Cinque mostre per il Meeting di Rimini eliminando la coda

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Saranno cinque le mostre realizzate dal Meeting quest’anno, che tratteranno alcuni aspetti dell’attualità, dell’economia, della storia, della scienza, della letteratura, con un nuovo servizio di prenotazione delle visite online collegandosi al sito www.meetingrimini.org e seguire le indicazioni per scegliere il momento migliore per visitare la mostra ed evitare così le code all’ingresso. Cerchiamo di capire quali sono a pochi giorni dall’inizio.

‘Sinfonia dal nuovo Mondo. Un’Europa unita, dall’Atlantico agli Urali’ è la mostra curata della Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con il Tg1 e la Fondazione Adenauer e con il patrocinio della Fondazione De Gasperi: ‘Ciò che ci unisce è più forte di ciò che ci divide’ è quello che Konrad Adenauer, Robert Schuman, Alcide De Gasperi, Jean Monnet devono aver tenuto caro durante tutto il lungo processo di unificazione europea post-bellico. Questa semplice considerazione è un’affermazione del valore unico e irripetibile di ogni essere umano, libertà di espressione, religiosa, d’educazione, d’impresa, cooperazione tra i popoli. Quell’intuizione originaria ha prodotto una mentalità e una cultura alla base di politiche che hanno consentito sessantacinque anni di pace e di sviluppo, il più lungo periodo della storia d’Europa senza conflitti (ad eccezione delle guerre nei Balcani, frutto della disgregazione dei regimi dell’Est).

Inoltre al Meeting sarà possibile anche entrare nella casa del grande scrittore inglese G.K. Chesterton (di cui è iniziato il processo di beatificazione), con la mostra ‘Il Cielo in una stanza: benvenuti a casa Chesterton’, che propone ai visitatori ben più che una introduzione alla vita, al pensiero, alle opere del più celebre saggista e apologeta inglese del XX secolo, ma, sulle orme del suo Innocenzo Smith, permetterà di intrufolarsi letteralmente in casa sua, così che gli oggetti, i luoghi, le esperienze affettive che hanno plasmato il suo sguardo ed i suoi scritti possano farci scoprire e riscoprire cosa permetta all’uomo di restare uomo, oltre tutte le menzogne e riduzioni dentro e fuori di noi.

Altra mostra interessante è ‘La Luce splende nelle tenebre. La testimonianza della Chiesa ortodossa russa negli anni della persecuzione sovietica’, organizzata in collaborazione tra l’Università Umanistica Ortodossa San Tichon di Mosca e la Fondazione Meeting di Rimini. E’ la prima volta nella storia del Meeting che la Chiesa Ortodossa viene a parlare di sé in prima persona, testimoniando la fede dei nuovi martiri. Questa mostra si presenta non solo come una inedita possibilità, per il pubblico italiano, di conoscere da vicino settant’anni di sofferenza e persecuzione e insieme di luminose testimonianze di fedeltà a Cristo e al Suo Vangelo, ma anche come l’occasione di porsi davanti all’esigenza fondamentale della fede.

Mentre l’antico dialogo dell’Uomo con la Natura, sarà raccontato nella mostra scientifica curata dall’associazione EURESIS, dal titolo ‘Naturale, Artificiale, Coltivato’, documentando i primi passi e i successivi sviluppi di questo rapporto, mediante l’esposizione dal vivo delle specie selvatiche e delle varietà man mano coltivate dall’uomo (frumento, orzo, riso, mais, pomodoro, patata, vite, leguminose), illustrando l’evoluzione, guidata dall’uomo, delle piante che hanno nutrito l’umanità lungo i millenni. Però da non perdere sicuramente la mostra ‘Il Volto ritrovato’ sul velo di Manoppello, un volto di Cristo su un velo leggero, anche attraverso l’inedita ‘Relatione Historica’ di padre Donato da Bomba, scritta nel 1648, sull’arrivo del velo in Abruzzo.

E nel bicentenario della nascita del beato Federico Ozanam è allestita la mostra dedicata al fondatore delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli, nell’anno del bicentenario della sua nascita (Milano 1813 – Marsiglia 1853). L’esposizione illustrerà la vita, la personalità e la straordinaria attualità del Beato Ozanam, oltre a documenti autografi e prime edizioni delle sue opere. Nella mostra ‘Armenia culla della cristianità’ Graziella Vigo racconterà, attraverso le sue foto, il suo incontro con questo Paese e la voglia di testimoniare la forza straordinaria, il coraggio e la fede della sua gente attraverso un percorso espositivo.

Infine, tutti i giorni, il Meeting dedicherà uno spazio-mostra a Giovanni Testori, a 20 anni dalla sua morte: sarà un luogo segnato dalla presenza di alcuni tra i più importanti dipinti realizzati da questo grande pensatore, dedicati al tema del pugilato, metafora del corpo, della sua forza ma anche della sua fragilità; il corpo del pugile come simbolo dell’uomo che lotta e dell’uomo che deve misurarsi con il limite della sconfitta. Grandi dipinti ad olio, quasi delle pale d’altare, realizzati con accumuli di materia e colore, necessari per ergere questi eroi delle periferie. Un luogo in cui questi dipinti invitano in modo inaspettato alla conoscenza della multiforme attività di Testori (scrittore, critico, drammaturgo, polemista…).

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