La giornata del papa tra impegno per la Terra Santa e teologia

Terra Santa, legge naturale e sostegno alla vita e alla famiglia. Sono questi i tanti temi affrontati dal papa nella giornata di oggi ricca di incontri ed udienze. A cominciare proprio dalla terra di Gesù dove con ogni probabilità si recherà nel maggio prossimo. In una udienza ai membri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro riuniti in questi giorni a Roma per la consulta mondiale che si svolge ogni 5 anni.
Il papa ha pregato per le “popolazioni cristiane, che continuano a soffrire a causa della crisi politica, economica e sociale del Medio Oriente, resa ancor più pesante con l’aggravarsi della situazione mondiale, rivolgo un affettuoso pensiero, riservando una particolare attestazione di vicinanza spirituale ai molti nostri fratelli nella fede che sono costretti ad emigrare”.
Poco dopo il papa ha incontrato la Commissione teologica internazionale, in occasione della sessione plenaria. Per la teologia, ha detto il papa, la questione fondamentale è la verità della fede, una verità che non richiede la rinuncia alla fatica del pensare. Non c’è contrapposizione tra obbedienza alla verità e la ricerca del pensare. Ha sottolineato il papa. I teologi sono chiamati a svolgere in una “società planetaria” come quella odierna e spesso viene loro chiesto dall’opinione pubblica di “promuovere il dialogo tra le religioni e le culture, di contribuire allo sviluppo di un’etica che abbia come proprie coordinate di fondo la pace, la giustizia, la difesa dell’ambiente naturale.”Ma una teologia limitata a questi nobili obiettivi,ha detto, perderebbe non solo la sua propria identità ma il fondamento stesso di questi beni. La prima priorità della teologia è, come il suo nome già indica, parlare di Dio, pensare Dio”.Nel lavoro teologico, ha aggiunto il Papa a braccio, appare che “la fede non solo non è contraria alla ragione ma apre gli occhi della ragione, allarga il nostro orizzonte e ci permette di trovare le risposte necessarie alle sfide dei diversi tempi “D’altra parte, l’obbedienza alla verità non significa rinuncia alla ricerca e alla fatica del pensare. L’inquietudine del pensiero, che indubbiamente non potrà mai essere nella vita dei credenti del tutto placata, dal momento che sono anch’essi nel cammino della ricerca e dell’approfondimento della Verità, sarà tuttavia un’inquietudine che li accompagna e li stimola nel pellegrinaggio del pensiero verso Dio, e risulterà così feconda”.
Dei valori irrinunciabili per la persona e la società il papa ha parlato anche nel 30.mo anniversario della mediazione della Santa Sede per la soluzione della controversia tra Argentina e Cile nella zona Australe a Juan Pablo Cafiero, nuovo ambasciatore di Argentina presso la Santa Sede, che ha presentato al Papa le proprie Lettere credenziali. La Chiesa – ha detto il Santo Padre – “cerca in ogni momento di promuovere la dignità della persona ed elevarla in un modo integrale per il beneficio di tutti”. La fede in Cristo ha dato impulso in Argentina a numerose iniziative benefiche ed assistenziali. La sollecitudine e le attività ecclesiali – ha affermato il Papa – “si sono irradiate, anche con una specifica intensità, negli ambiti sanitari, culturali, educativi, lavorativi e di assistenza verso i più poveri”.