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Mario Primicerio: un operatore di pace

“La Pira intuì che, contrariamente a quanto affermava la stampa occidentale, le autorità del Vietnam del Nord si sarebbero smarcate volentieri dall’abbraccio amico, ma soffocante, di Cina e Urss. Bisognava parlare direttamente con Ho Chi Minh, senza passare per Mosca o Pechino”: così raccontava alcuni anni fa Mario Primicerio, deceduto a fine maggio, che aveva accompagnato nel 1965 l’allora sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, nel Vietnam per trovare un accordo di pace tra il Vietnam del Nord ed il Vietnam del Sud.

Nel suo diario di memorie l’ex allievo  del sindaco La Pira aveva sottolineato che la pace tra i due Stati del Sud est asiatico fu raggiunta nel 1973 con gli accordi di Parigi, che avevano ripreso i punti concordati con Giorgio La Pira nel viaggio del 1965: “L’accordo di pace, firmato a Parigi il 27 gennaio 1973, tra Usa, Viet Nam del Nord, Viet Nam del Sud e Repubblica del Sud Viet Nam si basò sugli stessi punti che La Pira aveva concordato con Ho Chi Minh, ad Hanoi, l’11 novembre del 1965: fine dei bombardamenti, applicazione degli accordi di Ginevra 1954 e riconoscimento dell’Fln. La missione che il Professore aveva intrapreso era stata difficile e delicata. Ma non era nata per caso. Era il frutto di quindici anni di rapporti intessuti con tutto il mondo per abbattere muri e costruire ponti. Nel dicembre del 1963, a Mosca,

La Pira era stato uno dei relatori principali dell’ottava Tavola rotonda Est-Ovest e aveva ispirato il documento finale su pace e disarmo. Nella sessione successiva, che si tenne a Firenze nel luglio 1964, era nata l’idea di dar vita ad un centro studi sulla pace e il disarmo (Organisation for World Political Studies) di cui La Pira doveva essere presidente.

Tra i primi obiettivi la riorganizzazione dell’Onu e la situazione vietnamita. Quando nel febbraio 1965 iniziarono i bombardamenti Usa sul Viet Nam, La Pira decise di convocare un Simposio che si tenne dal 24 al 28 aprile al Forte Belvedere. Da quell’incontro internazionale, che sviscerò tutti gli aspetti del conflitto, scaturì anche un appello ai capi di stato e di governo dei Paesi coinvolti”.

Ricordiamo Mario Primicerio, allievo di Giorgio La Pira e sindaco di Firenze dal 1995 al 1999, deceduto a fine maggio, con un brano tratto dal libro ‘Con La Pira in Viet Nam’: la proposta avanzata (un ritiro graduale delle truppe americane e la possibilità per il popolo vietnamita di scegliere autonomamente il proprio destino istituzionale) fu accolta con interesse da Hanoi, ma ostacolata dalle tensioni geopolitiche e da indiscrezioni premature sulla stampa.

E la visione di pace del prof. Primicerio è stata ricordata da un messaggio della Cei, letto dall’arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli, durante i funerali, ricordando il suo impegno per la pace: “Abbiamo avuto modo di apprezzare da vicino la sua passione e la sua carica profetica, imparate alla scuola di La Pira, in occasione dell’Incontro ‘Mediterraneo Frontiera di Pace’ tenuto a Firenze nel 2022, a cui ha dato un importante contributo in termini di pensiero e di organizzazione…

Questa convinzione del Professore non era illusione, ma lascito per ciascuno di noi. Di questo ne siamo certi. Il suo sogno, e ancora prima il sogno di La Pira, per un Mediterraneo di pace ci impegna all’azione, a non arrenderci davanti alle logiche conflittuali che portano distruzione e morte. Il cristiano è un artigiano di pace, che dal suo cuore trae la forza di una pace disarmata e disarmante. E questo lui lo sapeva benissimo, vivendolo e testimoniandolo”.

Anche la Fondazione ‘Giorgio La Pira’ ha ricordato Mario Primicerio: “Ci lascia un amico vero, una guida, un operatore di pace. Stretto collaboratore di Giorgio La Pira fin dagli anni della gioventù, matematico insigne, sindaco di Firenze dal 1995 al 1999, ha contribuito a far crescere la città nella sua dimensione inclusiva e solidale, valorizzandone la bellezza; per molti anni, dal 1998 al 2022, è stato presidente prezioso e stimatissimo della ‘Fondazione La Pira’. Ci lascia in eredità l’esempio della sua grande capacità di unire in ogni occasione i ‘contendenti’, di oltrepassare i muri posti dalle diversità e dai conflitti, la lucidità del suo pensiero sui temi della giustizia e della pace”.

(Foto: Fondazione La Pira)

Dalle associazioni cattoliche un appello per la pace in Medio Oriente

“Seguo con grandissima preoccupazione quanto sta accadendo in Medio Oriente, e auspico che il conflitto, già terribilmente sanguinoso e violento, non si estenda ancora di più. Prego per tutte le vittime, in particolare per i bambini innocenti, ed esprimo vicinanza alla comunità drusa in Terra Santa e alle popolazioni in Palestina, Israele, e Libano. Non dimentichiamo il Myanmar. Si abbia il coraggio di riprendere il dialogo perché cessi subito il fuoco a Gaza e su tutti i fronti, si liberino gli ostaggi, si soccorrano le popolazioni con gli aiuti umanitari. Gli attacchi, anche quelli mirati, e le uccisioni non possono mai essere una soluzione. Non aiutano a percorrere il cammino della giustizia, il cammino della pace, ma generano ancora più odio e vendetta. Basta, fratelli e sorelle! Basta! Non soffocate la parola del Dio della Pace ma lasciate che essa sia il futuro della Terra Santa, del Medio Oriente e del mondo intero! La guerra è una sconfitta!”

Questo appello pronunciato domenica al termine della recita dell’Angelus da papa Francesco è stato accolto da Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana, Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, Francesco Scoppola e Roberta Vincini, presidenti del Comitato nazionale Agesci, Matteo Fadda, presidente della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Cristiana Formosa e Gabriele Bardo, responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia, mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi, che in una nota congiunta hanno chiesto di porre fine ai combattimenti in Terra Santa nel ricordo dell’anniversario dei bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki, evitando la ‘nostra’ complicità:

“I giorni che stiamo vivendo sono sempre più carichi di sofferenza e morte. Soffiano forti venti di guerra. Quella Terza Guerra Mondiale a pezzi ci sembra sempre più vicina e angosciante. Troppi popoli in molti luoghi del mondo sono dilaniati dalla guerra. Possiamo restare indifferenti o spettatori? O peggio ancora complici?

Uniamo le nostre voci e il nostro impegno per chiedere ai responsabili delle sorti del mondo: basta, cessate il fuoco! Già più volte in questi ultimi anni abbiamo unito le nostre voci e le nostre forze per chiedere un impegno concreto di disarmo”.

L’appello delle associazioni cattoliche risuona ormai da anni attraverso la campagna per la messa al bando delle armi nucleari: “Sono i giorni dell’anniversario delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Come vivere questi anniversari se non rinnovando la richiesta all’Italia di aderire al Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari? Lo chiediamo da anni con la campagna Italia ripensaci”.

Riprendendo stralci del discorso papale al Corpo Diplomatico le associazioni cattoliche hanno ribadito l’analisi del papa circa l’immoralità di costruire armi nucleari: “E’ un appello che rivolgiamo ai capi delle nazioni, ma anche a tutti i credenti, a chi vuole vivere il vangelo della pace, insieme a tutte le donne e gli uomini di buona volontà. Prima che sia troppo tardi”.

Riprendendo quel discorso pronunciato lo scorso 8 gennaio al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il papa era preoccupato per la destabilizzazione della Terra Santa: “Il conflitto in corso a Gaza destabilizza ulteriormente una regione fragile e carica di tensioni. In particolare, non si può dimenticare il popolo siriano, che vive nell’instabilità economica e politica, aggravata dal terremoto del febbraio scorso. La Comunità internazionale incoraggi le Parti coinvolte a intraprendere un dialogo costruttivo e serio e a cercare soluzioni nuove, perché il popolo siriano non abbia più a soffrire a causa delle sanzioni internazionali. Inoltre, esprimo la mia sofferenza per i milioni di rifugiati siriani che ancora si trovano nei Paesi vicini, come la Giordania e il Libano”.

Ed invitava ad un uso ‘proporzionato’ della legittima difesa: “Anche quando si tratta di esercitare il diritto alla legittima difesa, è indispensabile attenersi ad un uso proporzionato della forza. Forse non ci rendiamo conto che le vittime civili non sono ‘danni collaterali’. Sono uomini e donne con nomi e cognomi che perdono la vita. Sono bambini che rimangono orfani e privati del futuro.

Sono persone che soffrono la fame, la sete e il freddo o che rimangono mutilate a causa della potenza degli ordigni moderni. Se riuscissimo a guardare ciascuno di loro negli occhi, a chiamarli per nome e ad evocarne la storia personale, guarderemmo alla guerra per quello che è: nient’altro che un’immane tragedia ed ‘un’inutile strage’, che colpisce la dignità di ogni persona su questa terra”.

Il discorso del papa era un chiaro monito, inascoltato, a perseguire il disarmo: “D’altra parte, le guerre possono proseguire grazie all’enorme disponibilità di armi. Occorre perseguire una politica di disarmo, poiché è illusorio pensare che gli armamenti abbiano un valore deterrente. Piuttosto è vero il contrario: la disponibilità di armi ne incentiva l’uso e ne incrementa la produzione.

Le armi creano sfiducia e distolgono risorse. Quante vite si potrebbero salvare con le risorse oggi destinate agli armamenti? Non sarebbe meglio investirle in favore di una vera sicurezza globale? Le sfide del nostro tempo travalicano i confini, come dimostrano le varie crisi (alimentare, ambientale, economica e sanitaria) che stanno caratterizzando l’inizio del secolo”.

Fabrizio Venturi: Siamo pronti per l’avvio della terza edizione del Festival della Canzone Cristiana

La terza  edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it si terrà, dalle ore 15.00 alle ore 18.30, nei giorni 7, 8 e 9 febbraio 2024, nello storico Teatro F.O.S. – Teatro della Federazione Operaia Sanremese, in via Corradi e sarà trasmessa in diretta televisiva nazionale su Bom Channel, canale 68 del digitale terrestre, canale 5058 di Sky, sull’App Bom Chanell e su LaC TV, canale 11 del digitale terrestre (Calabria e Sicilia orientale), canale 411 Tivùsat, canale 820 Sky e sull’App LaC Play,  sul sito del Festival della Canzone Cristiana www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it  e in diretta radiofonica su Radio Mater.

Il Festival, organizzato dal Cantautore e Direttore artistico Fabrizio Venturi ha ottenuto un rilevante successo mediatico nazionale nelle precedenti edizioni del 2022 e del 2023. Per la sua terza edizione ha ottenuto nuovamente i patrocini delle più importanti istituzioni, tra cui quelli del Senato della Repubblica, della Regione Liguria e della Provincia di Imperia.

“Il Festival si prefigge l’intento di diffondere e di far conoscere anche in Italia la canzone di ispirazione cristiana o Christian music, genere che canta il rendimento di grazie a Dio e la gioia della fede. Sant’Agostino scriveva che chi canta prega due volte e, convinti che il canto sia una preghiera di elevato vigore, ci prefiggiamo come obiettivo primario di innalzare una preghiera universale mediante il nostro Festival” ha affermato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto:

“L’attuale edizione sarà all’insegna del disarmo nucleare e della musica strumento di pace e di amore. La Pace nel mondo si realizza mediante il disarmo di tutti i popoli: sarà  questo il leit motiv dell’attuale edizione del Festival che, con l’ausilio della Campagna Senzatomica, affronta il tema del disarmo. La Christian Music è in grado di instaurare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio, che fa proprio il linguaggio più potente che Dio ha donato all’uomo, che è la musica. La Christian Music non ha niente di diverso dalla musica che si ascolta tutti i giorni nelle radio, la differenza non è nella musica delle canzoni, ma nei testi, che, in modo esplicito ed implicito, parlano di Dio”.

Sul palco, a condurre il Festival, insieme al Direttore artistico Venturi, vi sarà il giornalista Claudio Brachino e il terzetto femminile composto da Susanna Messaggio, Daniela Fazzolari e Francesca Lovatelli Caetani. Il Maestro Vince Tempera, più volte Direttore d’Orchestra del Festival della Canzone Italiana, è il Presidente di Giuria della terza edizione di Sanremo Cristian Music Festival, di cui sarà componente anche il Produttore Sergio Salaorni, il quale seguirà il Festival a distanza, in diretta televisiva.

Alla kermesse più importante della Christian Music Italiana parteciperanno 24 concorrenti ed ospiti illustri del mondo musicale e della cultura italiana, tra cui la star internazionale della Christian Music Noel Robinson, la cantautrice Leda Battisti, Finaz di Bandabardò, l’autore Claudio Daiano, il gruppo musicale Santarosa, il cantautore Nothingless, il cantante Carlo Famularo (in arte Carlo Mey),  il rocker israeliano Victor Frei, il gruppo dei tre tenori ‘Il Mito’, la cantante italo-svizzera Sonia Mazza, il prestigioso  interprete della canzone classica napoletana Gino Accardo, il cantautore e influencer Phil Bianchi, il soprano Antonia Moldovan e il giornalista e scrittore Luca Arnaù, il cui romanzo ‘Yeshua Il Prescelto’, riceverà il Premio Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 come ‘migliore libro su Gesù’.

Durante l’arco del Festival vi sarà anche la consegna di una prestigiosa onorificenza. La terza edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 darà spazio ad un rilevante momento di riflessione relativamente al ruolo che le religioni possono rivestire per quanto attiene il tema della pace, a cui offrirà il suo contributo il noto Professore Paolo Branca del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano e di un intervento, durante la conferenza stampa di presentazione, da parte di mons. Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, Presidente dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus e Rappresentante della Santa Sede nell’alto Comitato per la Fratellanza Umana, nonché già Responsabile della Chiesa dedicata a San Francesco nella Casa di Abramo.

Sarà indetto, difatti, successivamente al Festival, il giorno 16 febbraio al grande Teatro Aurora di Scandicci, in provincia di Firenze, il Convegno dal titolo ‘A Firenze dopo il Festival – Musica e Spiritualità per il Dialogo e la Pace di tutto il genere umano’. Il suddetto convegno è organizzato da Fabrizio Venturi e da Biagio Maimone, rispettivamente Direttore Artistico e Direttore della Comunicazione del Festival della Canzone Cristiana, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano.

La Manifestazione ‘A Firenze dopo il Festival’ si terrà, come sopra indicato, in data 16 febbraio e si aprirà, alle ore 18.30, con il Convegno, di cui sopra, che avrà termine alle ore 20. Ad esso seguirà il Gran Buffet.  Successivamente, alle ore 21, si darà corso allo spettacolo con le esibizioni canore dei cantanti che hanno gareggiato al Sanremo Cristian Music 2024 e con la partecipazione degli ospiti d’onore.

Durante la serata saranno narrate dagli addetti ai lavori le tre giornate del Festival appena concluso si, ossia gli aneddoti, le curiosità ed i colpi di scena che hanno caratterizzato la kermesse canora sanremese. Sarà ricordata anche la missione di Pace, che, il 2 giugno 2023, il Festival della Canzone Cristiana ha voluto effettuare in Ucraina, recandosi a Kiev.

Di seguito i nomi dei 24 concorrenti i quali saliranno sul Palco della terza edizione del Festival della Canzone Cristiana,che si contenderanno i pregiati trofei creati dal famoso Maestro orafo Michele Affidato:

Agostino Sammarco: con la canzone “AMATI”;

Andrea Caciolli: con la canzone “UN OCEANO DI PACE”;

Aystarr: con la canzone “TU SEI LA MIA LUCE”;

Carboidrati: con la canzone “PADRE PASSERÀ”;

Ellesd: con la canzone “JAVÉH in feat” con Biancosporco;

Federica Paradiso: con la canzone “PUOI ASCOLTARMI DIO? LETTERA A FOUAD”;

Gabylo: con la canzone “MADRE MARIA”;

Giuseppe Marchese: con la canzone “UN LAMPO NEI SUOI OCCHI”;

Giuseppe Santilli: con la canzone “IL POSTO DI DIO (AMORE NASCOSTO)”;

Ivano Barbanera: con la canzone “UNA VITA DA NON MORIRE MAI”;

Graziano Maia: con la canzone ” WHY NOT”;

Marcos: con la canzone “COME IL VENTO”;

Maurizio e Sara: con la canzone ” RESTATE GIOVANI”;

Migi Marton: con la canzone “TU CHE SEI”;

Nazzareno Carchidi: con la canzone “TI PRENDERÒ TENERAMENTE”;

Noemi Cainero: con la canzone ” REGINA”;

NoVa: con la canzone “TU VERRAI”;

Piero Chiappano: con la canzone  “L’AMORE PER LA STRADA”;

Raffaele Mario Arteca feat Ilenia Sala: con la canzone “SALVACI TU”;

Rosa la figlia del vento: con la canzone  “NON HO SMESSO DI AMARTI”;

Rosa Pirone: con la canzone “PASSA IL FAVORE”;

Severance: con la canzone “LA TUA PELLE”;

Susy: con la canzone ” NINNANANNA PER LE MAMME”;

Tiziana Scala: con la canzone “IO CANTO A TE”

‘Un minuto per la pace’: l’Azione Cattolica prega per la pace

“Domani, alle ore 13, l’Azione Cattolica Internazionale suggerisce ai credenti delle varie confessioni e religioni di raccogliersi in preghiera, dedicando ‘Un minuto per la pace’. Accogliamo questo invito, pregando per la fine delle guerre nel mondo e specialmente per la cara e martoriata Ucraina”: così papa Francesco ha ricordato, al termine dell’udienza generale di ieri quest’iniziativa per la pace promossa dal FIAC (Forum Internazionale di Azione Cattolica).

Associazioni cattoliche per il disarmo nucleare

In questo Mese della Pace di gennaio 2022, e a pochi giorni dal primo anniversario dell’entrata in vigore del Trattato Onu di proibizione delle armi nucleari, nel pieno sostegno alla campagna ‘Italia Ripensaci’, che ha visto una forte mobilitazione della società civile su questi temi, Giuseppe Notarstefano (presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana), Emiliano Manfredonia (presidente nazionale delle Acli), Giovanni Paolo Ramonda (responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII), Cristiana Formosa e Gabriele Bardo (responsabili nazionali del Movimento Focolari Italia) e mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi, hanno chiesto con un appello al governo italiano di ratificare il trattato dell’Onu per la messa al bando delle armi nucleare, come hanno già fatto oltre 50 Stati:

Ricordando Hiroshima e Nagasaki: l’uso di armi atomiche è immorale

Nel 75^ anniversario della prima bomba atomica esplosa su Hiroshima, il 6 agosto 1945, e tre giorni dopo a Nagasaki, papa Francesco, in un messaggio indirizzato al Governatore della Prefettura della città nipponica, Hidehiko Yuzaki, ha ribadito che solo senza armi nucleari il mondo può aspirare alla pace.

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