Scritti da: Vik van Brantegem

Il Padre nostro è problematico?

Gesù in montagna

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 09.09.2024 – Aurelio Porfiri] – Forse non molti di voi saranno al corrente di quanto affermato dall’Arcivescovo anglicano di York nel Regno Unito poco più di un anno fa. Anche a me era sfuggito ma credo sia importante fare riferimento a questo episodio, anche se con qualche ritardo.

Un pontificato di narrazioni e di gesti?

Imam e Papa Francesco

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 09.09.2024 – Andrea Gagliarducci] – Durante il suo Viaggio Apostolico in Indonesia, Papa Francesco si è chinato per baciare la mano del Grande Imam della Moschea Istiqlal, la più grande dell’Asia. Il gesto di baciare la mano dell’Imam è solo l’ultimo di una serie di gesti drammatici di Papa Francesco, che spesso approfitta delle telecamere per lasciare il suo segno. Nessuno ha dimenticato quando il Papa si è chinato per baciare i piedi dei signori della guerra del Sud Sudan, che avevano accettato il suo invito e quello dell’Arcivescovo di Canterbury a riunirsi in Vaticano per un ritiro di preghiera. Proprio perché nessuno lo dimentichi, il Papa bacia in modo drammatico l’enkolpion, l’icona al collo di ogni vescovo ortodosso, per mostrare riverenza e devozione. Ma Papa Francesco è andato anche oltre.

Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo della Sicilia. Quello shock mai superato. L’imposizione della comunione in mano

Gesù

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 08.09.2024 – Veronica Cireneo] – Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo una nuova testimonianza sulle angosciose peripezie da compiere per incontrarsi degnamente con la Santa Eucarestia e di come il buon esempio sia rivelatore dei desideri inespressi del cuore. Racconto dell’amica Cristina, che ci scrive da Piacenza. Ascoltiamola.

Il ministro si è dimesso

Ministro Giuliano

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.09.2024 – Aurelio Porfiri] – Ho voluto far decantare per qualche giorno la faccenda del Ministro Gennaro Sangiuliano, in passato autore di interessanti biografie, che nel frattempo si è dimesso. Se qualcuno fosse chiamato a scrivere la sua, di biografia, non potrebbe fare a meno di menzionare gli aspetti emersi da questa vicenda, degni della migliore commedia all’italiana.

Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo della Sicilia. Un fedele si inginocchia alla Comunione e il Vice Parroco perde le staffe

Copertina

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.09.2024 – Veronica Cireneo] – Nonostante l’Istruzione della Sacra Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino Inaestimabile donum del Giovedì Santo 3 aprile 1980 [QUI] reciti, come un auspicio, che “quando i fedeli si comunicano in ginocchio non è richiesto nessun altro segno di riverenza verso il Santissimo Sacramento, perché l’inginocchiarsi è esso stesso segno di adorazione”, ci sono sacerdoti che, di fronte ad un fedele inginocchiato, anziché gioire, proverebbero anche a negare la Comunione, altri perdono incomprensibilmente le staffe, altri ancora tutte e due le cose.

L’ultima circostanza elencata si è verificata recentemente in una chiesa siciliana, ai danni della nostra amica Lucrezia. Abbastanza scioccata dal triste episodio che l’ha vista involontariamente protagonista, su suggerimento del suo confessore si è rivolta agli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, perché intervenissero col loro solito invio massiccio di mail di protesta, agli indirizzi del sacerdote e del vescovo diocesano, che la stessa ci aveva già fornito.

Essendo però in piena estate, cosa che ci avrebbe impedito di operare nell’immediato, abbiamo suggerito a Lucrezia, giovane e determinata fedele ventiquattrenne, di cominciare ad inviare personalmente agli interessati la mail che aveva preparato, aggiungendo ai dettagli dell’avvenimento, la comunicazione che qualora non vi fosse stato un intervento risolutivo immediato, la stessa si sarebbe rivolta all’Associazione degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo.

È bastato questo, perché ricevesse in tempi brevi la risposta positiva del Vicario Generale che, dichiarandosi dispiaciuto, nella missiva si impegnava a prendere i dovuti provvedimenti per evitare il ripetersi dell’incresciosa circostanza.

Auspicando che a queste belle parole seguano i fatti, e che non serva l’intervento dell’Associazione degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, per rendervi edotti dell’accaduto, pubblichiamo la lettera che Lucrezia ha inviato al suo vescovo, dalla quale abbiamo occultato i dati sensibili.

Preghiamo per i nostri pastori e ci aggiorniamo. Buona lettura.

Canale Telegram degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo [QUI]

Eccellenza reverendissima,

Mons (…) chi Le scrive è Lucrezia B., una figlia della Madre Chiesa che appartiene alla parrocchia di (…).

Ho 24 anni e ho una zia suora. Frequento i sacramenti e amo Gesù. Le scrivo perché la misura di quello che ho vissuto da quando è Vice Parroco Don G. è colma, tanto che mi sono anche rivolta agli Alleati dell’Eucaristia, non trovando altro aiuto. Le spiego i fatti.

Vado a Messa ogni domenica e ricevo Gesù in bocca, ma purtroppo il Vice Parroco ha fatto sempre resistenze quando mi genuflettevo prima di ricevere la Comunione. Domenica 7 luglio, mentre mi incamminavo per prendere Gesù, ho sperato mentalmente che non si infastidisse come sempre nel vedermi in genuflessione, ma purtroppo così non è stato, la sua reazione è stata a dir poco mortificante.

Nello stesso momento in cui mi sono genuflessa lui è rimasto come pietrificato, poi subito dopo essermi alzata ho aspettato che mi desse la Comunione, ma è rimasto immobile senza dire una parola, per pochi ma interminabili secondi. Dopodiché, me l’ha data con disprezzo.

Questa è stata un’enorme mancanza di rispetto nei confronti di Dio, oltre che nei miei. Poi sono tornata al mio posto con un sentimento di sofferenza, dispiaciuta per come viene trattato Gesù. Come se non bastasse, prima che finisse la Messa, ha iniziato a parlare proprio di questo, dicendo: “Non c’è bisogno di fare la genuflessione, non siete obbligati! Se proprio volete, fatela in fondo al corridoio, davanti a me non vi voglio vedere!” Lui si è allungato molto di più, ma il succo del discorso è questo.

Dopo queste sue parole, dette con pregiudizio, (durante l’omelia aveva anche detto di non giudicare e quant’altro) non ha sicuramente dato un buon esempio. Da lì mi sono sentita ancora più toccata e dispiaciuta per come Dio sia stato ritenuto di poco valore.

Ma questo non è stato nulla rispetto a quello che è successo, domenica 25 agosto.

Innanzitutto, ogni volta che il sacerdote legge il Vangelo c’è sempre il circo, perché interrompe la lettura per sparare qualche battuta delle sue, e la parola di Dio dovrebbe essere una cosa seria. Poi, come se non bastasse, l’omelia è stata, lasciatemelo dire, a dir poco schifosa; con aggiunta di versi strani, neanche fossimo allo zoo, e in più si è messo a criticare di nuovo chi si genuflette, dicendo: “Certa gente sta sempre incollata al cellulare, e usa internet per ogni cosa, e poi si mette a fare la genuflessione!” (si riferiva al momento della Comunione).

Dopo questa sua affermazione, io ovviamente mi aspettavo di tutto. Vado al dunque: quando arriva il mio momento di prendere la Comunione, mi genufletto come ho sempre fatto, e pronta a tutto, penso nella mia mente: Signore perdonalo. Dopo essermi alzata, improvvisamente, mettendo la mano sopra il calice per coprirlo, inizia ad urlare a gran voce: “Adesso io non te ne do comunione! Che cosa ho detto fino ad ora?! Non dovrei dartela!”. Una signora lo interrompe, volendomi difendere, ma lui ribadisce: “No signora, la regola è uguale per tutti!”.

Mentre lui continua a gridare, io lo guardo fisso negli occhi per fargli capire che non mi sarei mossa da lì fin quando non mi avrebbe dato la Comunione. Al che, me La dà senza nemmeno dire “il Corpo di Cristo”, come se fosse carne da macello. Dopodiché, rivolgendomi a Dio, dico a voce alta: “Signore perdonalo”.

Questa volta torno al mio posto con un sentimento diverso rispetto a quello della volta precedente. Anche se ho pianto, mi sono sentita più serena, ma dispiaciuta per Dio. Ma Lui vede e provvede.

Dopo questa scenata c’è stato un po’ di chiacchiericcio da parte di tutti, ovviamente. Il Vice Parroco sentendo ciò, interviene di nuovo, urlando: “Smettiamola di chiacchierare, perché lei non ha ragione, chiaro?!” (riferito a me).

Aggiungo che questa cosa non è successa solo a me, ma anche ad un altro signore, che anche lui, come me, si genuflette sempre e un certo giorno gli disse, indicandogli l’uscita, che lo avrebbe cacciato fuori dalla chiesa la prossima volta.

Chiedo e spero che sia richiamato da Lei, e che quello che faranno gli Alleati dell’Eucarestia lo facciano riflettere molto.

Ora il diavolo si sta scatenando più che mai, ma non vincerà, perché il bene vince sempre! Grazie in anticipo. Pace e bene!

Lucrezia
31 agosto 2024

Alcune osservazioni a margine del Viaggio Apostolico in Asia e il caso Boccia

Medaglia viaggio

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 06.09.2024 – Ivo Pincara] – Il Santo Padre Francesco sta effettuando dal 2 fino al 13 settembre 2024 il 45° Viaggio Apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor-Leste e Singapore. È il viaggio più lungo del Pontificato, come ha osservato il Papa stesso poco dopo il decollo per Jakarta il 2 settembre, compiendo il consueto giro di saluti tra gli 80 giornalisti di tutto il mondo ammessi al Volo Papale.

Chi dice donna…

Cuore spezzato

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 06.09.2024 – Aurelio Porfiri] – La vicenda che sta coinvolgendo il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, accusato di aver favorito una donna con cui, sembra, ha avuto una relazione intima, ci offre alcuni elementi per riflettere.

Cardinal Becciu, vittima di una vendetta con accuse infondate in un ingiusto processo davanti ad un tribunale speciale

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 04.09.2024 – Vik van Brantegem] – Prima di rientrare a Roma dalla Sardegna, dove il 29 agosto scorso alle ore 11.00 nella chiesa parrocchiale di Pattada ha presieduto la solenne Concelebrazione Eucaristica per la festa patronale in onore di Santa Sabina, il Cardinale Angelo Becciu ha rilasciato un’intervista al giornale locale La Nuova Sardegna, che riportiamo, seguita da una sua doverosa precisazione per contrastare la narrativa creata ad hoc da ambienti dentro la Città del Vaticano e, purtroppo, riportata sin dagli inizi dai vaticanisti destinatori di veline, fabbricate ad arte contro di lui sempre all’interno.

La congiura del silenzio sta schiantandosi. Il giudice del Papa indagato dalla procura di Caltanissetta per il reato di “favoreggiamento alla mafia”

Papa Francesco e Giuseppe Pignatone

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 04.09.2024 – Ivo Pincara] – Oggi, dopo il periodo di vacanza, ritorniamo sulla notizia della procura di Caltanissetta, con riguardo al Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Giuseppe Pignatone, indagato per il reato “gravissimo” di “favoreggiamento alla mafia”. In particolare riportiamo la lettera che Andrea Paganini gli ha indirizzato, pubblicato il 7 agosto 2023 su Il Riformista. Seguono alcuni contributi pubblicati sulla stampa che riferiscono del caso.

Maestro Aurelio Porfiri: oltre le etichette, difensore di una musica liturgica autentica

Aurelio Porfiri

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 04.09.2024 – Jan van Elzen] – Il Maestro Aurelio Porfiri è nome abbastanza noto per i lettori del nostro blog. Compositore, direttore di coro, musicologo autore ed educatore, è sempre molto attivo nel mondo culturale di ispirazione cattolica. La sua newsletter Liturgia e musica sacra [QUI] è molto seguita. Abbiamo pensato di fargli qualche domanda.

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