Il papa ai vescovi della Bolivia: promuovete il dialogo

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La chiesa in Bolivia lavori per promuovere la riconciliazione, la pace e il dialogo. A chiederlo è il Papa, nel discorso rivolto ai vescovi della Bolivia, in occasione della visita ‘ad limina’, che si tiene ogni cinque anni in Vaticano. Papa Ratzinger ha espresso preoccupazione per le “difficili circostanze che affliggono i fedeli e i cittadini” della Bolivia e che “in questo momento sembrano aggravarsi ancora di più”.

“Sono certamente motivo di preoccupazione e di speciale sollecitudine pastorale della chiesa”, ha aggiunto Benedetto XVI. Per questo, “la Chiesa della Bolivia è chiamata a ravvivare la fede del suo popolo, a sostenere i più bisognosi e a promuovere il dialogo e la riconciliazione”. “Dal docile ascolto della Parola di Dio – ha sottolineato – nasce l’amore per il prossimo” e con esso “il servizio disinteressato ai fratelli, un aspetto che occupa un posto molto rilevante nell’azione pastorale in Bolivia, di fronte alla situazione di povertà, emarginazione e abbandono di buona parte della popolazione”. “La fede radicata nella terra boliviana – ha detto il papa necessita sempre di alimentarsi e rafforzarsi, soprattutto quando si percepiscono segni di un certo indebolimento della vita cristiana a causa di fattori di origine diversa”. Il Papa ha indicato “la diffusa incoerenza tra la fede professata e i comportamenti della vita personale e sociale” e ancora “una formazione superficiale” che espone i battezzati all’influsso di promesse vacue. Per affrontare questa situazione, ha affermato, la Chiesa della Bolivia può contare su una realtà importante come la devozione popolare. D’altro canto, ha avvertito, serve “una catechesi sistematica, generalizzata e penetrante che insegni chiaramente e in modo integrale la fede cattolica”.

Un ausilio, ha detto, può venire anche dall’Anno Paolino, quale occasione per dare nuovo vigore all’evangelizzazione e alla missionarietà. Dal canto suo, il cardinale Julio Terrazas Sandoval, presidente dell’episcopato boliviano, ha sottolineato il momento difficile, segnato da “profondi cambiamenti”, che si vive in Bolivia “Si progetta – ha detto il porporato – di rifondare la Bolivia trasformandola in una terra senza povertà”, in cui abbiano fine “le ingiustizie, la discriminazione e l’esclusione sociale”. E tuttavia, ha notato, “i mezzi politici e i meccanismi giuridici messi in atto fino ad oggi non sembrano sufficienti né adeguati per costruire assieme una Bolivia per tutti”. In particolare, ha proseguito, “preoccupa che questo processo di cambiamento” non tenga conto del “valore e della ricchezza spirituale di tutto il popolo” boliviano.

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