Santo Natale 2023. Le celebrazioni nel Santuario di Florencja in Polonia. Il Messaggio del Vescovo Adam Rosiek
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 26.12.2023 – Vik van Brantegem] – «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia». Rallegriamoci tutti nel Signore: il nostro Salvatore è nato nel mondo, la pace vera è scesa per noi dal cielo.
Un caro amico mi ha scritto nel Giorno Santo queste parole: «Tanti auguri di buon Natale, anche se sono sicuro che per te è Natale tutti i giorni. Grazie sempre per l’impegno e la dedizione quotidiana che ci metti per tenerci sempre informati. Tutti possiamo sbagliare, ma la verità alla fine trionferà sempre. Io attendo il giudizio finale di Nostro Signore con tranquillità, perché ha già messo giudizio nel mio cuore». Soltanto con la contemplazione del mistero, la nostra preghiera può diventare semplice, per arrivare a constatare la profondità della scena e del segno che ci è dato. Una mangiatoia, un bambino, Maria in contemplazione, Giuseppe che medita: veramente tu sei un Dio misterioso!
Il Padre ci conceda di riconoscere il Figlio affinché l’amiamo e lo imitiamo. Egli ha scelto la povertà, nessun splendore esteriore. Ha disprezzato la considerazione degli uomini, quella che proviene dalla ricchezza, dallo splendore, dalla condizione sociale. Eppure egli è il Verbo che si è fatto carne, la luce rivestita di un corpo. Egli si trova nel mondo che egli stesso continuamente crea, ma vi è nascosto. Perché vuole apparirci solo di nascosto? Ed eccolo, fa ritorno alla terra, perché la terra, prima di essere la terra degli uomini, è la terra di Dio. E, ritornando, ritrova questa terra creata da lui e per lui.
«Dio si è fatto portatore di carne
perché l’uomo possa divenire
portatore di Spirito»
(Atanasio di Alessandria).
«Il suo amore per me ha umiliato la sua grandezza.
Si è fatto simile a me perché io lo accolga.
Si è fatto simile a me perché io lo rivesta»
(Cantico di Salomone).
Per capire, dobbiamo ascoltare Lui che ci dice: «Per toccarmi, lasciate i vostri bisturi… Per vedermi, lasciate i vostri sistemi di televisione… Per sentire le pulsazioni del divino nel mondo, non prendete strumenti di precisione… Per leggere le Scritture, lasciate la critica… Per gustarmi, lasciate la vostra sensibilità…» (Pierre Mounier).
Crediamo e adoriamo.


Anche a Florencja presso Iłża in Polonia, nel Santuario della Madonna Assunta di Buon Inizio e Eremo di San Charbel, retto dall’amico Padre Jarosław (Jarek) Cielecki, è stato celebrato il Santo Natale con solennità.

Il 24 dicembre 2023, IV Domenica del Tempo di Avvento, è stata celebrata la Santa Messa in italiano alle ore 10.00 e in polacco alle ore 11.00.

Nel ricordo del giorno della morte di San Charbel, avvenuta il 24 dicembre 1898, alle ore 15.00 è stata recitata Coroncina della Divina Misericordia con preghiera intercessione San Charbel e impartita la benedizione con le Reliquie del Santo Eremita del Libano per le famiglie e per la Patria. Intercedi per noi, San Charbel.

Poi, prima della Santa Messa della Notte Santa di Natale, celebrata alle ore 22.00 in italiano e alle ore 24.00 in polacco, si è svolta la cena di Natale come in una famiglia. Gesù Bambino benedici tutti noi.




Ieri, 25 dicembre 2023 è stata celebrata la Santa Messa del Giorno di Natale alle ore 10.00 in italiano e alle ore 11.00 in polacco. Alle ore 19.30 è stata celebrata in polacco la Santa Messa della Natività del Signore.


Oggi, 26 dicembre 2023 è stata celebrata la Santa Messa di Santo Stefano alle ore 10.00 in italiano e alle ore 11.00 in polacco.



Domani alle ore 15.00 inizia il Ritiro Spirituale sul tema “Ogni fine ha un sempre nuovo inizio“.

“Oh, benvenuta, cara perla del cielo, quando tutto il mondo desidera il pane degli angeli. Dio è nascosto nel corpo umano, ma è abbondante per l’uomo: si nutre della carne e beve del sangue, affinché possa annoverare l’uomo tra i suoi eletti nella sua gloria” (antico canto polacco).
Amati sorelle e fratelli in Cristo
In questa santa notte di Natale, voglio essere con voi, cari fratelli e sorelle, ovunque vi giungano oggi i miei saluti e i miei auguri. Poche ore fa, tra i nostri cari, abbiamo condiviso l’ostia, che è simbolo della presenza di Cristo. La vigilia di Natale è una meravigliosa occasione per dimostrare il proprio amore ai genitori, ai figli e agli amici, ma anche un’occasione colma della pace di Dio per riempire le trincee della discordia che da anni rovinano anche questo tempo sacro, trasformandolo in un’arena di lotte e liti familiari a sfondo politico.
Durante i nostri incontri della vigilia di Natale di quest’anno, ci sono state anche lacrime di tristezza per l’assenza di coloro che tanto amiamo e che il Signore ha portato alla tavola della vigilia di Natale nella Betlemme Eterna, anche negli ultimi giorni prima del Natale.
Con questo spirito, lo spirito di gioia che scaturisce dal mistero della nascita del Figlio di Dio, ma anche lo spirito di nostalgia per coloro che sono passati all’eternità, insieme ai nostri cari siamo venuti nei nostri templi e cappelle per incontrarci, come i pastori, Gesù vivo e vero che è presente con noi non solo simbolicamente, ma realmente nel mistero della Santa Eucaristia.
I più belli
Questa notte è uno straordinario ricordo della notte più santa della storia dell’umanità. La notte da cui è emerso il Salvatore del mondo e dell’intero genere umano, anche di coloro che non hanno ancora conosciuto Cristo. Anche per voi Lui è nato a Betlemme.
Non dimentichiamo che il Natale è un momento di grande speranza e gioia che sgorga direttamente dalla capanna di Betlemme. Dio è nato, è nato per me e per te. Nasce per cambiare la nostra vita, per riparare tutto ciò che abbiamo guastato con la nostra durezza e mancanza di umiltà.
La notte del mistero di Betlemme della nascita di Gesù Cristo porta anche la vera pace al mondo intero. È in questa notte santa che di solito cessano tutti i litigi, le controversie e persino le battaglie belliche. Fu quella notte che la voce della preghiera comune arrivò dalle trincee di guerra in canti natalizi, annunciando la venuta del Figlio di Dio al mondo ferito.
Amati sorelle e fratelli
Per noi cristiani e cattolici il Natale è un evento senza tempo. Siamo consapevoli, in base alla fede, che se Cristo non fosse venuto nella natura umana, se non fosse nato, non si sarebbe compiuto l’atto salvifico che egli compì sul Golgota, sul legno della croce. Pertanto, con grande gratitudine, pieni di fede, ci troviamo oggi nei nostri templi e cappelle in tutto il mondo per rendere grazie a Dio per la Sua presenza.
In questa Notte Santa vale la pena chiederci, nel profondo dell’anima, chi è Gesù Cristo per me? La mia presenza all’Eucaristia di oggi è solo il compimento e la soddisfazione di una certa tradizione cristiana portata nelle nostre famiglie da molte generazioni? O si tratta piuttosto di una dichiarazione della mia fede nella presenza vera e reale del Figlio di Dio nella nostra vita? O è forse la semplice curiosità che vi ha portato oggi nella vostra Betlemme, affinché, come i pastori, possiate conoscere Gesù Cristo, il Figlio di Dio?
Amati sorelle e fratelli
Durante tutto l’Avvento di quest’anno abbiamo gridato: vieni, Signore Gesù, il mondo ti aspetta. Anche tu sei tra coloro che aspettano la venuta di Dio, cara sorella e fratello?
Quindi con grande gioia affrontiamo il mistero della nascita del Bambino Divino, siamo con una nuova speranza che Dio darà a me e a voi una nuova possibilità di cambiare la nostra vita, di riparare ciò che non siamo stati in grado di risolvere finora nella nostra vita. L’odierna presenza all’Eucaristia è anche una confessione della nostra fede, del nostro credo personale, con cui vorremmo chiedere solennemente a Te, Signore appena nato, di alzare la tua mano benedicente sul mondo immerso nelle tenebre delle guerre e dei conflitti.
Benedici la nostra Patria, le nostre famiglie e noi che con tanta fiducia ti guardiamo alla capanna di Betlemme. Lascia che la luce emanata dal mistero della tua venuta illumini tutti gli angoli bui della nostra vita. Chiediamo a Gesù Bambino che ci doni la grazia della salute dell’anima e del corpo. Chiediamo il miracolo di guarire le nostre anime spesso ferite. Per il miracolo della guarigione di coloro che cercano aiuto dal Tuo intervento Divino. Per il miracolo della vita per i bambini non ancora nati e per la forza delle loro mamme che sono in uno stato beato. Lascia che in questa notte santa scorrano solo lacrime di felicità e di amore.
I più belli
Con questa lettera vi giungano i miei più sinceri auguri e le mie preghiere.
In questo luogo santo mi inginocchio con voi in umiltà davanti a Gesù Bambino appena nato. Lasciamo che il saluto del Dio nato sia per noi una buona occasione per mostrare ancora più rispetto, dolcezza, amore e cura gli uni per gli altri.
Che non ci sia nessuno che questo Natale vivrà nella solitudine e nell’oblio. Ricordiamoci di noi stessi non solo durante le feste, quando cantare i canti natalizi risveglia i nostri sentimenti migliori, ma ricordiamoci di noi stessi ogni giorno.
Condividendo con voi l’ostia, simbolo del neonato Signore, auguro che nessuno di voi soffra mai la fame. In modo che, prendendoci cura dell’abbondanza quotidiana, non perdiamo mai ciò che è più importante nella nostra vita: la prospettiva della vita eterna.
Vi auguro che diventiate in ogni momento sempre più popolo di Dio, per il quale i valori più importanti saranno Dio, il Vangelo, la Famiglia, il prossimo, e che la vostra vita quotidiana cresca sul fondamento di una fede profonda.
Infine, vi auguro che non vi allontanerete mai da Cristo e dalla sua santa Chiesa, che come comunità di Dio è santa, e come comunità umana, cade e costantemente si innalza verso la santità.
Dio è nato per noi! Buon Natale!
Messaggio di Natale 2023
del Vescovo Adam Rosiek
Primo Vescovo
della Chiesa Cattolica Nazionale in Polonia
+ Vescovo Adam Rosiek
Primo Vescovo della Chiesa
Natale 2023
(Nostra traduzione italiana dal polacco)

In questo giorno gioioso, in cui iniziamo a celebrare il Natale in questo luogo santo, mi inginocchio con voi, umilmente, davanti al neonato Gesù.
Lasciamo che il saluto del Dio nato sia per noi una buona occasione per mostrare ancora più rispetto, dolcezza, amore e cura gli uni verso gli altri.
Che non ci sia nessuno durante le festività natalizie che lo vivrà nella solitudine e nell’oblio. Ricordiamoci di noi stessi non solo in occasione delle feste, quando cantare i canti natalizi risveglia la parte migliore di noi stessi sentimenti, ma ricordiamoci ogni giorno. Condividendo con voi l’ostia, simbolo del neonato Signore, vi auguro che nessuno di voi soffra mai la fame e che, prendendoci cura dell’abbondanza quotidiana, non perderemo mai ciò che è più importante nella nostra vita: la prospettiva della vita eterna.
Vi auguro che diventiate ogni momento sempre più popolo di Dio, per il quale i valori più importanti saranno Dio, il Vangelo, la Famiglia, il prossimo, e che la vostra vita quotidiana cresca sul fondamento di una fede profonda.
Infine, spero che non vi allontanerete mai da Cristo e dalla sua santa Chiesa, che come comunità di Dio è santa, ma come comunità umana è in decadenza e in disfacimento, elevandosi costantemente verso la santità.
Dio è nato per noi! Buon Natale!
+ Vescovo Adam Rosiek
Natale 2023
(Nostra traduzione italiana dal polacco)




























