Scritti da: Luca Caruso

La Settimana Santa in mostra, anche se è Natale…

Certo è insolito che a pochi giorni dal Natale venga inaugurata nel cuore di Roma una mostra sulla Settimana Santa. Ma d’altronde è nella Pasqua che il cammino terreno di Cristo, che ha inizio con il Natale, trova il suo pieno compimento. Così fino al 18 gennaio sarà possibile visitare presso la sede dell’Istituto Cervantes a Piazza Navona la mostra fotografica “Plenilunio di primavera: la Settimana Santa rurale”.

Il Papa ai vescovi svizzeri: la Chiesa non è un’altra ong

“Corpo di Cristo e popolo di Dio, e non solo una bella organizzazione, un’altra ong”. Così dev’essere la Chiesa in Svizzera secondo Papa Francesco, che ha ricevuto questa mattina in udienza i vescovi del Paese in occasione della visita ad limina, raccomandando loro “di coltivare con zelo e pazienza il campo di Dio, conservando la passione della verità”.

Sinodo, il lavoro dei circoli minori in un “un clima di comunione e fraternità”

Proseguono in Vaticano le discussioni dei circoli minori, seconda fase del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia, giunta al terzo giorno dei lavori. Le attività odierne sono state illustrate nel corso del consueto briefing presso la Sala Stampa della Santa Sede, al quale hanno preso parte il cardinale spagnolo Lluis Martinez Sistach, arcivescovo di Barcellona, monsignor Joseph Edward Kurtz, metropolita di Louisville e presidente della Conferenza episcopale statunitense, e l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, che hanno risposto alle numerose domande dei giornalisti presenti.

Sinodo, al via con la Relatio la seconda settimana dei lavori

“La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo”. È questo il tema della XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre 2015, annunciato questa mattina dal cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo, in apertura dei lavori della seconda settimana dell’Assemblea straordinaria del Sinodo.

I lavori odierni sono stati introdotti dalla meditazione di monsignor Salvador Piñeiro García-Calderón, arcivescovo di Ayacucho in Perú, che si è soffermato sulla figura della sua connazionale santa Rosa da Lima, esortando a non dimenticare che “l’amore degli sposi, l’allegria in casa e il sacrificio quotidiano sono fonte di santità”.

Dopo la relatio del cardinale Peter Erdò, relatore generale di questo Sinodo, “vi è stato un tempo piuttosto ampio di discussione libera”, ha informato padre Federico Lombardi nel consueto briefing tenuto presso la Sala Stampa della Santa Sede. “Una discussione molto ampia, molto sostanziale, che ha dato veramente il senso di un cammino che continua”. 41 gli interventi liberi, che si sono susseguiti per quasi due ore, mentre questa sera inizieranno i lavori dei circoli minori. Numerosi Padri – è stato evidenziato – hanno sentito vibrare lo spirito del Concilio Vaticano II, ritrovando nella relatio l’ispirazione della “Gaudium et spes”. Al briefing di oggi sono intervenuti i cardinali Erdò, Tagle, Ezzati e l’arcivescovo Forte.

Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e uno dei presidenti delegati del Sinodo, ha definito la relatio un lavoro “eroico”, uno “specchio nel quale possiamo vedere noi stessi e quello che abbiamo discusso in questi giorni”, “un riassunto delle discussioni della prima settimana”. La relatio costituirà inoltre la “base della futura discussione nei circoli minori, indicando cosa va approfondito, chiarificato, o ancora affrontato”.

Di “work in progress, lavori in corso” ha parlato l’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte, segretario speciale di questo Sinodo. “La relatio aveva il dovere di rispettare due grandi indicazioni fornite da Papa Francesco a inizio dei lavori sinodali: che ognuno parlasse in totale libertà, sforzandosi al contempo di ascoltare l’altro, cercando di cogliere i punti di convergenza – ha proseguito Forte –. Questo è un esercizio effettivo della sinodalità: ascoltare tutti e avere la pazienza di camminare insieme, cercando di maturare insieme”. Una sinodalità che è spaziale e temporale: “V’è riunita una comunità che rispecchia il villaggio globale. In secondo luogo le cose, specie quelle non semplici, devono maturare”. Forte si è soffermato quindi sulla “legge della gradualità: prima di usare il sì si, no no, ci sono dei gradi di comprensione”. Bisogna considerare la “pazienza del divenire, l’attenzione alle sfumature, alle complessità delle situazioni, altrimenti si rischia di giudicare le persone, invece di capirle e di accompagnarle”. Adoperare quindi uno “spirito di accompagnamento e di progressività, di maturazione”.

“Con il cuore aperto” è la partecipazione al Sinodo del cardinale salesiano Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago de Chile. “La globalizzazione non è solo economica, ma riguarda anche i problemi della Chiesa – ha osservato –. Tre gli elementi che hanno caratterizzato i lavori: l’ascolto della realtà dei propri Paesi da parte dei Padri sinodali; una grande capacità di misericordia; la ricerca di cammini per accompagnare ed esprimere una vicinanza adeguata alle diverse situazioni vissute dalle famiglie”. Un Sinodo, quindi “che ascolta, che si commuove, che ricerca cammini” e che presenta una “dimensione pastorale fondamentale”.

Vari gli argomenti emersi nelle domande dei giornalisti, tra cui l’omosessualità, l’attenzione ai bambini e il ruolo dei laici, con l’esortazione di monsignor Forte perché questi ultimi “siano protagonisti e facciano sentire le loro voci nelle Chiese locali”, nonché sui cammini penitenziali, che sempre secondo monsignor Forte, richiedono “il riconoscimento delle colpe che ci sono state e che si sia disposti a mettersi in ascolto di Dio per una conversione del cuore”.

Il Papa alla Chiesa d’Albania: Vola in alto, come l’aquila

“L’aquila non dimentica dove ha il nido, ma vola alto… Volate alto, andate su!”. È l’esortazione rivolta da Papa Francesco al popolo albanese durante l’omelia della Messa celebrata a Tirana, nella piazza dedicata a Madre Teresa di Calcutta, “umile e grande figlia” della terra d’Albania, Paese il cui simbolo è proprio l’aquila. Un “popolo giovane” lo definisce il Papa, il cui modello di convivenza tra religioni diverse è “un esempio per tutta l’Europa”.

Il dramma umano e sacerdotale di Ernesto Buonaiuti, prete modernista

“Dramma umano e sacerdotale” quello di Ernesto Buonaiuti, che si innesta nelle vicende e tra i fervori del primo Novecento, con la Chiesa impegnata in una strenua difesa dagli attacchi del Modernismo, severamente bollato da Pio X con l’Enciclica Pascendi. Ne ripercorre la vita e i tormenti monsignor Giuseppe Centore – laureato in Teologia e in Filosofia, direttore emerito dell’Istituto di Scienze Religiose e del Museo Campano di Capua, che vanta oltre trenta pubblicazioni in poesia e altrettante in prosa – in un volume firmato per l’editrice Città Nuova e intitolato semplicemente “Ernesto Buonaiuti”, quasi fosse una tragedia greca che deriva il titolo dal nome del suo protagonista.

Il Papa ai sacerdoti di Cassano: “Lo sguardo di Gesù ci mette anche in crisi…”

“La gioia di essere preti e la bellezza della fraternità”: sono i due temi forti del discorso che Papa Francesco ha consegnato incontrando i sacerdoti diocesani nella cattedrale di Cassano all’Jonio.
“Ho molto desiderato questo incontro con voi che portate il peso quotidiano del lavoro parrocchiale” premette il Papa. Che illustra poi due concetti. Anzitutto la gioia di essere preti, con “la sorpresa sempre nuova di essere chiamato dal Signore Gesù. Chiamato a seguirlo, a stare con Lui, per andare agli altri portando Lui, la sua parola, il suo perdono”.

Premio Ratzinger 2014 a Anne-Marie Pelletier e mons. Chrostowski

Va per la prima volta a una donna il Premio Ratzinger, giunto alla sua quarta edizione. Anne-Marie Pelletier, studiosa francese di ermeneutica e di esegesi biblica, che si è anche dedicata alla questione della donna nel cristianesimo e nella Chiesa e alle relazioni tra il giudaismo e il cristianesimo, si aggiudica il prestigioso riconoscimento insieme al sacerdote polacco Waldemar Chrostowski, biblista, impegnato nel dialogo cattolico-giudaico. I loro nomi sono stati annunciati questa mattina dal cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, durante una conferenza stampa che si è svolta presso la Sala Stampa della Santa Sede. Il premio sarà consegnato da Papa Francesco nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato 22 novembre nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.

Pio X, santo e riformatore

È passato alla storia per il suo Catechismo e per la condanna del Modernismo. Una Giornata di studi intende adesso tratteggiare i principi e gli orientamenti pastorali di San Pio X a un secolo dalla morte, avvenuta nella notte tra il 20 e il 21 agosto 1914, pochi giorni dopo lo scoppio della prima Guerra mondiale. Promossa dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, con il titolo “San Pio X – Un Papa riformatore di fronte alle sfide del nuovo secolo”, si terrà giovedì 12 giugno a Roma presso l’Aula a lui intitolata in via della Conciliazione.

Papa alla Spianata delle Moschee: “Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio!”

“Rispettiamoci ed amiamoci gli uni gli altri come fratelli e sorelle! Impariamo a comprendere il dolore dell’altro! Nessuno strumentalizzi per la violenza il nome di Dio! Lavoriamo insieme per la giustizia e per la pace! Salam!”. È l’appello lanciato questa mattina da Papa Francesco “a tutte le persone e le comunità che si riconoscono in Abramo”, al termine del suo discorso nell’edificio del Gran Consiglio, presso la Spianata delle Moschee di Gerusalemme, prima tappa del terzo e ultimo giorno del suo pellegrinaggio in Terra Santa. Il Papa ha specificato che, sulle orme dei predecessori, e in particolare di Paolo VI, ha “desiderato tanto venire come pellegrino per visitare i luoghi che hanno visto la presenza terrena di Gesù Cristo”.

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