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A Ruffano mons. Angiuli benedice la mensa comunitaria ‘Città della domenica’

Dopo Tricase e Ugento, anche a Ruffano, presso la “Città della Domenica”, complesso oratoriale caro al Venerabile, Vescovo Tonino Bello, sarà attivata una Mensa comunitaria, realizzata dalla locale Parrocchia “Natività Beata Maria Vergine”, con l’ausilio del GAL Capo di Leuca e della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca attraverso la Caritas Diocesana.
Un progetto fortemente desiderato da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca e realizzato grazie all’impegno del Parroco, Don Nino Santoro, per rispondere concretamente alla crescente richiesta di aiuto che proviene dai più bisognosi.
Nella serata di oggi alle ore 18.00 presso la ‘Città della Domenica’, ubicata nella seicentesca Masseria Mariglia in Via S. Giovanni Bosco, 10, si svolgerà la cerimonia di benedizione della mensa, dopo un incontro pubblico, introdotto e moderato dalla giornalista Luana Prontera, che prevede, dopo i saluti di Antonio Ciriolo, Presidente GAL Capo di Leuca, di don Nino Santoro, Parroco della ‘Natività Beata Maria Vergine’ di Ruffano e di don Lucio Ciardo, Direttore della Caritas diocesana, la presentazione del libro, dedicato alla figura del Vescovo Tonino Bello: ‘Vi voglio bene’, a cura di mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, che dialogherà con Paolo Vincenti della ‘Società Storia Patria per la Puglia’.
Gli elettrodomestici per ammodernare e completare la cucina della mensa comunitaria sono stati acquistati con un contributo a fondo perduto del GAL Capo di Leuca, nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. ‘Mense Collettive’ – Piano di Azione Locale il ‘Capo di Leuca e le Serre Salentine’.
Grazie al Bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca, sono state acquistati degli elettrodomestici per grandi capienze e tecnologicamente più avanzati, con l’obiettivo di completare la cucina della mensa e renderla ancora più funzionale, installando una nuova cappa a parete con motore incorporato, un lavello, un armadio con 4 ripiani, un tavolo, un’affettatrice, un armadio refrigeratore, un armadio congelatore, un cuoci pasta e una friggitrice a gas.
Con l’agevolazione, il GAL Capo di Leuca intende coinvolgere le aziende agricole che si trovano spesso in difficoltà a vendere l’intera produzione (fresca o trasformata), costrette a smaltire il prodotto in eccedenza in discarica, con costi che ricadono sulla comunità e impatti negativi sull’ambiente. In alternativa, le aziende agricole avranno la possibilità di conferire l’avanzo in iniziative di carattere sociale, quali le tre mense collettive di Tricase, Ugento e Ruffano, con l’obiettivo di somministrare pietanze con prodotti locali e a costi di produzione molto contenuti.
La realizzazione della mensa ‘Città della Domenica’, oltre alla Parrocchia ‘Natività Beata Maria Vergine’, ha visto la partecipazione di altri due soggetti partner: l’Associazione di Promozione Sociale – ETS ‘Made in SOAP’ di Ruffano e l’Azienda Agricola ‘Borrello Claudia’ di Salve.
Finanziato dal GAL ‘Capo di Leuca’ l’ammodernamento della cucina della mensa ‘Città della domenica’ di Ruffano

La Parrocchia “Beata Maria Vergine” di Ruffano comunica che nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. “Mense Collettive” – Piano di Azione Locale “il Capo di Leuca e le Serre Salentine”, attuato dal GAL Capo di Leuca, è stato finanziato, con un contributo a fondo perduto, l’ammodernamento della cucina della Mensa sociale “Città della Domenica”, sita a Ruffano presso la seicentesca Masseria Mariglia in Via S. Giovanni Bosco, 10, complesso oratoriale caro al Venerabile Vescovo Don Tonino Bello.
Grazie al Bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca sono state acquistati degli elettrodomestici per grandi capienze e tecnologicamente più avanzati, con l’obiettivo di rendere la cucina della mensa ancora più funzionale, installando una nuova cappa a parete con motore incorporato, un lavello, un armadio con 4 ripiani, un tavolo, un’affettatrice, un armadio refrigeratore, un armadio congelatore, un cuoci pasta e una friggitrice a gas.
La Parrocchia “Natività Beata Maria Vergine” di Ruffano, con fondi propri insieme al contributo della Diocesi Ugento – S. Maria di Leuca, ha realizzato un importante e corposo progetto di ristrutturazione dei locali della propria mensa. I componenti delle associazioni parrocchiali volontariamente si attiveranno per cucinare e servire nella mensa, in quanto storicamente impegnata sul fronte della solidarietà.
Si intende realizzare un ambiente riservato e accogliente, che non sarà solo una mensa nel senso letterale della parola, ma anche il centro di una rete di sostegno e umanizzazione dell’area. I poveri saranno messi al centro, potranno andare con le loro famiglie, contando su una rete di sostegno che mirerà, anzitutto, a ricreare relazioni umane e a ridurre l’isolamento.
Oltre al contributo fondamentale del Banco delle Opere di Carità Puglia nel fornire derrate alimentari, i programmi alimentari della Mensa “Città della Domenica” saranno collegati con i sistemi agricoli locali, in modo tale da sostenere e migliorare l’agricoltura del territorio, aumentandone la resilienza e la sostenibilità. Nella mensa si andrà a utilizzare la produzione agroalimentare, fresca o trasformata, anche rimasta invenduta, in questo modo il cibo eccedente non sarà sprecato e anzi sarà destinato a una finalità sociale, somministrando pietanze con prodotti locali e a costi di produzione contenuti, produzioni locali, prevalentemente “di qualità”, provenienti da coltivazioni biologiche e a km. 0.
Il progetto di ammodernamento della mensa, oltre alla Parrocchia “Natività Beata Maria Vergine” di Ruffano, annovera altri due soggetti partner: l’Associazione di Promozione Sociale – ETS “Made in SOAP” di Ruffano e l’Azienda Agricola “Borrello Claudia” di Salve.
L’APS – ETS “Made in SOAP” di Ruffano costituita il 10 giugno 2014, impegnata nella promozione territoriale, del patrimonio artistico e culturale del Salento, annovera tra le varie attività, l’organizzazione dell’evento denominato “Maru” il Peperoncino in Festa, appuntamento che dal 2014 a Ruffano, in ogni edizione, richiama migliaia di visitatori nei due giorni nel centro storico tra mostre pomologiche e della biodiversità con peperoncini dal mondo, gare di resistenza al piccante, musica, arte ed enogastronomia.
Con il progetto “Mettiamoci in Agenda”, vincitore del bando Capitale Sociale 3.0 della Regione Puglia, Maru nel 2024 è stato anche “Ecofesta”, strutturata in modo da ridurre l’impronta ecologica della festa, il cui impatto è stato misurato promuovendo delle attività compensative. L’associazione promuoverà l’attività del parroco nella gestione della mensa della Parrocchia “Natività Beata Maria Vergine”, in quanto storicamente impegnata sul fronte della solidarietà.
Dall’Azienda Agricola “Borrello Claudia” di Salve si potranno attingere prodotti agroalimentari, una realtà nata dalla volontà di Claudia Borrello e dall’amore per la campagna, trasmessole dalla sua famiglia. Impegnata nella produzione di prodotti tipici salentini di qualità, l’azienda è incentrata sull’amore per la campagna, la raccolta di frutti antichi, un progetto fondamentale per la qualità della vita stessa, senza mai trascurare i ritmi della natura e operando in piena armonia con essa. questa azienda recupera e valorizza il patrimonio arboricolo del Salento, trasformando frutti locali e antichi in deliziose conserve.
Questi testimoni silenziosi di tempi passati sono al centro di un progetto di “archeologia arborea” che Claudia Borrello ha avviato con passione e determinazione. Nei suoi campi, alberi come fichi, mandorli, albicocchi, peri, susini, cotogni, azzeruoli, corbezzoli e carrubi, spesso dimenticati e abbandonati, ritrovano nuova vita.
Operazione finanziata dal PSR Puglia 2014-2020 – Fondo FEASR – MIS.19 – SOTT. 19.2 – SSL GAL CAPO DI LEUCA – Az.3 – Int. 3.2 CUP J15D23000100009
Anche ad Ugento una mensa solidale finanziata dal GAL Capo di Leuca

Taglio del nastro per la Mensa Solidale di Ugento. La mensa offrirà ogni sabato alle ore 13.00 un piatto caldo e abbondante gratuitamente a 32 ospiti, in un ambiente familiare e accogliente. L’iniziativa mira non solo a fornire cibo, ma anche a creare legami tra i volontari della Parrocchia ‘San Giovanni Bosco’ e le persone in difficoltà economiche, per capirne meglio i bisogni e rispettarne la dignità.
Questo progetto, fortemente voluto da Mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, è nato per rispondere alla crescente richiesta di aiuto proveniente dai più bisognosi. Dopo la mensa di Tricase, denominata “Locanda della Fraternità”, questa strutturata sarà ubicata presso la Parrocchia “San Giovanni Bosco”, detta “L’Oratorio” per gli ugentini, rappresenta la seconda struttura beneficiaria dei finanziamenti ottenuti grazie al lavoro del GAL Capo di Leuca, la terza, sarà inaugurata prossimamente a Ruffano.
L’incontro, molto partecipato, si è svolto domenica 17 novembre, in occasione dell’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, in Piazza Mons. Leopoldo De Giorgi dove, nel cuore dell’Oratorio, ha sede la mensa. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, è intervenuto Mons. Beniamino Nuzzo, Vicario Generale della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca; Don Flavio Ferraro, Parroco di ‘San Giovanni Bosco’; Don Lucio Ciardo, Direttore della Caritas Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca; Antonio Ciriolo, Presidente del GAL Capo di Leuca; Flavio Cosimo Urso, Presidente dell’ASD ‘Eventi e Sport’; e Salvatore Paiano, Amministratore unico della ‘Società Agricola Oro Del Salento S.R.L.’. La giornalista Luana Prontera ha coordinato l’evento, al termine del quale, circa 50 persone hanno partecipato al ‘Pranzo della Convivialità’ preparato dai volontari. Presenti numerosi parroci e anche il Sindaco di Morciano di Leuca, Lorenzo Ricchiuti.
Il progetto della mensa è stato realizzato grazie all’impegno del Parroco, Don Flavio Ferraro, proseguendo l’opera iniziata dal suo predecessore, Don Stefano Ancora.
Gli elettrodomestici e l’arredamento, benedetti da Mons. Beniamino Nuzzo, necessari per la mensa sono stati acquistati grazie ai finanziamenti del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3, nell’ambito del Bando Intervento 3.2. ‘Mense Collettive’ del Piano di Azione Locale ‘Il Capo di Leuca e le Serre Salentine’, attuato dal GAL Capo di Leuca. Con questo bando, il GAL intende anche aiutare le aziende agricole che faticano a vendere tutta la loro produzione, proponendo un’alternativa alla discarica per il prodotto in eccedenza, con benefici economici e ambientali.
Tra le attrezzature acquistate figurano una cucina a quattro fuochi con forno statico a gas, un tavolo in acciaio inox, una cappa auto aspirante, un forno a microonde con funzione grill, un lavello in acciaio inox a sbalzo con due vasche, una lavastoviglie, due armadi refrigerati, quattro tavoli in legno artigianale e trentadue sedie in legno di faggio.
Il Progetto della mensa vede la partecipazione di altri due partner: l’Associazione Sportiva Dilettantistica ‘Eventi e Sport’ e la Società Agricola ‘Oro del Salento’ Srl, entrambe con sede a Ugento. La Società Agricola “Oro del Salento” è specializzata nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli in specialità alimentari salentine e pugliesi, tutte lavorate a mano. L’ASD ‘Eventi e Sport’, attiva da circa 15 anni, si impegna nel fornire aiuti concreti alla comunità locale, e i suoi volontari cucineranno e serviranno nella mensa della Parrocchia ‘San Giovanni Bosco’, continuando il loro impegno nel campo della solidarietà.
Oggi si inaugura la mensa solidale ad Ugento

Anche Ugento avrà una Mensa solidale, sarà ubicata presso la Parrocchia ‘San Giovanni Bosco’, fortemente voluta da mons. Vito Angiuli, Vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, per rispondere concretamente alla crescente richiesta di aiuto che proviene dai più bisognosi. Un progetto, realizzato grazie all’impegno del Parroco, don Flavio Ferraro, che aveva preso avvio già con il suo predecessore, don Stefano Ancora.
In occasione dell’ VIII Giornata Mondiale dei Poveri, Domenica 17 Novembre prossima alle ore 12.00 in Piazza Mons. Leopoldo De Giorgi, si svolgerà l’inaugurazione della mensa che prevede, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Ugento, Salvatore CHIGA, gli interventi di: Mons. Beniamino NUZZO, Vicario Generale Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca, Don Flavio FERRARO, Parroco “San Giovanni Bosco”, Don Lucio CIARDO, Direttore Caritas Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca, Antonio CIRIOLO, Presidente GAL Capo di Leuca, Flavio Cosimo URSO, Presidente ASD ‘Eventi e Sport’, Salvatore PAIANO, Amministratore unico ‘Società Agricola Oro Del Salento S.R.L’. Al termine del dialogo, coordinato e moderato dalla giornalista Luana PRONTERA, i presenti potranno gustare il “Pranzo della Convivialità” preparato da alcuni volontari. Un’iniziativa che si svolgerà insieme ai fratelli poveri e alla presenza dei Sindaci di: Ugento, Presicce-Acquarica, Salve e Morciano di Leuca.
Gli elettrodomestici e l’arredamento per realizzare la mensa sono stati acquistati nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. ‘Mense Collettive’ – Piano di Azione Locale ‘il Capo di Leuca e le Serre Salentine’, attuato dal GAL Capo di Leuca, è stato finanziato, con un contributo a fondo perduto. Con l’agevolazione, il GAL intende coinvolgere le aziende agricole che si trovano spesso in difficoltà a vendere l’intera produzione (fresca o trasformata), costrette a smaltire il prodotto in eccedenza in discarica, con costi che ricadono sulla comunità e impatti negativi sull’ambiente. In alternativa, si può conferire in iniziative di carattere sociale, quali le mense collettive, interessate a somministrare pietanze con prodotti locali e a costi di produzione contenuti.
Grazie al bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca, infatti, sono state acquistate attrezzature tecnologicamente avanzate: una cucina a quattro fuochi con forno statico a gas, un tavolo in acciaio inox con ripiano e alzatina, una cappa auto aspirante a parete con regolatore di velocità, un forno a microonde con funzione grill, un lavello in acciaio inox a sbalzo con due vasche, una lavastoviglie, due armadi refrigerati, quattro tavoli realizzati artigianalmente in legno, e trentadue sedie in legno di faggio.
Nella mensa sarà servito un piatto caldo e abbondante, gratuitamente, a 32 ospiti in un clima familiare e accogliente e sarà aperta ogni sabato alle ore 13.00. La mensa permetterà ai volontari della parrocchia ‘San Giovanni Bosco’ di entrare in relazione con le persone più povere, creare con loro un legame e capirne i bisogni. L’attenzione alla dignità e alla personalità di ognuno si esprimerà nella cura dell’ambiente, nell’atteggiamento cortese dei volontari che servono a tavola.
La realizzazione della mensa, oltre alla parrocchia ‘San Giovanni Bosco’, ha visto la partecipazione di altri due soggetti partner: Associazione Sportiva Dilettantistica ‘Eventi e Sport’ e la Società Agricola “Oro del Salento” Srl entrambe con sede a Ugento. Quest’ultima è specializzata nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli in prodotti alimentari salentini e pugliesi tutti lavorati a mano. Un’azienda del sud Salento, terra conosciuta non solo per la bellezza delle sue spiagge e lo splendore dei suoi centri storici, non solo per il clima temperato tutto l’anno, ma anche e soprattutto per la favolosa quanto preziosa macchia mediterranea.
L’ASD ‘Eventi e Sport’ è un sodalizio, costituitosi circa 15 anni fa, con l’intento di dare attenzione alle necessità del territorio fornendo aiuti concreti, collaborando con chiunque possa condividere le finalità del sodalizio. I componenti dell’associazione volontariamente di adopereranno per cucinare e servire nella mensa della parrocchia ‘San Giovanni Bosco’, in quanto storicamente impegnata sul fronte della solidarietà.
(Foto: Caritas di Ugento e Leuca)
Finanziata dal GAL ‘Capo di Leuca’ la mensa sociale della parrocchia ‘San Giovanni Bosco’ di Ugento

Tutto pronto per l’apertura della nuova mensa sociale della Parrocchia “San Giovanni Bosco” presso l’Oratorio di Ugento, in via Alcide De Gasperi. Sarà un luogo di incontro e condivisione aperto alla comunità, fortemente voluto dalla parrocchia e dalla Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca.
Per la realizzazione della mensa sociale è stato determinante un finanziamento a fondo perduto attuato dal GAL Capo di Leuca nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3: Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2 ‘Mense Collettive’ – Piano di Azione Locale ‘Il Capo di Leuca e le Serre Salentine’.
Grazie al bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca, infatti, sono state acquistate attrezzature tecnologicamente avanzate: una cucina a 4 fuochi con forno statico a gas, un tavolo in acciaio inox con ripiano e alzatina, una cappa auto aspirante a parete con regolatore di velocità, un forno a microonde con funzione grill, un lavello in acciaio inox a sbalzo con 2 vasche, una lavastoviglie, due armadi refrigerati, 4 tavoli realizzati artigianalmente in legno, e 32 sedie in legno di faggio con seduta impagliata.
La parrocchia ‘San Giovanni Bosco’, nella cittadina meglio conosciuta come ‘l’Oratorio di Ugento’, è la più grande per estensione e numero di abitanti (circa 5000 persone, più di 1400 famiglie) dell’intero paese, che conta 5 parrocchie. Comprende circa metà del territorio di Ugento e circa la metà della sua popolazione. Il 18 settembre 1960 fu inaugurata la ‘Casa del Giovane Mons. Giuseppe Ruotolo’, data che sancisce ufficialmente il varo dell’oratorio, fortemente voluto dal primo parroco mons. don Leopoldo De Giorgi. Questo luogo è stato amato anche da don Tonino Bello, che, pur essendo impegnato nel seminario vescovile, aveva frequenti contatti con l’attività sportiva dell’oratorio.
La parrocchia ha acquistato attrezzature, strumenti, arredi e impianti per allestire una mensa nei locali dell’oratorio a Ugento. La riuscita del progetto sarà possibile grazie al contributo di gruppi di volontari, provenienti anche da altre parrocchie di Ugento, che permetteranno di offrire a tutti un’accoglienza calorosa e rispettosa, facendo funzionare le mense, la cucina e il magazzino al meglio. Questo allevierà le sofferenze del prossimo, soprattutto in questo momento di crisi economica, in cui le persone fragili sono ancora più bisognose di aiuto e conforto.
Il progetto di realizzazione della mensa, oltre alla Parrocchia “San Giovanni Bosco” di Ugento, annovera altri due partner: l’Associazione Sportiva Dilettantistica Eventi e Sport di Ugento e la Società Agricola “Oro del Salento” Srl di Ugento. La prima, attiva da circa 15 anni, ha come finalità lo sviluppo e la diffusione di varie attività sportive senza scopo di lucro. I componenti dell’associazione si adopereranno volontariamente per cucinare e servire nella mensa della parrocchia, con particolare attenzione alla qualità dei cibi e alle azioni in contrasto allo spreco alimentare.
La Società Agricola ‘Oro del Salento’ Srl di Ugento svolgerà anche il ruolo di fornitore di prodotti ortofrutticoli in eccesso alla mensa sociale. “Oro del Salento” è un’azienda del Sud Salento specializzata nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli in prodotti alimentari salentini e pugliesi tutti lavorati a mano, dalle olive alle mandorle, dalle olive al peperoncino piccante alle cime di rapa e vini tipici pugliesi.
Grande partecipazione per l’inaugurazione delle nuove attrezzature alla mensa ‘Locanda della Fraternità’ di Tricase

La forza delle idee, la rete, la collaborazione, la capacità di guardare alle esigenze dei poveri ma anche dei giovani, delle persone sole, degli ammalati, dei parenti di chi è in ospedale. La “Locanda della fraternità è un luogo per tutti”.
È quanto emerso ieri nell’incontro pubblico che si è svolto in via Galvani 44 a Tricase per l’inaugurazione delle nuove attrezzature della cucina della mensa acquistate con un contributo a fondo perduto del GAL Capo di Leuca, nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. “Mense Collettive” – Piano di Azione Locale “il Capo di Leuca e le Serre Salentine”.
Sono intervenuti: il Sindaco di Tricase, Antonio De Donno, Mons. Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, Antonio Ciriolo, Presidente GAL Capo di Leuca, don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana, Enzo Chiarello, Presidente l’I.P.A.D. Mediterranean – Cooperativa Sociale e Donato Parisi, Componente del Consiglio Direttivo del Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus, quest’ultimi due sodalizi partener del progetto di ammodernamento.
Mons. Angiuli ha sottolineato “l’importanza dei luoghi d’incontro tra le persone e della relazione tra tutti gli enti che operano nella diocesi”. Antonio Ciriolo ha messo in evidenza “la forza delle idee condivise capaci di realizzare obbiettivi che nascono dal sentirsi parte di un sistema”.
“E’ un luogo in cui tutti possono venire stare insieme, dialogare. Aperta a pranzo dal lunedì al venerdì, accoglie 30 utenti quotidianamente” ha precisato don Lucio Ciardo. “Abbiamo scelto di chiamarla “Locanda della Fraternità perché diventasse un punto di ritrovo per ogni persona e non solo per chi ha delle difficoltà economiche”. “Chi volesse donare il proprio tempo per il volontariato può fare richiesta inviando un’email all’indirizzo segreteria@caritasugentoleuca.it e le aziende possono sostenere la locanda donando beni alimentari, prodotti per la pulizia, utensili per la cucina e per la sala.”
Enzo Chiarello ha evidenziato che la Cooperativa Sociale, svolgerà” il ruolo di fornitore di prodotti ortofrutticoli alla Locanda della Fraternità. Inoltre, come previsto dallo stesso Bando Intervento 3.2. “Mense Collettive, fornendo anche quelli in eccedenza, dimostrando anche alle altre aziende agricole che il recupero dello spreco può diventare risorsa. In questo modo, invece di smaltire i prodotti in discarica, essi vengono utilizzati per la preparazione di pietanze da distribuire a persone in situazioni di disagio economico. In questo modo l’IPAD Mediterranean cercherà di raggiungere i principi fondanti del movimento cooperativo mondiale quali: la mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, l’equilibrio delle responsabilità rispetto ai ruoli, lo spirito comunitario, il legame con il territorio in un equilibrato rapporto con lo Stato e le Istituzioni Pubbliche.
Il Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus, ente senza fine di lucro che si occupa del recupero dello spreco delle eccedenze alimentari, con lo scopo di farlo diventare risorsa a sostegno degli indigenti, come è stato sottolineato da Donato Parisi, svolge il suo ruolo statutario, sempre al servizio delle opere di carità presenti sul territorio nazionale, andrà ad approvvigionare la Locanda della Fraternità di derrate alimentari, provenienti principalmente dall’AGEA, attraverso il Programma europeo FSE – Fondo Sociale Europeo, svolgendo un’opera sociale e assistenziale su un territorio che ogni anno, purtroppo, evidenzia nuove povertà a quelle già esistenti.
Il Banco, in tutti questi anni, ha dato vita ad una rete di solidarietà che conta sull’adesione di circa 145 enti, ovvero associazioni, Caritas parrocchiali, confraternite, comuni, etc. tutti impegnati nel contrastare la povertà di natura alimentare. Indicativamente, questa rete è in grado di aiutare circa 26.000 persone in condizione di disagio economico.
Save the Children: in Italia scuole ‘diseguali’

In Italia solo 2 bambini su 5 della scuola primaria hanno accesso al tempo pieno, mentre meno della metà degli alunni della primaria e secondaria può utilizzare una palestra o una mensa. Sembra che il nuovo anno scolastico non riparta con il piede giusto, al contrario, è segnato dalla mancanza di servizi educativi.
In occasione della riapertura delle scuole, l’ong ‘Save the Children’ pubblica il rapporto ‘Scuole disuguali. Gli interventi del PNRR su mense, tempo pieno e palestre’, che mostra le disuguaglianze territoriali nell’offerta di spazi e servizi educativi nella scuola italiana: mensa, tempo pieno, palestre sono i temi affrontati nel report, insieme ad un’analisi degli investimenti PNRR, da cui emerge il rischio che molte province, con famiglie in condizioni socioeconomiche di svantaggio, continuino a rimanere indietro:
“Quindi la scuola rappresenta uno spazio essenziale in cui dare a bambini, bambine e adolescenti uguali opportunità di crescita, contrastando la povertà educativa. I servizi e le strutture scolastiche, come il tempo pieno, la mensa e le palestre, sono importanti per ridurre la dispersione scolastica. Offrono a bambini e ragazzi la possibilità di partecipare a attività educative, ricreative, culturali e sportive, migliorando così il loro apprendimento”.
Il Rapporto approfondisce le diseguaglianze territoriali nell’offerta di spazi e servizi educativi a scuola (dalla mensa al tempo pieno e alle palestre) e analizza, attraverso un confronto puntuale della distribuzione delle risorse a livello provinciale, se e in quale misura gli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) già avviati possano contribuire a ridurre i divari esistenti.
Dall’analisi di Save the Children su alcuni degli interventi relativi alla ‘Missione Istruzione’ finanziati dal PNRR e già avviati, emerge una distribuzione disomogenea delle risorse tra le province più svantaggiate e la necessità di integrare le risorse del PNRR con altri investimenti per garantire livelli essenziali delle prestazioni per l’accesso alle mense scolastiche, e così al tempo pieno, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, nonché la presenza di palestre scolastiche su tutto il territorio nazionale, a partire dalle aree dell’Italia dove la scuola rappresenta spesso l’unica opportunità per bambini, bambine e adolescenti di praticare attività sportiva.
Dall’analisi svolta da Save the Children sui 975 interventi del PNRR (presenti sulla piattaforma ReGIS a giugno 2024) avviati per ampliare l’offerta di mense scolastiche, emerge che alle regioni del Sud e Isole è stato destinato il 38,1% delle risorse, sebbene queste risorse finanzino circa il 50% del totale dei progetti. Dall’analisi provinciale dei fondi del PNRR investiti sino ad oggi, si rileva che queste risorse, senz’altro utili per ampliare l’offerta complessiva, stanno producendo un impatto disomogeneo nella riduzione delle disuguaglianze territoriali:
“Le 6 province dove gli studenti che usufruiscono della mensa sono meno del 10% (Agrigento, Foggia, Catania, Palermo, Siracusa e Ragusa) hanno ricevuto finanziamenti per 49 interventi di costruzione, ristrutturazione o riqualificazione di spazi mensa per un valore di circa € 21.500.000, pari a 2,1 progetti ogni 10.000 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.
Di contro, le sei province con le più alte percentuali di alunni che usufruiscono del servizio mensa a livello nazionale (oltre il 65%), ovvero Trento, Biella, Monza e della Brianza, Verbano-Cusio-Ossola, Udine e Milano, hanno ricevuto 30 milioni di euro per 34 progetti, pari a 1,8 progetti ogni 10.000 studenti”.
Nelle province più svantaggiate per l’offerta del servizio mensa e del tempo pieno si concentra anche la percentuale più alta di studenti provenienti da famiglie con un livello socioeconomico basso: sono il 26,4% nelle province dove meno del 10% degli studenti usufruisce della mensa (contro il 17,2% di quelle dove oltre il 65% degli alunni accede alla mensa).
Dall’analisi di Save the Children emerge, anche, che anche tra le stesse province più svantaggiate la distribuzione delle risorse per l’accesso al servizio mensa è disomogenea: “Ad esempio, Palermo ha ricevuto circa € 2.000.000 per la realizzazione di 6 interventi; mentre Foggia, dove gli studenti che usufruiscono del servizio mensa è simile (8,7% contro il 6,7% di Palermo), ha ricevuto quasi € 6.500.000 per 18 interventi.
Ed ancora: le province di Lecce e Napoli, che registrano percentuali di accesso al servizio di refezione praticamente uguali (12,4% e 12,5%), hanno ricevuto la stessa quantità di fondi (circa € 13.000.000), ma a Lecce sono stati avviati più di 5 interventi ogni 10.000 studenti, mentre a Napoli soltanto uno ogni 10.000 studenti.
Proprio per raggiungere le aree meno coperte dai servizi, recentemente il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha disposto un avviso pubblico rivolto agli enti locali per la costruzione e ristrutturazione di spazi adibiti a mense scolastiche, con uno stanziamento di ulteriori € 515.400.000:
“La mensa scolastica è fondamentale per garantire a studentesse e studenti, soprattutto quelli in condizioni di maggior bisogno, il consumo di almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno. E’, inoltre, un servizio essenziale nell’ottica di incentivare l’estensione del tempo pieno e quindi di potenziare l’offerta formativa, con benefici sia per i ragazzi, sia per le famiglie con effetti positivi in particolare per l’occupazione femminile”.
Eppure solo due alunni della scuola primaria su cinque beneficiano del tempo pieno con le percentuali più basse in Molise (9,4%), Sicilia (11,1%) e Puglia (18,4%), le più alte nel Lazio (58,4%), in Toscana (55,5%) e in Lombardia (55,1%) e solo poco più di un quarto delle scuole (il 28,1% delle classi della primaria e secondaria di primo grado) offrono il tempo prolungato:
“Sono ancora troppo pochi i bambini, le bambine e gli adolescenti che ne usufruiscono e con forti discontinuità territoriali che rischiano di penalizzare intere aree del Paese, in particolare nel Mezzogiorno.
La maggior parte delle province dove la percentuale di classi a tempo pieno o prolungato è inferiore al 10% si trova nelle regioni del Sud e nelle Isole: Ragusa, Catania, Palermo, Siracusa, Campobasso, Isernia. In molti casi si tratta delle stesse province dove minore è anche l’offerta del servizio di refezione e, come per le mense, dove la percentuale di alunni che provengono da famiglie con livelli socioeconomici bassi è particolarmente elevata. Invece, le province del Centro e del Nord mostrano percentuali di offerta superiori alla media nazionale e, in alcuni casi, come la Provincia Autonoma di Trento, Milano e Monza e della Brianza, superiori al 65%”.
Anche la possibilità di praticare attività sportiva a scuola in una palestra rappresenta una grande opportunità per la crescita di bambine, bambini e adolescenti. Ma, ad oggi, meno della metà (il 46,4%) delle scuole statali primarie e secondarie hanno una palestra. Dall’analisi di Save the Children sui 433 interventi del PNRR registrati sul ReGIS per costruire o riqualificare le palestre a scuola emerge che il 62,8% è stato avviato nelle regioni del Sud e Isole, a cui sono stati destinati il 52,7% dei fondi complessivi, come ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice della ricerca di ‘Save the Children Italia’:
“Il problema che abbiamo davanti come Paese non è solo riuscire a garantire la tabella di marcia della spesa, ma fare in modo che le risorse del PNRR raggiungano effettivamente i territori dove i bambini e le bambine scontano le maggiori difficoltà nel percorso educativo. Il PNRR rappresenta un’occasione unica per superare le disuguaglianze di offerta educativa tra nord e sud, tra centri urbani e aree interne. Ma dall’analisi della distribuzione delle risorse e degli interventi ad oggi avviati, l’obiettivo di riequilibrio sembra raggiunto solo parzialmente.
E’ un campanello di allarme che deve spingere a realizzare al più presto un’analisi di impatto sulla povertà educativa di tutti gli investimenti della missione 4 del PNRR, dedicati all’istruzione, in corso ed in programma. Nei territori più svantaggiati, è necessario integrare le risorse del PNRR con altri fondi disponibili, per garantire un’offerta di servizi educativi a tutti i minori.
Allo stesso tempo, giunti a questa fase del percorso, le istituzioni tutte, per i diversi livelli di responsabilità, devono attrezzarsi per garantire la copertura dei costi di funzionamento dei nuovi servizi in via di attivazione grazie al PNRR (le mense così come gli asili nido) senza che l’aggravio di spesa corrente vada a ricadere solo sui comuni più virtuosi o sulle famiglie, e senza correre il rischio che i nuovi spazi, una volta pronti, restino chiusi per mancanza di risorse umane ed economiche, come purtroppo già tante volte è accaduto in passato”.
Cucina nuova per la locanda della fraternità per la mensa della Caritas di Tricase

La Mensa sociale ‘Locanda della fraternità’, sita a Tricase in via Galvani,44 presso Maior Charitas (lungo la strada provinciale che da Tricase conduce a Montesano Salentino, a circa 800 metri dall’Ospedale ‘Card. G. Panico’) si dota di una cucina più moderna e accessoriata grazie ad un finanziamento a fondo perduto ottenuto nell’ambito del PSR Puglia 2014/2020 – Misura 19 – Sottomisura 19.2 – Azione 3. Servizi per la popolazione rurale nel Capo di Leuca – Bando Intervento 3.2. ‘Mense Collettive’ – Piano di Azione Locale ‘il Capo di Leuca e le Serre Salentine’ e attuato dal GAL Capo di Leuca.
Le somme destinate hanno permesso l’acquisto di elettrodomestici tecnologicamente più avanzati. E’ stato installato un nuovo forno elettrico completo di cappa in acciaio inox, con motore, un abbattitore di temperatura un’affettatrice a gravità con trasmissione a cinghia, un armadio refrigerato BT capacità 700 lt e un tagliere in polietilene.
L’ammodernamento della cucina della mensa permetterà di offrire un servizio migliore alle persone che frequentano la locanda che, negli ultimi mesi, ha incrementato le presenze. “Vengono a trovarci circa 30 persone al giorno” afferma don Lucio Ciardo, direttore della Caritas diocesana di Ugento – Santa Maria di Leuca. “Non sono necessariamente persone bisognose e sole. Condividere il pranzo con volontari, utenti del servizio e famigliari di lungo degenti dell’ospedale è un’esperienza umana e spirituale che ci congiunge concretamente con Dio” conclude il don.
La ‘Locanda della fraternità’ è aperta a pranzo dal lunedì al venerdì. Non è solo una mensa nel senso letterale della parola, ma vuole essere un luogo di promozione di relazioni, un punto di ascolto privilegiato dei bisogni e di osservazione. Il progetto ‘Locanda della Fraternità’ di ammodernamento della mensa, oltre alla Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca-Caritas Diocesana, coinvolge altri due soggetti partner: I.P.A.D. Mediterranean – Cooperativa Sociale di Tipo B e Banco delle Opere di Carità Puglia – Onlus.
L’IPAD. Mediterranean – Cooperativa Sociale di Tipo B –L’acronimo I.P.A.D. (Integration, Peace And Development) vanta nel come il termine ‘Mediterranean’ come richiamo diretto a questa terra che da sempre è crocevia di culture. La cooperativa opera principalmente in campo agricolo partendo dalla valorizzazione di una cultivar tipica del territorio: la pestanaca ‘Sant’Ippazio’. IPAD fornirà prodotti ortofrutticoli alla Locanda della Fraternità ‘Maior Charitas’ come garanzia di genuinità dei prodotti offerti.
Il Banco delle Opere di Carità Puglia opera sul territorio salentino con l’obiettivo di contrastare la povertà alimentare promuovendo una cultura contro lo spreco e la promozione di uno stile sobrio e attento ai bisogni dei più poveri. L’attività istituzionale è rappresentata dalla raccolta di derrate alimentari, provenienti principalmente dall’AGEA, attraverso il Programma europeo FEAD, ma anche da donazioni di aziende ed organizzazioni di produttori agricoli e dalla relativa distribuzione agli enti convenzionati, i quali si occupano di elargire tali derrate ai propri assistiti, alle persone ed ai nuclei familiari in condizioni di indigenza.
Il Banco, in tutti questi anni, ha dato vita ad una rete di solidarietà che conta sull’adesione di circa 145 enti, ovvero associazioni, Caritas parrocchiali, confraternite, comuni, etc. tutti impegnati nel contrastare la povertà di natura alimentare. Indicativamente, questa rete è in grado di aiutare circa 26.000 persone in condizione di disagio economico sul territorio salentino.
Save the Children: in Italia pochi bambini hanno accesso alla mensa scolastica
A Milano l’invito di mons. Delpini a non essere indifferenti davanti le morti

Venerdì 21 luglio Milano ha proclamato il lutto cittadino per Laura Blasek, Paola Castoldi, Mikhail Duci, Anna Garzia, Loredana Labate e Nadia Rossi, vittime del rogo alla ‘Casa per coniugi’ nella notte tra il 6 e il 7 luglio, alla presenza dei parenti, del sindaco Giuseppe Sala, del prefetto Renato Saccone, del questore Giuseppe Petronzi, degli assessori comunali Marco Granelli e Lamberto Bertolé, e di quello regionale, Gianluca Comazzi.