Padre Lombardi: da sacerdote con gli emigrati italiani in Germania a “Voce” del Papa
Da sacerdote con gli emigrati a direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Parliamo di padre Federico Lombardi che, all’inizio del suo percorso, negli Settanta, non ancora sacerdote, ha trascorso alcuni anni accanto ai lavoratori italiani in Germania.
L’inedito è contenuto nell’edizione 2013 del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes (Ed. Tau), presentato questa mattina a Roma. Nell’approfondimento emerge l’attività svolta dal religioso a favore degli italiani emigrati in terra tedesca, le caratteristiche della comunità italiana, le principali problematiche, le iniziative intraprese. A raccontare la sua esperienza lo stesso padre Lombardi. Un racconto interessante che ripercorre la biografia di un uomo oggi impegnato nella società dei migranti in modo diverso, ma che è stato profondamente colpito e segnato dagli anni in cui era al servizio dei migranti e migrante in prima persona.
Quarant’anni dopo, p. Lombardi, parlando di questa esperienza, dice: “l’ho vissuta con intensità sia come sacerdote che come gesuita, perché si univa la dimensione pastorale all’occuparsi di persone che vivevano diverse situazioni difficili contemporaneamente. Bisognava andare a cercarli un po’ casa per casa e testimoniare l’attenzione della Chiesa per loro sia in senso umano sociale che spirituale e religioso. Io l’ho vissuto come un’attività missionaria: non tanto lo stare ad aspettare, ma l’andare anche a cercare. Partire dalla base della Missione Cattolica Italiana, che era già organizzata, con la preoccupazione di andare e vedere e rendersi conto anche dell’evolversi delle situazioni, perché le persone cambiavano e soprattutto perché la seconda generazione si inseriva meglio”.