Eluana morirà. La Cassazione dà il via libera alla sospensione dei trattamenti

Beppino Englaro
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Sì allo stop dell’idratazione e alimentazione artificiale per Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo permanente dal 1992. Le sezioni unite civili della Cassazione hanno confermato il decreto dello scorso luglio della Corte d’appello di Milano che aveva dato il via libera alla sospensione dei trattamenti che tengono in vita la 37enne. I giudici hanno dichiarato “inammissibile per difetto di legittimazione” il ricorso presentato dal Pubblico Ministero presso la Procura Generale della Corte d’Appello di Milano.

La sentenza su Eluana è la numero 27145/08 ed è stata depositata questa sera. Il relatore è Mario Rosario Morelli. La giovane donna, dunque, è destinata a morire, come richiesto dal padre Beppino che, dopo la sentenza, ha commentato laconico: “Viviamo in uno Stato di diritto. Ed ora via da questo inferno”.

Grande sconcerto nel mondo cattolico. Per mons. Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia della Vita, si tratta di “una decisione molto grave, sotto tutti i profili”. “Per quanto mi concerne – ha detto alla Radio Vaticana – è grave dal punto di vista etico e morale. Forse potranno trovare delle giustificazioni nei cavilli procedurali e nelle interpretazioni del linguaggio. Nella sostanza però – ha spiegato – rimane un fatto del tutto grave ed estraneo alla cultura del popolo italiano, un fatto di una gravità assoluta per quanto riguarda un attentato alla vita”.

E mentre Scienza&Vita parla apertamente di eutanasia, potrebbero mettersi in moto entro pochi giorni le procedure per l’esecuzione della sentenza. Lo ha confermato il professor Carlo Alberto Defanti, il neurologo che ha in cura da anni Eluana. ”Di sicuro non sarà in Lombardia – ha precisato il neurologo riferendosi alla presa di posizione della Regione, che aveva subito reso noto che non avrebbe messo a disposizione ne’ strutture ne’ personale. ”Tutto avverrà – ha aggiunto – come minuziosamente aveva già stabilito la Corte d’Appello di Milan”, forse a Udine.

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