Tag Archives: adulto

26 Giugno: Giornata Mondiale contro le Droghe

In occasione della Giornata Mondiale contro le Droghe, sentiamo il bisogno di fermarci. Di rallentare per un momento, respirare, e provare a guardare la realtà con uno sguardo nuovo. Uno sguardo più umano. Siamo abituati a parlare dei giovani elencando ciò che non funziona: dipendenze, comportamenti a rischio, numeri che spaventano.

Ma ci chiediamo mai davvero cosa cercano? Cosa li muove? Cosa – o chi – manca nella loro vita? Quando un giovane si rifugia in una sostanza, in un gesto estremo, raramente è un capriccio. Spesso è un grido. Un bisogno di essere visto, ascoltato, accolto. È un modo – forse l’unico che conosce – per dire che qualcosa fa male. E che, da solo, non ce la fa più. Viviamo un tempo complesso, che non risparmia nessuno, ma che pesa in modo particolare su chi è giovane.

Si cresce in fretta – troppo in fretta – in un mondo che cambia continuamente: il digitale amplifica emozioni e solitudini, la pandemia ha lasciato ferite profonde, la crisi climatica genera paure, il lavoro promette poco e spesso toglie molto.

Ma chi c’è davvero per questi ragazzi? Trovano adulti capaci di ascoltare senza giudicare, di esserci senza invadere? Oppure solo regole, distanze, silenzi? È tempo di cambiare sguardo. Vogliamo essere custodi di regole o testimoni di speranza? Vogliamo parlare dei giovani come un problema o con i giovani, come parte di un progetto comune? Nelle comunità che accolgono ragazzi con dipendenze, incontriamo adolescenti sempre più giovani – a volte di appena 12 o 13 anni – segnati da traumi, solitudini, assenze.

Eppure, quando trovano un adulto autentico, capace di guardarli senza pregiudizi e accompagnarli con rispetto, qualcosa cambia: restano, si fidano, ripartono. Perché la differenza non la fa la tecnica. La fa la relazione. Non è più tempo di aspettare che siano loro a bussare ai nostri servizi: dobbiamo essere noi ad andare verso di loro, nei luoghi in cui vivono, anche quelli più difficili.

Servono servizi che accolgano, non solo che curino. Spazi di esistenza, non solo di assistenza. Luoghi flessibili, dove la relazione venga prima della prestazione. Serve un nuovo patto educativo: autentico, coraggioso, condiviso. Abbiamo bisogno di una società che non lasci soli i propri giovani, che sappia entrare nei loro spazi – fisici e digitali – con umiltà e fiducia.

Una rete educativa che investa in cultura, sport, arte, bellezza. Perché sì, la bellezza salva. I ragazzi hanno bisogno di luoghi in cui potersi esprimere, sbagliare senza perdersi, sentirsi accolti senza dover dimostrare nulla. Un giovane ascoltato oggi sarà un adulto capace di costruire domani. Per questo serve un’alleanza vera: tra adulti, giovani, famiglie, scuole, istituzioni. Perché nessuno cresce da solo. Il nostro compito è esserci. Con una presenza concreta, quotidiana, che dica con amore: ogni giovane può fiorire, nonostante tutto.

151.11.48.50