“Ma perché vai alla Messa? Mica siamo nel Medioevo!”

Condividi su...

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 24.04.2023 – Veronica Cireneo] – Vi è mai capitato di sentirvi porre la bislacca domanda nel titolo: “Ma perché vai alla Messa?”, corredata da tanto di riferimento cronologico, come se la Messa fosse una moda dei tempi che furono, quindi acqua passata che oggi non macina più? E la scrivente, a cui è accaduto, e che con dignitosa fierezza si dichiara “retrograda, bigotta e fondamentalista” – anche Gesù lo era? pure i santi, se non sbaglio avevano questi difettucci – spesso lascia rispondere il medievale San Francesco, appunto, che sul tema di più esplicito non ce n’è.

“L’uomo deve tremare,
il mondo deve fremere,
il Cielo intero deve essere commosso,
quando sull’Altare,

tra le mani del Sacerdote,
appare il Figlio di Dio”.

Che dire di più? Aggiungo qualcosina giusto per i “non addetti ai lavori”.

Chiunque si senta imperfetto.
Chiunque consideri il mondo: ingiusto e crudele.
Chiunque abbia fame e sete d’Amore.
Chiunque cerchi la Giustizia.
Chiunque aneli alla Pace duratura.
Chiunque desideri la Verità e abbia fede nella misura di un milionesimo di granello di senape che queste super-virtù si danno appuntamento in Gesù Cristo, non può non andare alla Messa.

E non può nemmeno non rimanere sconcertato, stupito e incantato ogni volta che si trova a parteciparvi. Cosa si vede durante la Messa di cui un’anima non abbia bisogno per estraniarsi dai noiosi, gravosi, dolorosi, inutili affari del mondo?

Normalmente si vede un grande crocifisso sul fondo della navata centrale, il tabernacolo (non sempre al centro), l’altare e il sacerdote. Elementi che anche se presi di per sé, estraneano dalla terra. Ma quello che conta di più è ciò che non si vede.

Nulla come al cospetto del sacro dice quanto siano limitati i sensi materiali al fine della comprensione profonda delle cose, della quale Maestro è lo Spirito.

Come si farebbe a credere che l’Ostia è Una Persona se lo Spirito non ce lo dicesse e ricordasse? Ma ci si può credere benissimo, anzi si deve, visto che è Parola Dio e considerato che sappiamo come l’invisibile sia fondamentale oltre che reale, in ogni circostanza della vita, pur non essendo scorto dai sensi. Vale per l’ossigeno. Dov’è? Qualcuno lo vede? Vale per l’intelligenza. Vale per la cattiveria. Vale per l’amore. Dove sono queste cose? Qualcuno ce le può mostrare? No. Non per questo smettono di esistere. Tutti però ne riconoscono frutti ed effetti.

Cosa non si vede nella Messa? Non si vedono gli angeli e i santi che fanno corona tutt’intorno all’altare: il Santo Patibolo. Non si vedono i soldati che crocifiggono Gesù. Non si vede Maria sotto la Croce. Non si vedono i nostri angeli custodi, che ci hanno accompagnato, contando con letizia i nostri passi… E non si vede nemmeno il ponte cronologico che ci porta sotto la Croce, insieme a Maria e Giovanni, azzerando il tempo. Non si vede nemmeno Cristo scendere dal Cielo in Persona, ma solo un po’ di pane e un po’ di vino.

Con l’intenzione di chiudersi nella stanza del proprio cuore per sentire la voce di Dio: “Ascolta d’Israele” direttamente nel cuore o per le parole del sacerdote nell’Omelia, è difficile presenziare al sacro Convito senza versare qualche lacrima. Quanti suggerimenti, quante consolazioni, quante soluzioni gratuite vengono da Gesù durante il Santo Sacrificio.

Mi è accaduto più di una volta, specie quando vado concentrata, pensando a quella Messa come se fosse la prima, come se fosse l’unica, come se fosse l’ultima, di commuovermi profondamente. E non importa, se intorno ci fosse baccano, distrazioni, telefoni che squillano. Gesù sa sedurre sempre chi vuole essere sedotto.

Queste lacrime spesso non si vedono, celate dal velo muliebre. Poi non so esattamente cosa ne penserebbero gli altri.. Riderebbero? Non è detto. Non sempre.

Una volta che fui presa da una grande commozione alla fine della Messa, una gentile signora che non conoscevo si avvicina e posatami delicatamente una mano sulla spalla, sussurra: “Coraggio signora. Ho visto che piangeva. Coraggio. Vedrà che passerà!”. “Erano lacrime di gioia, signora” rispondo. Speriamo che non passerà. Grazie”.

Sappiamo bene che molte Messe malamente celebrate dagli spregiudicati distruttori della Chiesa sono oggi per i fedeli causa di lacrime di dolore, più che di gioia, ma questa è un’altra storia e la racconterà qualcun’altro. A noi che ci piace vincere facile e che siamo Alleati di Colui che non perisce, raccontiamo la storia della fede dal punto di visto dell’inevitabile Resurrezione della Chiesa. Buon Medioevo a tutti, qualunque cosa ne pensiate. E così sia.

151.11.48.50