Scritti da: Angela Ambrogetti

Covid-19 e scuole dell’infanzia la riapertura a settembre tra molte incognite

 “La riapertura” della scuola “non potrà prevedere da subito la stessa situazione presente alla chiusura a causa del Covid 19. Ecco allora la necessità di scegliere nuovi percorsi, individuare i necessari sostegni per i bambini, i docenti, gli educatori, le famiglie, in una situazione nella quale non vanno rimodulati solo gli spazi di apprendimento, recepiti nuovi protocolli sanitari in ambienti deputati ad essere luoghi di relazione, ma anche verificate le condizioni di aperture realistiche: praticabilità, sostenibilità, copertura economica senza aggravi di sacrifici per le famiglie. Senza dimenticare anche i traumi psicologici nascosti che ancora non si vogliono vedere…” . Sono alcune delle linee emerse oggi al Consiglio Nazionale della Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne, riunitosi -presente il segretario generale Luigi Morgano, il presidente Stefano Giordano, la vicepresidente Luisa Stoppini – su piattaforma web per fare il punto sulla situazione .

La federazione, che rappresenta 9.000 realtà educative e di istruzione per circa mezzo milione di piccoli utenti da zero a sei anni , nonché decine di migliaia di insegnanti, che svolgono il loro servizio in più della metà dei comuni italiani, pur tra manifestazioni di timori per la ripresa, ha tenuto a sottolineare quasi come premessa, la tutela del primato dei bambini. “ Le nostre scuole devono poter continuare a garantire una qualità alta secondo i precisi criteri pedagogici e didattici che ne connotano i servizi”, afferma il Segretario Nazionale Morgano. E continua. “Fatta salva la valutazione determinante di tipo sanitario che deve garantire la salute dei bambini, del personale della scuola e delle famiglie è evidente che la riapertura dei servizi educativi 0 – 3 e delle scuole dell’infanzia 3 – 6 anni presuppone indicazioni omogenee sia per le scuole statali sia per quelle paritarie nel quadro di  una valutazione che tenga presenti tutte le realtà operanti nel nostro Paese”.

Per la Fism –continua Morgano-  “non è condivisibile un modello definito sulla base delle sole scuole statali con le scuole paritarie tenute ad applicarlo. Inoltre, non è percorribile la strada di una soluzione identica su tutto il territorio nazionale”.. La maggior attenzione anche nel confronto emerso con i delegati di varie regioni si è in ogni caso concentrata sulla riapertura necessariamente subordinata al reperimento di fondi necessari a coprire “il rilevantissimo disavanzo che le scuole avrebbero se dovesse essere adottata la scelta dei piccoli gruppi, ovvero di un numero di bambini per sezione che da 20/ 25 dovesse scendere a 5/8/10….” per usare le parole del Segretario Nazionale. Morgano ieri – insieme ad altri rappresentanti delle scuole paritarie -ha incontrato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri, chiedendo che nei lavori parlamentari in corso sul Decreto Rilancio si adottino decisioni che concrete in risposta a questioni ineludibili. La somma indicata per aiutare  nidi e scuole materne partitarie per Morgano, è “semplicemente inidonea” e  rischia di condannare  questi  istituti, alla chiusura.  “Speriamo che vengano accolte le nostre richieste”, spiega la Fism in una nota diffusa oggi  anche se “molto ruota attorno a tre domande: quando si riapre?  come si riapre?, per quanto tempo può durare la soluzione transitoria?” . “Tutti gli interventi richiesti, compresi quelli edilizi” –conclude la nota “dovrebbero essere assunti tenendo conto di queste tre domande e non messi a carico delle strutture che prestano servizio”. Infine: “considerando che i territori del nostro Paese non sono tutti uguali, così come le scuole , e cheil Covid-19 ha colpito in maniera diversa i contesti regionali, provinciali e all’interno delle stesse provincie, è opportuno prevedere già da ora soluzioni differenti che tengano conto del reale rischio epidemiologico”. Un ulteriore contributo al Consiglio è arrivato dai documenti offerti all’assemblea dalla vicepresidente Stoppini circa le linee di “accompagnamento alla riapertura”, fra regole e valori, come pure circa aspetti riguardanti alunni con disabilità, mentre il presidente Giordano ha toccato gli aspetti giuridici dell’attuale situazione, con riferimento alle responsabilità dei gestori e all’evoluzione delle normative che coinvolgono anche i contratti di lavoro e gli ammortizzatori sociali. Tutto questo aspettando  nuovi passi da parte del governo a sostegno di queste scuole che – non va dimenticato- sono enti no profit e già subiscono discriminazioni . Una parità –la loro- ancora irrealizzata.

Il Turismo ai tempi del Covid-19, tra scienza, etica ed economia

Il Turismo rappresenta un settore importante per l’economia, per lo sviluppo e la cultura del nostro Paese. Sono tante, in Italia, le persone impegnate in questa attività, attualmente limitata dall’emergenza sanitaria. Ci sono intere famiglie che portano avanti il loro lavoro in piccole e medie imprese, fondamentali per il nostro territorio.

Messa con il rito antico, 13 anni dopo Summorum Pontificum

“Tredici anni dopo la pubblicazione del Motu Proprio ‘Summorum Pontificum’”, con cui Papa Benedetto XVI ha liberalizzato l’uso della Messale di San Pio V, “Papa Francesco desidera essere informato sull’attuale applicazione del documento”: è quanto scrive, in una lettera ai presidenti delle Conferenze Episcopali del mondo, il card. Luís F. Ladaria, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. La missiva, datata lo scorso 7 marzo, dà quindi l’avvio a una consultazione che coinvolgerà i vescovi di tutte le diocesi, chiamati a rispondere a un breve questionario di nove domande; il termine ultimo per l’invio dei risultati dell’inchiesta all’ex Sant’Uffizio è il 31 luglio 2020. 

Rinviate la GMG e l’ Incontro delle Famiglie, le reazioni

L’impatto che la pandemia di Covid-19 sta avendo e avrà su famiglie e giovani, insieme e una migliore preparazione organizzativa e pastorale, che il lockdown di questi mesi ha inevitabilmente ritardato, sono le principali motivazioni che hanno spinto il Papa e il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita a posticipare di un anno il IX Incontro Mondiale delle Famiglie e la Giornata Mondiale della Gioventù, ora in programma rispettivamente nel giugno 2022 a Roma e ad agosto 2023 a Lisbona. Una decisione presa dopo aver consultato i referenti del Vicariato capitolino e del Patriarcato portoghese.

Appello alla ragionevolezza

Ho sperato dal primo momento che fosse una bufala, costruita ad arte dai detrattori politici del Governo.

A fronte di una pandemia internazionale ACS fa appello alla rete altrettanto internazionale della preghiera

La fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre, a fronte della crisi globale innescata dalla pandemia del coronavirus, dopo aver stanziato 5 milioni di euro per il finanziamento di specifici progetti e dopo aver fatto appello ai propri benefattori affinché venisse affidata ai sacerdoti perseguitati la celebrazione di Messe per la liberazione dal contagio, ha coinvolto gli ordini contemplativi per una grande, corale azione di preghiera per ottenere guarigione e conforto per quanti soffrono a causa del COVID19.

Gioventù Missionaria: per una Chiesa in uscita

Giovedì 5 marzo 2020, alle 14.30, all’Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), si terrà l’incontro “Gioventù Missionaria: per una Chiesa in uscita”, nell’ambito delle attività di Formazione Integrale dello stesso ateneo.

La Marcia per la pace sosta a Cagliari

Si terrà a Cagliari il prossimo 31 dicembre la tradizionale Marcia per la Pace, giunta alla 52ª edizione. È promossa, in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio, dalla Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dall’Azione Cattolica Italiana, dalla Caritas italiana e da “Pax Christi” Italia. All’organizzazione contribuiscono anche il Comitato promotore della Marcia della Pace in Sardegna e il Centro di Servizio per il volontariato “Sardegna Solidale”, che da 32 anni propongono l’iniziativa a livello regionale nell’Isola.

Il Natale nelle tradizioni dei Pontefici

Anche i Papi hanno le loro tradizioni natalizie. Che siano state apprese in famiglia e caratteristiche della terra d’origine, oppure nate negli anni trascorsi come giovane sacerdote, vescovo e cardinale, ogni Pontefice le ha mantenute vive anche dopo l’ascesa al Soglio petrino.

Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro

“Le nuove sfide antropologiche: tra memoria e visione del futuro” è il tema del convegno internazionale che l’Università Europea di Roma ha organizzato l’11 e il 12 dicembre 2019 nel Pontificio Istituto Notre Dame di Gerusalemme, nell’ambito delle attività di Formazione Integrale.

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