Una bozza di riforma per i cardinali. In attesa della decisione del Papa

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C’è una bozza di introduzione della nuova costituzione pastorale che dovrebbe andare a sostituire la “Pastor Bonus”, che regola funzioni e compiti degli uffici della Curia romana. Però ancora i cardinali stanno limando il testo, è presto per sapere quale direzione prendere la nuova costituzione, e comunque – ci tiene a far sapere padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede – “i cardinali non prendono decisioni, fanno delle proposte. Poi il Papa può eventualmente allargare le consultazioni, magari in una delle consuete riunioni che si tengono con i capi dicastero. E alla fine sarà sempre lui a prendere la decisione”.

Oggi si conclude la sesta riunione del Consiglio dei Cardinali (che ha avuto luogo dal 15 al 17 settembre), ma i tempi sono ancora lunghi per la riforma della Curia, primo obiettivo del Consiglio . Intanto il cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, coordinatore del gruppo, ha preparato una specie di tabella di marcia, ognuno si è dato dei compiti precisi, le proposte sono moltissime. I temi delle proposte, però, si possono solo dedurre.

Di certo c’è che, dopo la grande riforma dell’economia vaticana annunciata dal Cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia, i cardinali non parleranno più di finanze e conti. Ci penseranno i tecnici.

Come è ancora da venire la riforma dei media vaticani. La prima riunione del Comitato per la Comunicazione avrà luogo tra il 22 e il 24 settembre, ma servirà soprattutto a delineare in che modo questo comitato dovrà muoversi. Mentre la Pontificia Commissione per la Protezione dei minori terrà una riunione tra il 4 e il 5 ottobre. Ha avuto un segretario nella persona di Robert W. Oliver, che aveva servito come Promotore di Giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede. Ora, forte di questa figura con forti competenze giuridiche, è il momento per la commissione di delineare una sua struttura giuridica con gli statuti e anche di allargare il numero dei membri, andando a pescare da Asia, Africa e Sudamerica.

Tra le idee dei cardinali che si possono dedurre, alcune riguardano i pontifici consigli Cor Unum, Giustizia e Pace, dei Migranti, della Famiglia, della Pastorale Sanitaria e dei Laici. Padre Lombardi ha sottolineato che uno dei due focus delle discussioni dei cardinali sia stato proprio su “temi di giustizia e pace, carità, famiglia, migranti, laicato, pastorale sanitaria ed ecologia, con un particolare accento sull’ecologia dell’uomo”. E ha poi sottolineato che “se ne è parlato non in termini generali, ma ovviamente nell’ambito di una riforma della Curia”.

La proposta sarebbe quella di creare due super-dicasteri, Congregazioni o Segreterie (il nome è da definire) per Giustizia e Pace (o Carità) e Laici. Nella prima entrerebbero le competenze dei Pontifici Consigli di Giustizia e Pace, Cor Unum, Migranti. Nell’altro invece andrebbero a convergere quelle di famiglia, laici, pastorale sanitaria. I vecchi pontifici consigli diventerebbero così uffici all’interno di questi super-dicasteri, con la possibilità che a guidarli siano dei laici, e magari anche una coppia sposata (nel caso dell’ufficio della famiglia). L’attenzione all’ecologia invece si configurerebbe nell’ambito dell’enciclica sul tema che Papa Francesco vorrebbe pubblicare per gennaio, la cui bozza è in lavorazione al Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Questa attenzione potrebbe portare alla creazione di un dipartimento dedicato a questo solo tema.

Ma si tratta solo di ipotesi di lavoro, che tra l’altro spesso non trovano conferma ufficiale. Di certo – e padre Lombardi ci tiene a sottolinearlo – i cardinali stanno proseguendo il lavoro. Avranno altri due incontri: dall’9 all’11 dicembre e dal 9 all’11 febbraio.

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