Il papa: pregare per un mondo giusto e per la Venuta di Cristo

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Catechesi sulla “venuta di Cristo” nella teologia paolina quella tenuta oggi da papa Benedetto in un piazza San Pietro invernale con più di 15 fedeli. I cristiani, ha spiegato, possono ”correttamente pregare” per la venuta di Cristo, in un mondo altrimenti ingiusto, ”dove c’e’ ingiustizia e violenza”, tra i ”profughi del Darfur”, ”tra chi fa uso di droga”, ”tra i ricchi che hanno dimenticato Dio”.

Il papa ha preso lo spunto dalle lettere di san Paolo, ai Tessalonicesi, ai Filippesi e ai Corinti. ”Possiamo pregare anche noi invocando ‘maranatha’, cioe’ Signore vieni’?”.

Ed ha proseguito: ”Mi sembra che per noi oggi nella nostra vita e nel nostro mondo e’ difficile pregare che venga Cristo, e penso che sinceramente non osiamo pregare questo per molti motivi; tuttavia in un modo giusto e corretto anche noi possiamo con la prima cristianita’ dire ‘Gesu’ vieni’, certo non vogliamo la fine del mondo, ma vogliamo che finisca questo mondo ingiusto, che sia fondamentalmente cambiato, che sia di giustizia e di pace, senza violenza, senza fame, tutto questo vogliamo e come potrebbe succedere senza la presenza di Cristo? Senza la presenza di Cristo non avremo mai un mondo veramente giusto e rinnovato”.

Benedetto XVI, parlando a braccio (come in quasi tutto il resto della catechesi) ha detto: “Vieni, Signore Gesù, nei modi che tu conosci. Vieni dove c’è ingiustizia e violenza, nel Darfur,nel Kivu e in molti altri luoghi del mondo. Vieni dove domina la droga, vieni anche dai ricchi che ti hanno dimenticato, dove tu sei misconosciuto. Vieni nel mondo di oggi, nel nostro cuore, perché noi stessi possiamo divenire presenza tua nel mondo”. Con san Paolo, dunque, possiamo dire secondo il Santo Padre: “Vieni, Signore Gesù, che sei realmente presente nel nostro mondo e lo rinnovi”.

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