La GMG di Benedetto XVI. Il programma del viaggio papa
Sarà il viaggio più lungo del pontificato quello di Benedetto XVI in Australia, in occasione della XXIII Giornata mondiale della gioventù: la terza visita di un pontefice, dopo Paolo VI (1970) e Giovanni Paolo II (1986 e 1995). Circa 21 ore di viaggio, con una unica sosta tecnica a Darwin per far rifornimento, (e Benedetto XVI forse scenderà a terra per un’oretta) e il cambio di otto fusi orari; un viaggio lungo e faticoso, tanto che i primi tre giorni in Australia saranno destinati a una piccola vacanza papale, in una località nei dintorni di Sydney, il centro di studi di Kenthurst, nelle Montagne Blu, gestito dall’Opus Dei.
Sono invece previste attività per il suo seguito, e tra queste, il mercoledì, una visita del segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone a un villaggio aborigeno. Il viaggio del papa entrerà dunque nel vivo giovedì 17 con l’arrivo a Sydney, per gli incontri con le autorità e la cerimonie di benvenuto. Nel pomeriggio l’atteso primo incontro con i giovani della Gmg, nel suggestivo scenario della Rose Bay, dove Benedetto XVI arriverà a bordo della nave Sydney 2000, per unirsi alla grande festa, accolto da un gruppo di giovani aborigeni.
”Il tema degli aborigeni e dei loro diritti per secoli calpestati – ha anticipato il direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi – sarà ben presente in questo viaggio sia nelle parole del papa, che nei discorsi delle autorità civili”. Venerdì 18, sono previsti il pranzo con i giovani e la partecipazione alla prima parte della Via Crucis, mentre sabato è fissato l’altro appuntamento tradizionale delle Gmg, la veglia con i giovani, a cui seguirà la messa conclusiva della domenica. Nel pomeriggio, l’incontro con gli organizzatori dell’evento, mentre lunedì, prima di partire, il saluto ai giovani volontari.
Accanto agli impegni della Giornata mondiale della gioventù, sono previsti anche alcuni momenti collaterali. Venerdì, Benedetto XVI parteciperà ad un incontro ecumenico e ad un incontro interreligioso, rispettivamente nella Cripta e nella sala capitolare della St. Mary’s Cathedral di Sydney. Nel pomeriggio, altro appuntamento significativo con l’incontro con un gruppo di giovani disadattati nella comunità di recupero dell’Università di Notre Dame nella Chiesa del Sacro Cuore dell’Università di Notre Dame di Sydney