Atto di adorazione e riparazione al Santissimo Sacramento nell’Eremo di San Charbel a Florencja

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.08.2023 – Vik van Brantegem] – Il 2 agosto scorso abbiamo riferito, nell’articolo Gesù Ti chiediamo perdono… Padre Jarek a difesa della Santa Comunione [QUI], che Padre Jarosław (Jarek) Cielecki nel suo comunicato-appello aveva annunciato, che nel Primo Venerdì del mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù – Sacro Cuore di Gesù fa che io possa vivere in Te e per Te, oggi e sempre – dopo la Santa Messa nel Santuario della Madonna Assunta-Madre del Buon Inizio e di San Charbel a Florencja in Polonia, dopo la Santa Messa serale avrebbe celebrato alle ore 20.30 nell’Eremo di San Charbel un Atto di adorazione e riparazione al Santissimo Sacramento, in espiazione per quanto accaduto con la distribuzione della Santa Comunione alla GMG di Lisbona.

Nel suo Comunicato-Appello, Padre Jarek ha osservato che dalla GMG di Lisbona, la Santa Eucaristia è stata distribuito da laici non adeguatamente vestiti liturgicamente e con le ciotole di Ikea. Come si poteva vedere nella foto, erano coperta con una foglia trasparente, sempre da cucina, comunque segno che qualcuno si era preoccupa che le ostie almeno non cadevano a terra. Cosa che comunque è accaduto, come hanno segnalato gli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo sul loro canale Telegram: «Sembra che a terra ci sia un numero imprecisato di Ostie, calpestate. Ciò che meglio di qualunque altro atto attira la vendetta e la maledizione del Cielo su tutti. Ripariamo e adoriamo: Mio Dio io credo, adoro, spero e vi amo. Vi domando perdono per tutti quelli che non credono non adorano non sperano e non vi amano. A memoria. Teniamo in mente tutto il giorno queste parole come un ritornello. Tutto il giorno».

«A Lisbona il Sacramento è profanato, complici i sacerdoti, ma la rinascita del Sacro entro alcuni decenni prenderà il sopravvento nella vecchia Europa. Il segnale viene da Chartres ed è potente [*]» (Don Nicola Bux – Twitter, 3 agosto 2023).

[*] “L’Eucaristia. Salvezza delle anime”. Il 41° Pellegrinaggio di Pentecoste a Chartres

Ti adoro con profondo rispetto, Gesù mio, vero Pane di Vita Eterna
Atto di adorazione e riparazione al Santissimo Sacramento


1. Ti adoro con profondo rispetto, Gesù mio, nel Santissimo Sacramento; ti riconosco come vero Dio e vero uomo, e ho intenzione di supplire con questo atto di adorazione alla freddezza di tanti cristiani che quando passano davanti alle tue chiese, e a volte anche davanti al tuo santo tabernacolo – in cui ti degni di stare ad ogni ora, desiderando, con amorevole impazienza, comunicare con i tuoi fedeli -, nemmeno ti salutano! E con la loro indifferenza si mostrano come gli ebrei nel deserto, nauseati da questa manna celeste! Io ti offro il preziosissimo Sangue che hai effuso dalla piaga del tuo piede sinistro come riparazione a una tiepidezza così insopportabile, e chiudendomi spiritualmente in questa Santa Piaga ripeto:
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria.

2. Ti adoro con profondo rispetto, Gesù mio. Ti riconosco presente nel Santissimo Sacramento, e ho intenzione di riparare all’ingratitudine di tanti cristiani che vedendoti andare a visitare i poveri malati, per essere il loro conforto e la loro consolazione nel grande viaggio verso l’eternità, ti lasciano passare senza accompagnarti e si degnano solo di compiere un atto di adorazione eterna. Ti offro, in segno di riparazione a questa freddezza, il preziosissimo Sangue che hai effuso dalla piaga del tuo piede sinistro, e chiudendomi spiritualmente in questa Santa Piaga ripeto:
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria.

3. Ti adoro con profondo rispetto, Gesù mio, vero Pane di Vita Eterna, e con questo atto di adorazione intendo compensare le tante ferite che il tuo Cuore soffre ogni giorno per la profanazione delle chiese, dove ti degni di stare sotto le specie sacramentali, per essere adorato e amato dai tuoi fedeli. Ti offro, in riparazione di tante irriverenze, il preziosissimo Sangue che hai effuso dalla piaga della tua mano sinistra, e chiudendomi spiritualmente in questa Santa Piaga ripeto:
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria.

4. Ti adoro con profondo rispetto, Gesù mio, Pane vivo disceso dal cielo, e ho intenzione di riparare con questo atto di adorazione alle tante e ripetute irriverenze che noi fedeli commettiamo ogni giorno assistendo alla Santa Messa, nella quale per eccesso d’amore rinnovi in modo incruento lo stesso Sacrificio che hai consumato sul Calvario per la nostra salvezza. Ti offro, in riparazione a tanta ingratitudine, il preziosissimo Sangue che hai effuso dalla piaga della tua mano destra, e chiudendomi spiritualmente in questa Santa Piaga unisco la mia voce a quella degli angeli che ti circondano in adorazione, dicendo con loro:
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria.

5. Ti adoro con profondo rispetto, Gesù mio, vera vittima di espiazione per i nostri peccati, e ti offro questo atto di adorazione come compensazione per i sacrilegi e gli oltraggi che ricevi da tanti cristiani, che osano perfino riceverti nella Santa Comunione avendo l’anima in peccato mortale. Ti offro, in riparazione a tanti abominevoli sacrilegi, le ultime gocce del tuo preziosissimo Sangue effuso dalla piaga del tuo fianco, e chiudendomi in questa Santa Piaga ti adoro, ti benedico e ti amo, ripetendo, in unione a tutte le anime devote al Santissimo Sacramento:
Sia lodato e ringraziato ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento.
Padre Nostro, Ave Maria e Gloria.

Trovare Ostie consacrate e calpestate a terra, non sono cosa nuova alle Giornate Mondiale della Gioventù. L’ho potuto costatare personalmente in occasione di una delle GMG a cui ho partecipati (di GMG a livello internazionale ne ho fatto 10, dalla prima a Roma nel 1986 – appena entrato in servizio alla Santa Sede – fino quella a Rio de Janeiro nel 2013 – l’anno in cui ho terminato mio servizio). Mi ricordo ancora vivamente, che in quella occasione il giornalista del TG1 Alberto Michelini, soprannumerario dell’Opus Dei ed ex parlamentare, in modo lodevole si precipitò nell’impossibile impresa a cercare di recuperare le ostie volate via con il vento.

Certamente, esiste la possibilità che la distribuzione della Santa Comunione venga affidata laici Ministri straordinari dell’Eucaristia, nel caso di assemblee numerose e pochi sacerdoti presenti. Non è questo il punto dunque, ma il fatto che questo avviene – a prescindere dagli altri punti critici osservati da Padre Jarek – mentre sono presenti in gran numero sacerdoti, vescovi e cardinali, contribuendo alla desacralizzazione del Santissimo Sacramento dell’Eucaristia e la consapevolezza della reale presenza di Gesù nell’Ostia consacrata.

A confronto, ricordiamo che alla 34ª edizione del Mladifest, il Festival Internazionale dei Giovani che si è svolto a Međjugorje dal 26 al 30 luglio 2023 (foto sopra), ogni giorno erano presenti oltre 500 sacerdoti e la Santa Comunione veniva distribuita esclusivamente da loro, in vasi dorati  e adeguatamente coperti.

Per l’occasione Papa Francesco ha inviato un messaggio [QUI] ai ragazzi e alle ragazze che partecipavano al Festival di Međjugorje, con un invito ben preciso: «Cercare la volontà di Dio» e ha ricordato che «Dio ha un progetto d’amore su ciascuno». Quindi vale la pena cercare questa volontà, perché è una strada di realizzazione. Papa Francesco ha proseguito: «Vorremmo una vita diversa, senza sfide, senza sofferenze, vorremmo noi stessi essere diversi, magari più intelligenti, più ricchi di talenti o disposizioni naturali. Non c’è per noi volontà migliore di quella del Padre, che è il progetto di amore per noi. Anche se abbiamo paura che accettare la sua volontà significhi rinunciare alla nostra libertà».

Concludendo suo messaggio, il Papa ha scritto: «In questo cammino, carissimi giovani, vi accompagni Maria Santissima e vi insegni a discernere e accogliere la volontà del Padre celeste nella vostra vita. Con la giovinezza, imprimete al tempo presente il segno della speranza e dell’entusiasmo. Siate missionari entusiasti della nuova evangelizzazione! Portate a coloro che soffrono, a coloro che sono in ricerca, la gioia che Gesù vuole donare. Portatela nelle vostre famiglie, nelle vostre scuole e università, nei vostri luoghi di lavoro e nei vostri gruppi di amici, laddove vivete. Se lascerete operare in voi la grazia di Dio, se sarete generosi e perseveranti nel vostro impegno quotidiano, farete di questo mondo un luogo migliore per tutti».

Postscriptum

1. È difficile essere Cattolico oggi alla GMG

Ora tutti, ovunque e in qualsiasi recipiente possono distribuire il Santissimo Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo, Dio presente nell’Ostia consacrata. Non solo in piattini di Ikea, ma anche in bicchieri di plastica, come il popcorn. Come è avvenuto in passato, per esempio alla GMG di Rio de Janeiro nel 2013. Come puoi pensare di conservare la fede dei Padri quando tali abusi diventano una terribile pratica diffusa della Chiesa?

2. Certamente non c’era dolo nel senso della legge civile, nel trattare la Santissima Eucaristia a Lisbona, ma “solo” noncuranza, che per un credente dovrebbe essere ancora peggio, perché – come hanno ricordato gli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo – «attira la vendetta e la maledizione del Cielo».

Gettare a terra e calpestare un’Ostia consacrata durante la Santa Messa è reato. E non basta lo stato confusionale per rendere meno grave il comportamento oltraggioso nei confronti della religione cattolica. È quanto è emerso dalla sentenza n. 23337/2021 della terza sezione penale della Cassazione. Quanto al connesso reato di turbatio sacrorum ex art. 405 c.p., lo stesso, secondo l’orientamento univoco della Cassazione, “può essere perfezionato da due condotte: l’impedimento della funzione, consistente nell’ostacolare l’inizio o l’esercizio della stessa fino a determinarne la cessazione, oppure la turbativa della funzione, che si verifica quando il suo svolgimento non avviene in modo regolare (cfr., ex multis, Cass. n. 20739/2003).

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