“Il tesoro della legalità” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 31.10.2023 – Vik van Brantegem] – Mercoledì 8 novembre 2023 alle ore 09.30, presso l’Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), sarà presentato il progetto Il tesoro della legalità. Luce dai depositi del MANN, percorso pilota che propone una buona pratica di tutela e valorizzazione dei beni archeologici acquisiti illecitamente o frutto di scavi clandestini.
Rivolgeranno un indirizzo di saluto:
- Paolo Giulierini, Direttore del MANN
- Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei
- Luigi La Rocca, Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
- Teresa Elena Cinquantaquattro, Direttore del Segretariato Regionale della Campania del Ministero della Cultura
- Pierpaolo Filippelli, Procuratore Aggiunto di Napoli
- Mariano Nuzzo, Direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli
- Nunzio Fragliasso, Procuratore Capo di Torre Annunziata.
Interverranno sul tema Il Tesoro della Legalità. Dal MANN un modello da esportare:
- Vincenzo Piscitelli, Sostituto Procuratore di Napoli: Il protocollo tra la Procura di Napoli e il MANN e gli altri accordi per la valorizzazione e tutela del patrimonio artistico partenopeo
- Daniela Savy, Docente di Diritto Europeo dei Beni Culturali dell’Università degli Studi Federico II di Napoli: Nuova disciplina internazionale, europea e nazionale per la lotta al traffico illecito
- Ilaria Marini, Maresciallo Capo Carabinieri Comando Provinciale di Napoli: Analisi e digitalizzazione dei fascicoli dei sequestri. Storie di Reperti
- Marialucia Giacco, Funzionario archeologo MANN: Il progetto Tesoro della Legalità: il recupero dei beni archeologici e alcuni casi studio
- Domenico Camardo, Archeologo Capo dell’Herculaneum Conservation Project e consulente della Procura della Repubblica di Napoli: Gli affreschi a fondo nero asportati dai clandestini dalla Villa di Civita Giuliana a Pompei
Seguiranno le cerimonie:
- di riconsegna al MANN di monete oggetto di sequestro da parte del Comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale, dal Colonello Alessandro Carboni, Comandante del Reparto Operativo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC);
- di riconsegna dei falsi dal MANN al Laboratorio del Falso dell’Università di Roma Tre per tramite del TPC di Napoli, a Giuliana Calcani, Professore ordinario di Storia dell’arte all’Università di Roma Tre.
Quindi, verrà svolta la Lectio su Il tema della restituzione del patrimonio culturale tra aspirazioni nazionali e diritto internazionale da Stefano De Caro, già Sovrintendente e Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, Direttore Generale alla Antichità e Direttore Generale del Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali (ICCROM).
Nel corso della giornata sarà esposta per la prima volta al pubblico una selezione di opere sottratte al traffico illecito e custodito presso i depositi del MANN.
Il Tesoro della Legalità. Luce dai depositi del MANN
Il 22 settembre scorso sono state presentate alla stampa le nuove iniziative proposte dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), fra cui il progetto che prevede di restituire alla fruizione pubblica e allo studio un gran numero di preziose opere e reperti sequestrati durante la lotta al traffico illecito che giacciono nei depositi. Si tratta di un progetto pilota nato con l’accordo fatto tra il prestigioso museo partenopeo e la Procura di Napoli, con il supporto scientifico dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.
Il 18 ottobre scorso si è svolta al MANN una giornata di studi sul lavoro compiuto in 50 anni di lotta al traffico illecito, in vista di una mostra dal tema Il Tesoro della Legalità. Luce dai depositi del MANN. Si tratta di una collezione che il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, ha proposto possa essere esposta in futuro al MANN2 nell’Albergo dei Poveri, per cui gli esperti dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Napoli (TPC) sono stati impegnati per oltre un anno al fianco del personale del MANN.
Si tratta di oltre 10.000 reperti di diversa natura, riconducibili, in base alla tipologia, non soltanto al territorio campano, ma a tutta l’Italia meridionale e non solo: ceramica di impasto, ceramica italo-geometrica, enotria e daunia, ceramica corinzia ed etrusco-corinzia, bucchero, ceramica attica a figure nere e rosse, ceramica figurata di produzione campana, lucana e apula, ceramica a vernice nera e acroma di uso comune, bronzi come resti di armature, armi, oggetti di ornamento personale, vasellame, terrecotte figurate, databili tra il VI e il II secolo a.C. ascrivibili, in base all’iconografia, a contesti funerari e santuariali; elementi marmorei di età romana pertinenti all’arredo di abitazioni private; numerosi recuperi subacquei di varia natura; migliaia di monete greche, romane e medievali.
L’eccezionale stato di conservazione della maggior parte dei reperti dissequestrati consente di ipotizzare la provenienza da antiche sepolture, purtroppo intercettate e saccheggiate da scavatori di frodo per andare a rimpinguare le casse del mercato illegale e clandestino di questi beni.
Obiettivo dell’iniziativa è veicolare un messaggio importante soprattutto per i ragazzi, spiegando loro che chi sottrae illegalmente opere e reperti archeologici mina la storia e l’identità nazionale.
Insieme con il MANN, la Procura e il Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) dei Carabinieri di Napoli, anche l’Università degli Studi Federico II di Napoli è impegnata nel progetto, nell’ambito delle attività dell’Area di ricerca di “Diritto europeo e circolazione internazionale dei beni culturali” del Laboratorio su Management, Diritto, Educational nel Cultural Heritage del Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione territoriale “Raffaele d’Ambrosio” (LUPT) con la Dott.ssa Daniela Savy, Responsabile dell’area di ricerca e le Dott.sse Ivana Gallo e Maria Giada Barrella. In sinergia con Marialucia Giacco, Responsabile Ufficio Mostre, e con la Direzione del MANN, l’attività di ricerca ha riguardato lo screening sistematico della documentazione d’archivio, finalizzato alla creazione di un database, funzionale alle successive indagini e accertamenti condotti da Procura e Carabinieri.



























