Papa Francesco: la Chiesa come Una mamma orienta, è comprensiva e ci affida a Dio

La Chiesa come una madre, come una mamma dice il Papa alle migliaia di persone che affollano Piazza Sana Pietro. “A me piace molto questa immagine, perché mi sembra che ci dica non solo come è la Chiesa, ma anche quale volto dovrebbe avere sempre di più la Chiesa, questa nostra Chiesa.”
Tre i punti di riflessione proposti: La mamma che insegna a camminare e orienta i figli con tenerezza “e non l’ha imparato dai libri, ma l’ha imparato dal proprio cuore.”
Così fa la Chiesa. “Pensiamo ai dieci Comandamenti: ci indicano una strada da percorrere per maturare, per avere dei punti fermi nel nostro modo di comportarci.” Sono frutto d’amore: “Io vorrei invitarvi a leggerli – forse li avete un po’ dimenticati – e poi di pensarli in positivo. Vedrete che riguardano il nostro modo di comportarci verso Dio, verso noi stessi e verso gli altri, proprio quello che ci insegna una mamma per vivere bene.”
Poi una mamma insegna la responsabilità : “quando un figlio cresce, diventa adulto, prende la sua strada, si assume le sue responsabilità, cammina con le proprie gambe, fa quello che vuole, e, a volte, capita anche di uscire di strada, capita qualche incidente. La mamma sempre, in ogni situazione, ha la pazienza di continuare ad accompagnare i figli. Ciò che la spinge è la forza dell’amore” e d aggiunto: “Noi diciamo nella mia terra che una mamma sa “dar la cara”, “metterci la faccia” per i propri figli, cioè è spinta a difenderli, sempre. Penso alle mamme che soffrono per i figli in carcere o in situazioni difficili: non si domandano se siano colpevoli o no, continuano ad amarli e spesso subiscono umiliazioni, ma non hanno paura, non smettono di donarsi. “
Così è la Chiesa: “ non giudica, ma offre il perdono di Dio, offre il suo amore che invita a riprendere il cammino anche a quei suoi figli che sono caduti in un baratro profondo, la mamma non ha paura di entrare nella loro notte per dare speranza.”
E infine “una mamma sa anche chiedere, bussare ad ogni porta per i propri figli, senza calcolare, lo fa con amore”. Le mamme pregano, come la mamma di Agostino, ha ricordato il Papa. “Penso a voi, care mamme: quanto pregate per i vostri figli, senza stancarvi! Continuate a pregare, ad affidare i vostri figli a Dio; Lui ha il cuore grande!” E così fa la Chiesa. “ mette nelle mani del Signore, con la preghiera, tutte le situazioni dei suoi figli. Confidiamo nella forza della preghiera di Madre Chiesa: il Signore non rimane insensibile. Sa sempre stupirci quando non ce l’aspettiamo. La Madre Chiesa lo sa!”
Dopo la sintesi delle catechesi e i saluti proposti dai lettori nelle diverse lingue, il Papa ha rivolto ancora un appello per la pace “ nei luoghi più tormentati del nostro pianeta”.
“Ogni anno, il 21 settembre, le Nazioni Unite celebrano la «Giornata Internazionale della Pace», ed il Consiglio Ecumenico delle Chiese si appella ai suoi membri affinché in tale giorno preghino per la pace. Invito i cattolici di tutto il mondo ad unirsi agli altri cristiani per continuare ad implorare da Dio il dono della pace nei luoghi più tormentati del nostro pianeta. Possa la pace, dono di Gesù, abitare sempre nei nostri cuori e sostenere i propositi e le azioni dei responsabili delle Nazioni e di tutti gli uomini di buona volontà. Impegniamoci tutti a incoraggiare gli sforzi per una soluzione diplomatica e politica dei focolai di guerra che ancora preoccupano. Il mio pensiero va specialmente alla cara popolazione siriana, la cui tragedia umana può essere risolta solo con il dialogo e la trattativa, nel rispetto della giustizia e della dignità di ogni persona, specialmente i più deboli e indifesi”.