Papa Francesco ci insegna come fare l’elemosina
“”Lei fa l’elemosina?”.
Mi dicono: “Sì, padre”.
“E quando Lei fa l’elemosina, guarda negli occhi la gente a cui fa l’elemosina?”
“Ah, non so, non me ne accorgo”.
“Allora Lei non ha incontrato la gente. Lei ha gettato l’elemosina ed è andato via. Quando Lei fa l’elemosina, tocca la mano o getta la moneta?”
“No, getto la moneta”.
“E allora non lo hai toccato. E se non lo hai toccato, non lo hai incontrato”.”
Papa Francesco, con il suo stile incofondibile, parla della elemosina ai fedeli della grande festa popolare di San Gaetano di Thiene.
É una delle tipiche manifestazioni di pietà popolare che il Papa ama particolarmente. Fedeli in fila per ore per baciare una statua di un Santo che in Argentina è dwal 1929 patrono del “pane e lavoro”. Un nobile italiano vissuto tra la fine del 1400 e la metà del 1500 dedito alla assistenza ai poveri..Segretario personale di Papa Giulio II, fondatore dei “Chiereici regolari”, apostolo della carità. E’ considerato uno dei patroni di Napoli città dove morì
A Buenos Aires il Santuario di San Cayetano si trova nel quartiere Liniers di Buenos Aires, zona periferica della città. Ogni anno, il 7 agosto, nella memoria liturgica del Santo, migliaia di fedeli si mettono in fila per passare davanti alla statuetta di San Cayetano, baciare il vetro della piccola nicchia che la contiene e farsi il segno della croce. La fila si snoda attraverso 15 strade della città e dura tutto il giorno. L’attesa può durare anche 10 ore. Ogni ora, nel Santuario, viene celebrata la Santa Messa. La celebrazione principale è quella delle ore 11.00. Come Arcivescovo di Buenos Aires, l’allora Card. Bergoglio presiedeva la celebrazione nella Festa di San Cayetano e, al termine della Messa, percorreva in senso inverso la fila dei fedeli per parlare con loro, ascoltare le loro storie e benedire i bambini.
Quest’anno la Messa è stata presieduta da mons. Mario Aurelio Poli, Arcivescovo di Buenos Aires e Primate d’Argentina e il videomessaggio del Papa è stato trasmesso ciclicamente sulla televisione cattolica di Buenos Aires.
Una pastorale dell’incontro quella ripetuta dal Papa ai sui compatrioti: “Dobbiamo saperci incontrare. Dobbiamo edificare, creare, costruire una cultura dell’incontro” perchè le divergenze non aiutano e invece bisogna “uscire ad incontrarci.”
E’ questo l’appello del Papa alla gente di Buenos Aiures: “ che vi incontriate! Che andiate e cerchiate ed incontriate i più bisognosi! Però non da soli, no. Con Gesù e con San Gaetano! Vai a convincere un altro che si faccia cattolico? No, no, no! Vai ad incontrarlo, è tuo fratello! E questo basta. E tu vai ad aiutarlo, il resto lo fa Gesù, lo fa lo Spirito Santo. Ricordati bene: con San Gaetano, noi bisognosi andiamo incontro ai più bisognosi. Con Gesù, noi bisognosi, che abbiamo più bisogno, andiamo incontro a coloro che hanno ancora più bisogno. E magari Gesù ti va indicando il cammino per incontrarti con chi ne ha più bisogno.
Il tuo cuore, quando incontri chi ha più bisogno, comincerà ad ingrandirsi, ingrandirsi, ingrandirsi! Perché l’incontro moltiplica la capacità di amare. L’incontro con l’altro ingrandisce il cuore. Coraggio! “Da solo non so come fare”. No, no, no! Con Gesù e con San Gaetano!
Che Dio ti benedica e che concludi bene il giorno di San Gaetano. E per favore, non ti dimenticare di pregare per me. Grazie.”