Il papa agli ambasciatori: siate portatori di pace e dignità

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Quasi un anticipo del discorso al corpo diplomatico di inizio d’anno. Undici nuovi ambasciatori, non residenti, hanno presentato oggi le loro credenziali al papa che ha tracciato quasi un identikit del perfetto diplomatico. “Costruttore di pace, persona non solo dal temperamento calmo e conciliante, desideroso di vivere in buona intelligenza con tutti e di evitare i conflitti, ma anche che si mette totalmente al servizio della pace, che si impegna a costruirla talvolta fino al sacrificio della vita”.

Malawi, Svezia, Sierra Leone, Islanda, Lussemburgo, Madagascar, Belize, Tunisia, Kazakhstan, Bahrein e Isole Fiji. E la pace per essere “autentica” non può essere disgiunta dalla “giustizia”. “Il nostro mondo ha fame e sete di giustizia – ha spiegato Benedetto XVI – e la giustizia non riveste solo una importanza sociale o etica, non rimanda solo a ciò che è equo e legittimo. “La nobile arte dell’ambasciatore consiste ad impegnarsi affinché tutto sia ‘preciso’ affinché la nazione che serve viva non solo in pace con gli altri Paesi ma anche secondo la giustizia che si esprime attraverso l’equità e la solidarietà nei rapporti internazionali”, ha spiegato Benedetto XVI.

Atteso il discorso al rappresentante del Lussemburgo Paul Dühr. A lui il papa ha manifestato fra l’altro una “viva preoccupazione” per il progetto di legge sull’eutanasia e il suicidio assistito in discussione nel parlamento del Paese, invocando il rispetto della vita e della dignità umana“ ed ha aggiunto: “I responsabili politici, il cui dovere è servire il bene dell’uomo, così come i medici e le famiglie, devono ricordare che la decisione deliberata di privare un essere umano innocente della sua vita è sempre malvagia dal punto di vista morale e non può essere mai lecita”. A riguardo Benedetto XVI ha ribadito la richiesta di “accompagnamento” e l’appello a “maggiore solidarietà e sostegno nella prova”. Un appello “esigente ma il solo degno dell’essere umano”. Del rispetto per l’ uomo il papa ha parlato anche all’ambasciatrice della Svezia, Perols Ulla Birgitta Gudmundson, che ha scritto il suo discorso in parte in latino in particolare il papa si è soffermato sui temi della tutela giuridica della famiglia e della vita non ancora nata. Benedetto XVI ha pure apprezzato l’apertura della Svezia alle migliaia di cristiani in fuga dall’Iraq, aggiungendo di “pregare ogni giorno” per la situazione dei cristiani in Medio Oriente.

Di promozione della pace, del valore della libertà religiosa,e della necessità del dialogo tra le culture come anche l’impegno per una crescita economica sostenibile e solidale il papa ha parlato agli ambasciatori di quattro Paesi a maggioranza islamica: Tunisia, Kazakhstan, Bahrein e SierraLeone. Nel discorso all’ambasciatore, Christian Sheka Kargbo, il Papa ha costatato che le recenti elezioni hanno manifestato “il desiderio del popolo di una pace duratura e di una solida democrazia. Con l’ambasciatrice della Tunisia, Rafiâ Limam Baouendi, il Papa si è soffermato sulla difficile situazione economica a livello globale che richiede l’attuazione di “un’autentica solidarietà”, “affinché i poveri non siano ancor più penalizzati Nel discorso all’ambasciatore del Bahrein, Naser Muhamed Youssef Al Belooshi, il Pontefice ha invitato cristiani e musulmani a collaborare, nonostante le loro differenze, per difendere i valori essenziali della vita e della famiglia, della pace e della solidarietà. L’importanza del dialogo tra fedi e culture è stato anche il tema dominante del discorso all’ambasciatore del Kazakhstan, Amanzhol Zhankuliyev. Della crescente distanza tra il nord e sud del mondo, tra ricchi e poveri, Benedetto XVI ha parlato all’ambasciatore del Madagascar, Rajaonarivony Narisoa.

All’ambasciatore Oscar Ayuso del Belize, nel Centroamerica, il Papa ha raccomandato che i giovani raccolgano l’eredità di tradizioni culturali e religiose frutto di una storia di cooperazione e mutuo rispetto. Rivolto all’ambasciatore del Malawi, Isaac Chikwekwere Lamba, Benedetto XVI ha rimarcato la necessità urgente per i Paesi africani di essere uniti per affrontare le sfide del futuro ed assicurare uno sviluppo sano e integrale ai loro popoli. E infine parole Parole di incoraggiamento Benedetto XVI ha rivolto infine all’ambasciatore, Pio Bosco Tikoisuva, delle Isole Figj per i passi avviati al fine di ristabilire un governo democratico nell’arcipelago nel Sud Pacifico, al largo dell’Oceania, dopo il colpo di Stato del 2006, nella speranza – ha osservato il Papa – che si dia voce a tutti i settori della società e si mettano a frutto i talenti e le energie di tutti gli abitanti di diverse etnie.

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