Un (altro) cardinale sfida Roma su Fiducia supplicans

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 29.12.2023 – Miguel Cuartero] – Il Cardinale uruguaiano Daniel Sturla, e Arcivescovo metropolita di Montevideo contesta la Santa Sede e la Dichiarazione Fiducia supplicans: in una intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El País e pubblicata il 24 dicembre scorso [QUI], il porporato ha affermato che il documento non è chiaro perché “dice e non dice, crea confusione, non sarebbe dovuto uscire a Natale”.
Continua l’opposizione di sacerdoti, vescovi e cardinali dopo la pubblicazione della Dichiarazione Fiducia supplicans da parte del Dicastero per la Dottrina della Fede. Dopo il pronunciamento di diverse Conferenze episcopali e di singoli vescovi e cardinali, arriva dall’Uruguay l’ennesima critica da parte di un porporato. Si tratta del Cardinale Sturla che nega la possibilità di benedire le coppie omosessuali, e critica l’opportunità di pubblicare un tale documento che contraddice la dottrina che la Chiesa ha da sempre professato, fino a due anni fa.
Dalla lunga intervista rilasciata a El País in occasione del Natale, ecco tradotta in italiano, la parte relativa alla vexata quaestio delle benedizioni.
Cosa pensa della benedizione ecclesiastica per le coppie dello stesso sesso approvata dal Vaticano?
Penso che non sia un argomento da affrontare adesso, a Natale. Ha attirato in maniera importante la mia attenzione, perché è una questione controversa e divide le acque all’interno della Chiesa. È chiaro che un sacerdote benedice ogni persona. Io stesso sono stato ora nel carcere e ho benedetto a tutti coloro che sono lì. Se vengono delle persone a chiedermi la benedizione, sempre la do. Mi ricordo che quando si stava discutendo la “legge trans”, eravamo in parrocchia a San Ignazio e sono venute delle persone transessuali a chiedermi la benedizione, io gli ho dato la benedizione. Ma diverso è benedire una coppia omosessuale…
Ma questo è ciò che prevede il documento.
Non si tratta lì di dare la benedizione alla persona ma alla coppia, e tutta la tradizione della Chiesa, incluso un documento di due anni fa, dice che non è possibile fare questo. Inoltre, questa Dichiarazione, o questo documento, che è stato pubblicato crea confusione perché afferma che si può benedire ma non attraverso un rito. Insomma, ciò che io credo è che si possono benedire le persone ma non le coppie in sé, in quanto coppie, no. Per le coppie eterosessuali conta il sacramento del matrimonio, tra uomo e donna.
Perché afferma che il documento non è chiaro?
È un “no ma un sí”, “un sí ma no”. Lo stesso documento afferma che la dottrina della Chiesa non cambia. Di fronte alla non chiarezza del documento, dalla lettura che io faccio, capisco che bisogna seguire con la pratica che la Chiesa ha attuato fino ad oggi, che è quella di benedire ogni persona che chieda una benedizione, ma non benedire le coppie dello stesso sesso.
Il documento dice che la Chiesa continua a considerare le coppie dello stesso sesso come “situazioni irregolari”.
Esattamente. Se ciò che si vuole è avvicinarsi alle persone e che gli omosessuali si sentano parte della Chiesa, mi sembra bene. Perché la Chiesa è per tutti. Ma ci sono delle regole. Neanche si può benedire una coppia non sposata. Non si possono benedire unioni che la Chiesa stessa afferma che non sono in accordo col piano di Dio.
Avete chiesto un chiarimento al Vaticano?
Il fatto è che lo stesso documento che dice che non c’è un rito e che non si può fare neanche in maniera pubblica… Crea una situazione di confusione. Quando si benedice una persona, nessuno domanda quale sia la sua situazione. E si fa sempre, a qualunque persona. Continueremo così finché la cosa si chiarisca. Il documento ha generato confusione. Nelle chiese africane hanno detto che nei loro paesi NO [non benediranno le coppie irregolari, ndt].
Come funziona tutto questo all’interno della Chiesa? Se il Vaticano dice qualcosa non bisogna obbedire?
Nella Chiesa c’è come una gerarchia tra i documenti. Questo non è un pronunciamento del Papa che abbia un valore dogmatico. Inoltre, due anni fa un documento della Santa Sede ha detto l’esatto contrario. Bisognerà aspettare un po’ che le acque si calmino e prendano il loro corso.
È già successo che qualche coppia dello stesso sesso abbia chiesto la benedizione qui in Uruguay?
A me non risulta. Ad ogni modo, siccome è qualcosa che rimane nell’ambito privato, ogni sacerdote dovrà capire e decidere cosa fare.
Qualche sacerdote lo ha interpellato?
Non direttamente ma ho sentito che molti sacerdoti sono sconcertati da questo documento. E quello che dico loro è che si benedicono le persone.
Questo articolo è stato pubblicato dall’autore sul suo blog Testa del Serpente [QUI].
Indice – Fiducia supplicans [QUI]