Braccio di ferro tra Federcalcio spagnola e le calciatrici che si ammutino. Non basta la caduta di Rubiales: “Via anche gli amici dell’ex Presidente”

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 16.09.2023 – Ivo Pincara] – L’Audiencia Nacional, la più alta corte penale di Madrid, ha ascoltato la deposizione di Luis Rubiales, l’ex Presidente della Federación Española de Fútbol (RFEF) caduto in disgrazia, accusato di aggressione sessuale, per il bacio non consensuale sulla bocca della calciatrice Jennifer Hermoso, durante la premiazione dei Mondiali femminili lo scorso 20 agosto a Sydney [QUI e QUI].

Nella sua prima apparizione in tribunale, venerdì 15 settembre 2023, Luis Rubiales ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che nel bacio non ci fosse nulla di sessuale e che l’atto fosse consensuale, circostanza negata da Jennifer Hermoso. In conclusione, il giudice Francisco de Jorge, che sta indagando sulle accuse e deciderà se si dovrà andare a processo, ha accolto la richiesta del pubblico ministero di ordinanza restrittiva, ma ha respinto la richiesta che prevedeva l’obbligo di firma ogni due settimane per Rubiales per essere certi che non lasciasse il Paese. Il giudice ha vietato a Luis Rubiales di contattare Jennifer Hermoso durante le indagini, che dovrà restare a meno di 200 metri di distanza dalla calciatrice.

Intanto continua il braccio di ferro tra la RFEF e le giocatrici: Le 23 campionesse del mondo hanno fatto sapere di non essere a disposizione per giocare le prossime partite. Jennifer Hermoso e le sue compagne campionesse del mondo hanno deciso di ammutinarsi e a non riprendere gli allenamenti ad appena una settimana dalla prossima partita in Nations League contro la Svezia, fino a quando rimarranno al loro posto tutte le persone al potere in questi anni. Montse Romé, la nuova ct, dovrà quindi rivoluzionare la Roja, che sarà impegnata nella Nations League e nella qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024.

«Il caos. Questa è la parola migliore per descrivere la situazione attuale del calcio femminile spagnolo. Il campionato riparte in questo weekend, dopo aver scongiurato all’ultimo secondo una fortissima minaccia di sciopero. La nazionale è ferma al palo», ha scritto La Gazzetta dello Sport.

Non sono bastate le dimissioni dell’ormai ex Presidente della RFEF, Luis Rubiales. Non è stato sufficiente neanche l’esonero del ct Jorge Vilda, con cui le calciatrici della nazionale femminile spagnola erano tutte in pessimi rapporti, da ben prima del Mondiale e che aveva cercato di mantenere il suo posto schierandosi apertamente con Rubiales durante le fasi più calde dello scandalo. Con un nuovo durissimo comunicato, 39 calciatrici, tra cui 21 delle 23 campionesse del mondo, non considerano sufficienti le dimissioni del Presidente e l’esonero del ct. «Non è sufficiente a far sentire sicure le calciatrici», si legge nel comunicato. Le uniche due che non hanno aderito alla nuova protesta di massa sono le madridiste Athenea Del Castillo e Claudia Zornoza, quest’ultima però ha poi annunciato il ritiro dalla nazionale. Non ha firmato nemmeno Sheila Garcia dell’Atletico, che però si è persa il Mondiale per infortunio.

Le 39 firmatarie chiedono un cambio radicale. «Le calciatrici ritengono che la promessa di cambiamento da parte della Federazione non possa realizzarsi fino a quando le persone di fiducia di Rubiales rimarranno nei posti chiave in Federazione. Giovedì 14 settembre si è svolto un incontro tra le giocatrici, a cui erano presenti anche i rappresentanti del Futpro, il sindacato di categoria che le ha da subito appoggiate nella battaglia contro Rubiales. Si sono confrontate diverse posizioni ed è stata raggiunta una decisione unanime», ha scritti il quotidiano sportivo spagnolo Marca.

Ieri alle ore 16.00 era previsto che Montse Tomé, la nuova ct che ha sostituito Jorge Vilda, destituito qualche giorno fa, fosse presentata e presentasse a sua volta la lista delle giocatrici convocate per i due incontri di Nations League dei prossimi giorni, contro Svezia e Svizzera. Era un momento atteso e quasi storico, perché significava girar pagina e ripartire dopo lo scandalo del “picotazo”, il bacio rubato da Rubiales a Hermoso. Tutto rinviato, perché prima che arrivasse la lista della Tomé, è arrivato il durissimo comunicato.

A quel punto la RFEF si è vista costretta a rinviare sine die la conferenza di presentazione della Tomé, iniziando poi una frenetica trattativa con le giocatrici, che si lamentano del fatto che i cambi annunciati sulla scia del caso Rubiales non sono stati apportati. Chiedevano 5 cose e hanno ottenuto solo le dimissioni del Presidente e l’esonero del ct. Le calciatrici chiedono un rinnovo totale dell’organigramma federale, in riferimento a chi si occupa di calcio femminile e della nazionale di calcio femminile: il gabinetto presidenziale, la segreteria generale, il marketing, la comunicazione, la commissione d’integrità. Le 39 firmatarie pretendono che il cambio sia radicale e non gli è piaciuto ciò che hanno visto in questi giorni. È nel mirino anche la posizione della stessa Tomé, che era l’assistente di Vilda al Mondiale. Montse aveva dato le dimissioni dopo lo scoppio dello scandalo prendendo le distanze da Vilda, ma non è chiaro se la sua promozione trova il consenso delle calciatrici o meno. E allora si tratta ad oltranza, su tutto, in un braccio di ferro. Per fare le convocazioni c’è tempo fino a giovedì prossimo, a 24 ore dalla partita con la Svezia.

Fonti: la Repubblica [QUI], La Gazzetta dello Sport [QUI], Open [QUI] e Dire [QUI].

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