La giornata del papa tra dialogo ecumenico e preghiera per la Cina

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La giornata di papa Benedetto oggi è stata ricca di appuntamenti. Del dialogo teologico “componente essenziale per ristabilire la piena comunione a cui aneliamo” il papa ha parlato nel corso dell’udienza ai partecipanti alla sessione plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani sul tema “Ricezione e futuro del dialogo ecumenico” e, per questo, va sostenuto ed incoraggiato”.

Il papa ha spiegato che “nei rapporti con le Chiese ortodosse e con le antiche Chiese ortodosse di Oriente” ci sono “significativi passi in avanti sia per quanto concerne il dialogo teologico, sia per il consolidamento e la crescita della fraternità ecclesiale” e che il dialogo “con la Federazione Luterana Mondiale, con il Consiglio Mondiale Metodista, con la Comunione Anglicana e con l’Alleanza Riformata Mondiale” è “in una situazione intermedia” che richiede “un esame oggettivo dei risultati conseguiti” senza evitare “con grande onestà, di far emergere ciò che rimane ancora da compiere”. Il Papa ha sottolineato che “sempre più, questo dialogo si svolge nel contesto delle relazioni ecclesiali che, per grazia di Dio, si vanno estendendo e coinvolgono non solo i Pastori, ma tutte le varie componenti ed articolazioni del Popolo di Dio”.

Poco prima Benedetto aveva ricevuto i vescovi di Taiwan in visita “ad limina”, che celebrano quest’anno anche i 150 anni dell’evangelizzazione cattolica del paese. La preghiera del papa è perché i cattolici di Taiwan, in quanto “parte della grande famiglia cattolica cinese, continuino ad essere spiritualmente uniti ai fratelli della terra d’origine”. Il Papa ha sottolineato l’importanza della formazione dei sacerdoti, dei catechisti e delle famiglie. Riguardo alla “amorevole preoccupazione per i cattolici del continente, per i quali continuo costantemente a pregare” il Papa ha detto: “Voi e i cattolici di Taiwan siete un segno vivente che, in una società giustamente organizzata, non bisogna temere di essere un fedele cattolico e un buon cittadino”.

 A fine giornata anche l’incontro con i partecipanti al pellegrinaggio dalla Bassa Austria, per il dono dell’albero di Natale. “Il dono delle foreste del vostro bel Paese”, ha affermato il pontefice, “richiama alla mia memoria la visita alla vostra patria che ho potuto fare l’anno scorso. In quell’occasione ho potuto sostare in uno dei molti conventi caratteristici del vostro Paese e che testimoniano la sua storia profondamente cristiana. Lo sforzo di tutti i fedeli dev’essere concentrato a fare in modo che anche in futuro questa testimonianza per Cristo rimanga viva e dia sostegno e orientamento nel loro cammino”. “L’albero di Natale”, ha proseguito, “la sua figura che si estende verso l’alto, il verde e le luci sui rami sono simboli di vita.

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