L’Angelus del papa. Il ricordo degli orrori di ogni tempo
La ”furia nazista” della Notte dei cristalli e le ”sistematiche atrocità” del Congo. All’Angelus di oggi, Benedetto XVI condanna gli orrori di ogni tempo. Prima, il ricordo dell’evento che diede inizio ”alla sistematica e violenta persecuzione degli ebrei tedeschi”. Subito dopo, il pensiero alle popolazioni del Congo, colpite dalla guerra civile.
Il papa esprime vicinanza ai profughi e a ”quanti si stanno adoperando per alleviare le loro sofferenze” e lancia un appello alla comunità internazionale. ”Tutti – dice – collaborino al ripristino della pace in quella terra da troppo tempo martoriata, nel rispetto della legalità e soprattutto della dignità di ogni persona”.
Il papa ha dedicato la sua riflessione anche ai luoghi di culto, prendendo spunto dall’odierna celebrazione della ”dedicazione della Basilica lateranense”, la prima basilica costruita dopo l’editto di Costantino, nel 313. “La festa odierna – ha detto il papa – celebra un mistero sempre attuale: che cioè Dio vuole edificarsi nel mondo un tempio spirituale, una comunità che lo adori in spirito e verità (cfr Gv 4,23-24). Ma questa ricorrenza ci ricorda anche l’importanza degli edifici materiali, in cui le comunità si raccolgono per celebrare le lodi di Dio”.