La solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria a Roma
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 08.12.2023 – Vik van Brantegem] – La solennità dell’Immacolata Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria è tradizionalmente molto sentita dai Romani, che come ogni anno si sono affollati ai piedi della colonna con la statua dell’Immacolata in piazza Mignanelli, a ridosso di piazza di Spagna.
Come da tradizione, i Vigili del fuoco, in onore dei 220 colleghi che l’8 dicembre 1857 inaugurarono il monumento, alle ore 07.00 hanno deposto la corona di fiori sulla statua della Madonna. La cerimonia ha visto la presenza del Capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Carlo Dall’Oppio, del Direttore per l’Emergenza, Marco Ghimenti, e del Comandante di Roma, Adriano De Acutis. A deporre la corona è stato Vincenzo Morgia, il Caporeparto dei Vigili del fuoco più anziano del Comando di Roma, che ha salito gli oltre 100 gradini dell’autoscala fino a 27 metri d’altezza per posizionare l’omaggio floreale tra le braccia della statua dell’Immacolata.
Hanno portato il proprio omaggio tra gli altri, la parrocchia di Sant’Andrea delle Fratte, il Sovrano Militare Ordine di Malta, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, il Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano con la banda musicale che alle ore 09.30 ha eseguito un inno alla Madonna. Poi, l’Arciconfraternita dei Siciliani, il Circolo San Pietro, la Fondazione Don Gnocchi, le ACLI di Roma, i gruppi di Padre Pio e Casa Sollievo della sofferenza, il Sodalizio degli Abruzzesi, le aziende comunali e delle municipalizzate, l’Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede con i gruppi spagnoli, gli alunni, i docenti e gli ex-alunni del Collegio San Giuseppe-Istituto De Merode con le loro famiglie e molti docenti, l’Unitalsi, ecc.
Stamattina, come anticipato [QUI], il Real Circolo Francesco II di Borbone ha deposto il tradizionale omaggio floreale ai piedi della statua dell’Immacolata, a nome del Presidente Onorario, S.A.R. il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie e Orléans, Duca di Calabria, Conte di Caserta, Capo della Real Casa delle Due Sicilie, in occasione della Solennità della Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria-Antica Festa Nazionale del Regno delle Due Sicilie (in onore della patrona – insieme a San Francesco di Paola, il secondo patrono – del Regno delle Due Sicilie).
Con l’occasione sono intervenuti S. A.S. il Principe Don Maurizio Ferrante Gonzaga, Marchese del Vodice, la Baronessa Donna Elena Scammacca del Murgo, insieme al Presidente Gr. Uff. Paolo Rivelli e al Cerimoniere Gr. Uff. Emanuele Barone Muzj.
In concomitanza della solennità della Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, la Delegazione del Portogallo del Real Circolo Francesco II Borbone, sempre attiva e pronta nell’aiuto al prossimo nello spirito del Servo di Dio Francesco II di Borbone, nell’ambito della campagna di solidarietà natalizia effettuerà sabato 9 dicembre 2023 dalle ore 10.00 alle 17.00 una raccolta di indumenti e di alimenti non deperibili presso la Basilica di Nostra Signora dei Martiri a Chiado.
In vista della solennità della Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, la Delegazione degli USA del Real Circolo Francesco II Borbone si è impegnata nella distribuzione di generi di prima necessità ai più bisognosi, nello spirito del Servo di Dio Francesco II ad una filiale della Società di San Vincenzo de’ Paoli che gestisce una dispensa alimentare presso la parrocchia della chiesa parrocchiale di San Francesco di Sales a Lake Zurich nell’Illinois.
Fin dalle ore 05.00 e per tutta la giornata, i frati minori conventuali della basilica dei Santi XII Apostoli, oggi sono in piazza per accogliere i gruppi e i singoli fedeli, animando con canti e preghiera l’evento.
Fra’ Francesco Celestino, OFM Conv, parroco della chiesa dei Santi XII Apostoli commenta: «Nel sentire della popolazione quella verso l’Immacolata è sempre stata una forma di devozione radicata, già prima della proclamazione del dogma, che avvenne da parte di Papa Pio IX nel 1854. Dal 1463 i frati francescani conventuali, arrivati nella basilica dei Santi XII Apostoli, hanno introdotto la devozione all’Immacolata, grazie al cardinale umanista e filosofo bizantino Bessarione che lasciò nella chiesa un dipinto, chiamato appunto “La Madonna di Bessarione”, che ancora oggi è custodito nella nostra basilica, come la tomba del cardinale. Nel 1477 Papa Sisto IV, francescano, diede licenza di celebrare con molta solennità la festa dell’8 dicembre e questo permise di gettare il primo seme di quella che è l’attuale novena dell’Immacolata».
Nella basilica dei Santi XII Apostoli si tiene la più antica novena all’Immacolata di Roma. Nei pomeriggi dal 29 novembre al 7 dicembre c’è la recita del Rosario e il canto delle litanie poi la Santa Messa presieduta da un cardinale col canto del Tota Pulchra, «composto da padre Alessandro Borrone, un nostro confratello vissuto nell’Ottocento», dice Fra’ Francesco Celestino.
Nel pomeriggio di oggi, il Santo Padre Francesco ha raggiunto la Basilica di Santa Maria Maggiore dove ha sostato in preghiera davanti all’immagine della Salus Populi Romani offrendo in dono una Rosa d’oro. Subito dopo il Papa si è recato in Piazza di Spagna per il tradizionale Atto di venerazione all’Immacolata. Papa Francesco è stato accolto dal Cardinale Vicario per la Città di Roma, Angelo De Donatis e dalle autorità civili. Nel corso dell’Atto di venerazione, Il Santo Padre ha recita la preghiera che riportiamo di seguito.
La Preghiera recitata da Papa Francesco
Vergine Immacolata!
Veniamo a te con il cuore diviso tra speranza e angoscia.
Abbiamo bisogno di te, Madre nostra!
Ma prima di tutto vogliamo ringraziarti,
perché in silenzio, come è nel tuo stile, tu vegli su questa città,
che oggi ti avvolge di fiori per dirti il suo amore.
In silenzio, giorno e notte, vegli su di noi:
sulle famiglie, con le gioie e le preoccupazioni – tu lo sai bene –;
sui luoghi di studio e di lavoro; sulle istituzioni e gli uffici pubblici;
sugli ospedali e le case di cura; sulle carceri; su chi vive per strada;
sulle parrocchie e tutte le comunità della Chiesa di Roma.
Grazie per la tua presenza discreta e costante,
he ci dà conforto e speranza.
Tu sai, abbiamo bisogno di te, Madre,
perché tu sei l’Immacolata Concezione.
La tua persona, il fatto stesso che tu esisti
ci ricorda che il male non ha né la prima né l’ultima parola;
che il nostro destino non è la morte ma la vita,
non è l’odio ma la fraternità, non è il conflitto ma l’armonia,
non è la guerra ma la pace.
Guardando a te, ci sentiamo confermati in questa fede
che gli avvenimenti a volte mettono a dura prova.
E tu, Madre, rivolgi i tuoi occhi di misericordia
su tutti i popoli oppressi dall’ingiustizia e dalla povertà,
provati dalla guerra: Madre, guarda al martoriato popolo ucraino,
al popolo palestinese e al popolo israeliano,
ripiombati nella spirale della violenza.
Oggi, Madre santa, portiamo qui, sotto il tuo sguardo,
tante madri che, come è successo a te, sono addolorate.
Le madri che piangono i figli uccisi dalla guerra e dal terrorismo.
Le madri che li vedono partire per viaggi di disperata speranza.
E anche le madri che cercano di scioglierli dai lacci delle dipendenze,
e quelle che li vegliano in una malattia lunga e dura.
Oggi, Maria, abbiamo bisogno di te come donna,
per affidarti tutte le donne che hanno sofferto violenza
e quelle che ancora ne sono vittime,
in questa città, in Italia e in ogni parte del mondo.
Tu le conosci ad una ad una, conosci i loro volti.
Asciuga, ti preghiamo, le loro lacrime e quelle dei loro cari.
E aiuta noi a fare un cammino di educazione e di purificazione,
riconoscendo e contrastando la violenza annidata
nei nostri cuori e nelle nostre menti
e chiedendo a Dio che ce ne liberi.
Mostraci ancora, o Madre, la via della conversione,
perché non c’è pace senza perdono
e non c’è perdono senza pentimento.
Il mondo cambia se i cuori cambiano;
e ognuno deve dire: a partire dal mio.
Ma il cuore umano solo Dio lo può cambiare
con la sua grazia: quella in cui tu, Maria,
sei immersa fin dal primo istante.
La grazia di Gesù Cristo, nostro Signore,
che tu hai generato nella carne,
che per noi è morto e risorto, e che tu sempre ci indichi.
Lui è la salvezza, per ogni uomo e per il mondo.
Vieni, Signore Gesù!
Venga il tuo regno d’amore, di giustizia e di pace!
Amen.