto potrebbe fare un Sinodo, per quanto rumoroso e macchinoso, che servirà per aprire un altro poco la finestra su temi e argomenti molto discussi e discutibili.

Questo articolo è stato pubblicato ieri dall’autore sul suo blog Testa del Serpente [QUI].

[*] Timothy Radcliffe, O.P. (Londra, 22 agosto 1945) entrò nell’Ordine dei Predicatori nel 1965 e fu ordinato sacerdote nel 1971. Insegnò Sacra Scrittura all’Università di Oxford, nel Centro Domenicano noto come Blackfriars Hall. Fu eletto Padre provinciale d’Inghilterra nel 1987 e quindi Maestro Generale dell’Ordine Domenicano dal 1992 al 2001, l’unico membro della Provincia inglese  a ricoprire tale carica. È stato Direttore del Las Casas Institute di Blackfriars Hall.

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