Il caso del catechista di Gela. La nota della Diocesi di Piazza Armerina. La vicenda già emersa in un altro processo

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 18.07.2023 – Ivo Pincara] – A seguito della notizia diffusa ieri, che la Procura di Gela ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di atti sessuali su minorenne, nei confronti di un animatore e catechista 33enne, assiduo frequentatore e figura di spicco di una parrocchia della città, riportiamo oggi la nota della Diocesi di Piazza Armerina in riferimento al caso, seguita da un articolo di Pierelisa Rizzo, che riferisce di “un file rouge che lega la vicenda del catechista e quella di un appartenente alle Forze dell’Ordine di Gela”.

Diocesi di Piazza Armerina
Ufficio Diocesano Comunicazioni Sociali
Comunicato Stampa
18 luglio 2023

A proposito del “formatore” di una Parrocchia di Gela accusato di atti sessuali con minore

Il Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana ha appreso dai giornali la notizia della richiesta di un rinvio a giudizio nei confronti “di un uomo di Gela, assiduo frequentatore e figura di spicco di una parrocchia della città, accusato di atti sessuali con minorenne”, così come scrive la Squadra Mobile in una nota, da parte della locale Procura della Repubblica. Nel documento diffuso alla stampa dalla Squadra Mobile di Caltanissetta non compare alcun riferimento testuale né alla Diocesi, né al Vescovo contrariamente a quanto fanno alcune testate che ne hanno ripreso il contenuto inserendone alcuni dati non veritieri. A tal proposito infatti si precisa che Mons. Gisana non ha mai incontrato la presunta vittima, né i suoi familiari. Nessun colloquio, nessuna richiesta di udienza. Venuto a conoscenza della vicenda già denunciata alle autorità giudiziarie – per il tramite del vice- parroco (sentito poi anche come testimone in aula) – il Vescovo ha chiesto che la persona che oggi la Procura chiede di rinviare a giudizio, venisse allontanata dal parroco della parrocchia in questione, come nei fatti è poi avvenuto. Si confida nel lavoro della Magistratura perché possa chiarire i contorni di questa vicenda.

Gela. La vicenda del catechista era già emersa in un altro processo
di Pierelisa Rizzo
Santannatoday.it, 18 luglio 2023


C’è un file rouge che lega la vicenda del catechista di Gela, per il quale la Procura gelese ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di atti sessuali con minorenne, e quella di un appartenente alle Forze dell’Ordine di Gela, accusato di violenza sessuale su minori e di accesso abusivo al sistema informatico. Nel corso di un’udienza pubblica, che si è celebrata al Tribunale di Gela, lo scorso maggio, è emerso che, tra i soggetti controllati in maniera abusiva dall’appartenente alle Forze dell’Ordine vi era anche un catechista “che era solito portarsi i ministranti a casa”, così riferisce il testimone in aula, facendo riferimento a comportamenti a sfondo sessuale. L’appartenente alle Forze dell’Ordine è fortemente legato agli ambienti della Diocesi armerina tanto che, in diverse occasioni, lo stesso Vescovo Gisana viene ritratto in compagnia del militare e del catechista. È di oggi la nota dell’ufficio stampa della Diocesi armerina secondo la quale Gisana non avrebbe mai incontrato la vittima, come invece scritto ieri, e avrebbe appreso dai giornali della richiesta di rinvio a giudizio del catechista. Ma mentre gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda, il comunicato stampa della Diocesi, svela particolari come “Il vice parroco sentito come testimone in aula”, circostanza improbabile dato che siamo ancora ad una fase di richiesta di rinvio a giudizio. Il giovane gelese ha raccontato agli inquirenti di avere subito abusi dall’età di 12 anni fino ai 18 anni da questo catechista, molto attivo in Chiesa Madre a Gela, dove pare sarebbero avvenuti i fatti. Dopo una denuncia alla Squadra Mobile di Caltanissetta, le indagini sembrerebbero confermare lo stesso modus operandi diffuso in tanti casi simili a questo, chat a sfondo sessuale e linguaggio spinto.

Dunque se Enna piange Gela non ride. Secondo indiscrezioni, dopo l’arresto di un altro sacerdote gelese, accusato di truffa e circonvenzione di incapace, gli occhi degli inquirenti, questa volta i carabinieri, sono puntati sui computer sequestrati che potrebbero raccontare cose molto interessanti. E di qualche giorno fa la notizia che i vertici della parrocchia di Maria Santissima delle Grazie di Gela, il parroco Roberto Cuvato e il suo vice fra Emanuele Artale sono stati trasferiti ad altra sede dopo che un altro frate, Luca Bonomo è stato indagato dalla Procura gelese perché avrebbe condiviso video a sfondo sessuali.

A Gela, dove intanto si è aperto il “toto nome” sull’identità dell’uomo, il catechista sarebbe stato allontanato dalla chiesa Madre, secondo quanto si apprende nella nota della Diocesi diffusa oggi, subito dopo avere avuto notizia della denuncia della giovane vittima, denuncia che, in realtà viene resa nota dalla Squadra Mobile di Caltanissetta solo ieri. Solo dopo le reiterate richieste del ragazzo abusato.

“Speravo – dice il giovane ora ventenne- che quello che era successo a me non accadesse ad altri ragazzi perché questo catechista era solito palpeggiare i nelle parti intime giovani dai 14 ai 19 anni”.

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A Gela chiesto il rinvio a giudizio di un catechista della Diocesi di Piazza Armerina con l’accusa di abusi su un minorenne – 17 luglio 2023

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