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Dibattito sui presunti fenomeni ‘soprannaturali’ e di plagio: giurisprudenza e magistero della Chiesa cattolica

Sulla base della citata giurisprudenza descrittiva anche della figura del plagio, concordo sul fatto che, come ho approfondito nelle varie materie studiate per conseguire le mie lauree e durante le mie lezioni svolte in 4 Facoltà universitarie, nei Centri di aggiornamento professionale, nei convegni istituzionali da me organizzati e nelle mie 50 pubblicazioni
“Nei processi la narrazione consiste nella ricostruzione delle azioni che permette di discolpare l’imputato o di accusarlo. Cicerone considera una narrazione perfetta quando non c’è nulla da togliere al racconto e nulla da aggiungere. Le norme delle “cinque w” derivano dall’antica retorica latina. Quando una narrazione è completa secondo Cicerone? Quando l’esposizione risponde alle domande: chi? che cosa? perché? dove? quando? in che modo? con che mezzi? Ricorderete tutti che ancora oggi in tali contesti viene presentata innanzitutto la regola delle 5 w: what? (che cosa?), who? (chi?), where? (dove?), when? (quando?), why? (perché?). Si aggiunge spesso una h: how? (in che modo?).
La verosimiglianza dovrebbe corrispondere alla verità dei fatti raccontati, nel saggio Logic and conversation(1975) il filosofo del linguaggio Paul Grice (1913-1988) propone quattro massime che insistono sui quattro aspetti fondamentali del discorso: la quantità, la qualità, la relazione, il modo. La relazione tra i fatti narrati e il tema affrontato esprime la pertinenza dell’esposizione. Infine, il modo in cui il fatto è esposto deve essere improntato alla chiarezza, che rifugge dall’oscurità e anche dall’ambiguità (https://lanuovabq.it/it/limportanza-di-una-buona-esposizione-dei-fatti).
Tali principi sono applicabili al citato mostruoso evento di cronaca nera? (https://tg24.sky.it/cronaca/2024/02/11/strage-omicidio-moglie-figli-altavilla-palermo “11 feb 2024 – 22:21 I carabinieri hanno fermato per omicidio e soppressione di cadavere il sig…. marito e padre delle vittime, e una coppia di palermitani che avrebbe partecipato al triplice delitto. A salvarsi dalla strage è stata solo la figlia 17enne, cfr. https://www.youtube.com/watch?v=TSF2KiAcePw : Hanno fatto un esorcismo per scacciare il demonio, avrebbe detto la ragazza; Una delle ipotesi è anche quella della setta…. “). In appresso verrà spiegato questo ultimo termine.
Chiarisco subito che tecnicamente, secondo me, non siamo in presenza del reato di strage, termine usato impropriamente dai media (cfr. https://www.dirittoconsenso.it/2021/10/18/il-reato-di-strage/ ). “ll reato di strage è disciplinato dall’art. 422 c.p. ai sensi del quale “Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo 285, al fine di uccidere, compie atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità è punito, se dal fatto deriva la morte di più persone, con l’ergastolo.
Se è cagionata la morte di una sola persona, si applica l’ergastolo. In ogni altro caso si applica la reclusione non inferiore a quindici anni.”. Si tratta di un reato comune, posto che può essere commesso da “chiunque” ed a forma libera. Dalla sua collocazione nel Titolo VI è agevole comprendere che il bene giuridico tutelato è rappresentato dall’incolumità pubblica, intesa come il complesso delle condizioni idonee a garantire la sicurezza della vita e dell’integrità fisica di tutti coloro che appartengono alla collettività nel suo insieme. Si tratta, pertanto, di una fattispecie posta a tutela di un bene giuridico di particolare rilevanza, sicuramente meritevole di una protezione rafforzata ed anticipata che ne giustifica anche la procedibilità d’ufficio.
Pertanto, oltre alle norme già citate, confermo l’applicazione degli artt. 575 e 577 C.P. (omicidio plurimo aggravato, cfr. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-i/art575.html&ved=2ahUKEwj4tqmX3oeGAxW4g_0HHdA_DTkQFnoECC4QAQ&usg=AOvVaw08-C1iUUQ2RsDLyKCemCuQ
In tale contesto gli approfondimenti teologici, le pericopi descritte dalla Sacra Scrittura, le valutazioni spirituali, i testi del Magistero della Chiesa cattolica, le omelie dei presbiteri, le intenzioni di preghiere e le concrete sollecitazioni pastorali effettuate durante le celebrazioni liturgiche sulla reale esistenza di questi fenomeni costituiscono insegnamenti fondamentali (in appresso enunciati) da tenere presenti per comprenderli (https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=http://www.collevalenza.it/Riviste/2018/Riv0318/Riv0318_07.htm&ved=2ahUKEwitx8XSpqOFAxVD_rsIHeKlC1sQFnoECBcQAQ&usg=AOvVaw3JTuo0eBGq18pHewCx9BXe, ) anche quando postulano la presenza di “fenomeni sensazionali”
per i quali non bisogna allarmarsi, in quanto, fra l’altro, non si identificano in alcun modo con il reato di “ procurato allarme “ , tenuto conto dell’interesse protetto dall’art. 658 c.p., costituito esclusivamente dalla tutela dell’ordine pubblico (di competenza delle Forze dell’ordine) contro i falsi allarmi, come ha puntualizzato la Cassazione pen., sez. I, ud. 11 novembre 2022, dep. Il 1^ marzo 2023, n. 8764 .
A tal proposito, iniziando dal Nuovo Testamento, sottolineo che “ Tra gli incontri di Gesù ce n’è uno raccontatoci dall’evangelista Marco, Mc 5,1-13, veramente strano, sensazionale, enigmatico ed anche pittoresco: l’incontro di Gesù con l’indemoniato di Gerasa. Si tratta di un brano del vangelo assai interessante per il tipo di guarigione operata da Gesù…”. Il brano più recente è quello del 31 Marzo 2024, da noi ascoltato Domenica di Pasqua «Resurrezione del Signore», At 10,34a.37-43 la cui omelia proclamata dal Teologo Ch.mo Prof. Rev.mo Mons. Salvo Priola ha emozionato tutti i fedeli presenti<< In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute…..
Un suggestivo, ipotetico approccio fra Gesù ed il diavolo è raffigurato anche in questo video realistico (https://www.facebook.com/frank.trumpet.1/videos/2146957678753289/ ).
Inoltre l’art. 12 CCC/Catechismo della Chiesa Cattolica “ fornisce delle spiegazioni su tali concetti determinanti in materia “La vita eterna nn. 1020-1060: l’inferno.“Credo « la vita eterna » : I. Il giudizio particolare nn.1021-1022 -II. Il cielo nn.1023-1029-III. La purificazione finale o purgatorio nn.1030-1032-IV. L’inferno nn.1033-1037-V. Il Giudizio finale nn.1038-1041.VI. La speranza dei cieli nuovi e della terra nuova nn.1042-1050, la sintesi nn.1051-1060.
Il postulato fondamentale è specificato al n. 394 CCC /Catechismo Chiesa Cattolica” Il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere del diavolo » (1 Gv 3,8). Di queste opere, la più grave nelle sue conseguenze è stata la seduzione menzognera che ha indotto l’uomo a disobbedire a Dio” ( https://www.aieinternational.it/linsegnamento-della-catechismo-della-chiesa-cattolica-sul-diavolo/ ).
Aggiungo che i canoni 1166-1204-1172§1 del Codice di Diritto canonico/ CIC contemplano gli esorcismi esercitati dai sacerdoti cattolici “Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza, cfr. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroIV_1166-1172_it.html&ved=2ahUKEwip48Kh6IeFAxXBxQIHHU9KD0IQFnoECA8QAQ&usg=AOvVaw3VElmKxXF3W5URK1YKEwEP “).
Sottolineo, altresì, che un altro documento del Magistero, la Costituzione dogmatica Lumen Gentium/L.G. del Concilio Ecum. Vat. Secondo del 1965 ai numeri 48-49-51 (enunciati in prosieguo) descrive “gli agguati del diavolo”.
Sarebbe utile ed opportuno, secondo me, che tutti i Vescovi, tutti i Sacerdoti e tutti i fedeli laici diaconi, ministri istituiti, operatori pastorali, ed in particolare i magistrati, gli avvocati ed i criminologi approfondissero integralmente questo recentissimo documento del Magistero della Chiesa cattolica che enuncia i principi teologici riguardanti pure la citata fattispecie, illustrato pubblicamente e diffuso dai media, cfr. https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=http://www.penitenzieria.va/content/dam/penitenzieriaapostolica/eventi/xxx-cfi/DE%2520MEO.pdf&ved=2ahUKEwjh56S0nKOFAxWagP0HHRNQA7AQFnoECBUQAQ&usg=AOvVaw2KU9Tp2_zRFjQWM8Ef1A-E :
“ Casi di possessione: Discernimento e accompagnamento spirituale
(simposio c/o la Penitenzieria Apostolica, uno dei 3 organismi giudiziari della Curia romana, il supremo tribunale della Chiesa cattolica in materia, la più antica Istituzione della Santa Sede, le sue competenze sono stabilite dagli articoli 190-193 della Costituzione Apostolica del Vaticano Praedicate evangelium di Papa Francesco del 19/3/2022) Corso sul foro interno- Roma, 25-29 Marzo 2019- Don M. de Meo, esorcista –AIE” .
Durante tale meeting, alla presenza di Cardinali, Vescovi, Sacerdoti ed anche di giuristi, viene puntualizzato dal relatore, che quanto all’azione del demonio bisogna schivare i due eccessi: vi sono quelli che gli attribuiscono tutti i mali che ci accadono, dimenticando che ci sono in noi stati morbosi e inclinazioni cattive che provengono dalla triplice concupiscenza: cause naturali bastevoli a spiegare molte tentazioni.
Ci sono altri, invece, che, dimenticando quanto la S. Scrittura e la Tradizione ( fonti della Rivelazione divina, unitamente al Magistero della Chiesa cattolica) ci dicono dell’azione del demonio, non vogliono in nessun caso ammetterne l’intervento.
A tener la retta via, la regola da seguire è questa: non accettare come fenomeni diabolici se non quelli che o per il carattere straordinario o per un complesso di circostanze denotano l’azione dello spirito maligno. Diciamo subito che per un discernimento autorevole di una reale azione demoniaca straordinaria, nelle diverse forme con cui si può manifestare e che tra poco preciserò, compete al solo Sacerdote Esorcista. Si tratta di un principio dottrinale ribadito in alcuni documenti delle Chiese particolari.
Ad esempio, anche la Conferenza Episcopale Italiana, nella Presentazione del nuovo testo magisteriale “Rituale degli Esorcismi” ( proclamato ed annunciato pubblicamente) in lingua vernacola, al n. 8 prescrive che “nel dubbio circa la presenza di un influsso diabolico è necessario rivolgersi prima di tutto al discernimento dei Sacerdoti Esorcisti” ….. (Aprile 2024:Esorcismi/infermità di mente/possessioni ad Altavilla Milicia? cfr. https://youtu.be/lmoyN0rigZ0 ).
Il nostro discorso sul primo discernimento non può prescindere ovviamente da un pieno assenso di fede a quei dati della Rivelazione Divina, secondo i quali la Chiesa sa con certezza che esiste il mondo demoniaco, costituito da angeli creati buoni da Dio, che si sono trasformati in malvagi, perché – con libera e inconvertibile scelta –hanno rifiutato Dio e il suo Regno.
Per la Rivelazione Divina, sappiamo dunque con certezza che Satana e i demoni non sono “un simbolo” del male, né figure mitiche, né personificazioni del male o del peccato, né allegorie, ma esseri reali ( confermando le dichiarazioni di Mons. Priola).
Questa verità della nostra fede è stata recentemente ribadita dal Magistero pontificio nell’esortazione apostolica (proclamata pubblicamente) sulla CHIAMATA ALLA SANTITÀ NEL MONDO CONTEMPORANEO “Gaudete et exsultate” di papa Francesco, dal n. 159 al n. 166 ( “n. 160. Non ammetteremo l’esistenza del diavolo se ci ostiniamo a guardare la vita solo con criteri empirici e senza una prospettiva soprannaturale. Proprio la convinzione che questo potere maligno è in mezzo a noi! E’ ciò che ci permette di capire perché a volte il male ha tanta forza distruttiva.
È vero che gli autori biblici avevano un bagaglio concettuale limitato per esprimere alcune realtà e che ai tempi di Gesù si poteva confondere, ad esempio, un’epilessia con la possessione demoniaca. Tuttavia, questo non deve portarci a semplificare troppo la realtà affermando che tutti i casi narrati nei vangeli erano malattie psichiche e che in definitiva il demonio non esiste o non agisce.
La sua presenza si trova nella prima pagina delle Scritture, che terminano con la vittoria di Dio sul demonio.[120]. Di fatto, quando Gesù ci ha lasciato il “Padre Nostro” ha voluto che terminiamo chiedendo al Padre che ci liberi dal Maligno. L’espressione che lì si utilizza non si riferisce al male in astratto e la sua traduzione più precisa è «il Maligno». Indica un essere personale che ci tormenta. Gesù ci ha insegnato a chiedere ogni giorno questa liberazione perché il suo potere non ci domini.. ).
La Rivelazione ci dice ancora che i demoni agiscono nel mondo umano con un fine
ben preciso: suscitare e propagare la loro stessa opposizione a Dio, per separare
anche gli uomini da Dio e condurli con sé alla perdizione eterna.
Nel perseguire tale scopo, sfruttano la possibilità che hanno d’interferire con la vita degli uomini ad un duplice livello: con un’azione detta “ordinaria”, tentandoli, cioè, al male; e con un’azione più rara – e per questo detta “straordinaria” – la quale, sulla base di ciò che caso per caso caratterizza l’aggressione del demonio ai danni dell’uomo, si distingue in vessazione, ossessione o possessione diabolica!! Nell’eventualità in cui l’azione straordinaria del demonio venga esercitata su cose che l’uomo usa, quali possono essere un’abitazione o un oggetto o un luogo o anche animali, la si indica invece con il nome di infestazione diabolica……”.
Pertanto, adesso ritengo utile trascrivere anche questo rilevante testo che conferma quanto puntualizzato sul piano teologico, elaborato dal noto giurista e criminologo Prof. Roberto Thomas (già magistrato minorile-direttore del corso di specializzazione in criminologia minorile, psicologia giuridica e sociale presso LUMSA università di Roma), chiarificatorio sul piano giuridico, biblico e criminologico in ordine alle “sette indirizzate al plagio ed alla riduzione in schiavitù”, fattispecie contemplate dagli artt. 416-600 Codice penale (cfr.
“https://www.poliziapenitenziaria.it/considerazioni-criminologiche-sul-fenomeno-delle-sette-sataniche : Il fenomeno delle sette sataniche si riconnette, terminologicamente per il suo richiamo al diavolo che le ispirerebbe , a quello medioevale delle streghe e cioè quelle donne, che si presumevano impossessate dal demonio compiendo ogni malvagia stregoneria, che finivano bruciate su roghi da popolani terrorizzati, spesso sulla base di un mero sospetto istillato ad arte da malevoli vicini di casa, ovvero per ordine dei tribunali dell’ Inquisizione, in particolare quelli spagnoli istituiti da papa Sisto IV nel 1478, come portatrici di eresia per la fede cattolica .
Tali sette sono costituite, generalmente, da un insieme di persone – guidate da una figura carismatica, che le padroneggia, inneggianti al dominio sulla terra di Satana (n.d.r. “nessuno ha qualificato la relazione un procurato allarme ) amalgamandole fortemente fra di loro – che segretamente si riuniscono per ritualità esoteriche), nel cui nome richiedono di godere di potere fisico-sessuale ed economico-politico con la sopraffazione malevola di quanti possono ostacolarli. Durante tali riti talora si verifica la commissione di svariati reati, tra cui i più gravi sono la violenza sessuale di gruppo e l’omicidio di persone scelte come “offerte” destinate a satana. Il sacrificio di una vittima umana per ingraziarsi la divinità o il “maligno” è un fenomeno assai noto… La coesione del gruppo settario, sotto l’egida del suo “santone”, è evidente dalla comunione della finalità di intenti malevoli che emerge nei suoi componenti.
Qualora essi siano volti alla commissioni di reati (quali la truffa, il furto , le lesioni, la rapina, l’estorsione, lo stupro, l’omicidio, ecc.) si deve parlare di vere e proprie bande criminali, riassumibili nel concetto di associazione per delinquere prevista nell’art. 416 del codice penale in cui si legge: “Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono o organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni. Per il solo fatto di partecipare all’associazione la pena è della reclusione da uno a cinque anni. I capi soggiacciono alla stessa pena prevista per i promotori… La pena è aumentata se il numero degli associati è di dieci o più.” Il sesto e il settimo comma del precitato articolo 416 prevede un ulteriore aggravamento di pene, che possono arrivare fino a quindici anni di reclusione, se l’associazione è diretta a commettere una riduzione in schiavitù di un soggetto, quale ad esempio un nuovo adepto della setta, ovvero fino ad otto anni se l’associazione è costituita con finalità di commettere stupri su minorenni ovvero a farli prostituire .
Nel suo libro “ Dizionario italiano del crimine. La storia d’Italia scritta con il sangue”, Curcio editore, del 2018, anche l’autorevole criminologo prof. Vincenzo Maria Mastronardi elenca varie categorie di esistenti gruppi satanisti ( n.d.r. “nessuno lo ha qualificato procurato allarme”), tra cui i principali sono quelli a carattere di satanismo purificatorio, di quello propiziatorio, di satanismo “ringraziante” e di quello orgiastico.
In particolare nella setta demoniaca purificatoria il “santone” di turno dirige i suoi seguaci ad effettuare una serie di ritualità esoteriche – devozionali inneggianti al demonio tendenti a purificare tutte le negatività che ritengono di possedere (quali difetti fisici , malattie ecc.).
Le ritualità esoteriche consistono principalmente nell’uso di amuleti, la distruzione di crocefissi cristiani, la profanazione di tombe e riti di messe nere con l’uso di candele nere su altari posti in case diroccate. Nel satanismo propiziatorio la “guida spirituale” conduce gli adepti, verso la richiesta al maligno – sempre attraverso le predette ritualità – di un potere sociale, economico, politico e l’acquisizione di una presunta immortalità.
La setta satanica ringraziante è quella che manifesta , con le precitate particolari ritualità esoteriche- devozionali, il sentimento di gratitudine per aver ottenuto quello che si era richiesto al demonio (ad esempio di provocare una grave malattia al nemico).
In tutte le predette tre tipologie di satanismo -che si possono fondere insieme in un unica setta che le persegue in ugual misura – può concorrere la modalità orgiastica, purtroppo assai frequente, che è potenzialmente la più pericolosa , in quanto la ritualità sessuale, spesso scandita dall’uso di stupefacenti e alcolici, può scatenare violenze carnali selvagge singole e di gruppo e in alcuni casi, purtroppo, l’uccisione sacrificale della vittima, costituita spesso da bambini piccoli .