Elezioni in Indonesia: i leader cristiani chiedono coscienza e resposabilità
In vista delle prossime elezioni politiche in Indonesia, previste nell’aprile 2009, i leader cristiani locali hanno diffuso una dichiarazione congiunta nella quale esortano tutti i fedeli a esercitare il loro diritto di voto con coscienza e responsabilità. La politica – si legge nel messaggio di cui riferisce l’agenzia Ucan – dovrebbe essere la manifestazione dell’amore di Dio che si rende visibile nello sforzo di ogni cittadino di promuovere il bene comune”.
E ancora: “Con questo spirito, la Chiesa sostiene un corretto svolgimento delle elezioni che si spera produrranno rappresentanti e dirigenti seriamente intenzionati lavorare con tutti per il bene comune”.
I leader cristiani evidenziano quindi che i fedeli possono sostenere candidati e partiti diversi, ma che questo “non dovrebbe minare l’unità della comunità o della Chiesa, dal momento che la loro comunione non è basata su comuni scelte politiche, ma sulla fedeltà all’unico Dio”. Ciò premesso – precisano – un uomo di Chiesa che voglia svolgere il suo ministero in modo neutrale e obiettivo “non può dirigere o essere membro di un partito”.
Nel testo viene anche espresso l’auspicio che l’esito del voto permetta di preservare i principi costituzionali della Pancasila su cui dal 1945 si basa la pacifica convivenza tra le diverse etnie e religioni in Indonesia (essi sono: la fede in Dio, l’umanità giusta e civile, l’unità nazionale, la democrazia consensuale guidata dall’avvedutezza dei suoi rappresentanti e la giustizia sociale per tutti). La dichiarazione conclude con l’invito a tutti i cristiani a studiare con attenzione le procedure elettorali in modo che la loro partecipazione al voto permetta l’elezione di rappresentanti preparati e di leader carismatici sostenuti dal popolo.