Papa Francesco e la GMG: I giovani non seguono il Papa, ma la croce di Gesù

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“Non solo lo scoppiettio del momento come un fuoco di artificio, ma tappa di un cammino. Papa Francesco reduce dall’entusiasmo carioca della GMG di Rio de Janeiro chiarisce il senso dell’evento. “Non dobbiamo mai dimenticare che le Giornate Mondiali della Gioventù non sono “fuochi d’artificio”, momenti di entusiasmo fini a se stessi; sono tappe di un lungo cammino, iniziato nel 1985, per iniziativa del Papa Giovanni Paolo II. Egli affidò ai giovani la Croce e disse: andate, e io verrò con voi!” Appunto i giovani seguono Gesù e non il Papa che piuttosto è al loro fianco “li guida e li accompagna in questo cammino di fede e di speranza.” Francesco prega perché i giovani “possano tradurre questa esperienza nel loro cammino quotidiano, nei comportamenti di tutti i giorni; e che possano tradurlo anche in scelte importanti di vita, rispondendo alla chiamata personale del Signore.”

Mette in guardia i giovani dalla “vanità” ricordata dalla liturgia di oggi, dal “veleno del vuoto che si insinua nelle nostre società basate sul profitto e sull’avere, che illudono i giovani con il consumismo.” L’unica vera ricchezza “è l’amore di Dio, condiviso con i fratelli. Chi ne fa esperienza non teme la morte, e riceve la pace del cuore.”

Poi ha ricordato la festa della Salus Populi Romani che si celebra domani e fatto recitare a tutti una Ave Maria e ha invitato la piazza all’ applauso per la Madonna.

Il Papa ha ricordato che oggi si fa memoria del patrono dei sacerdoti e dei parroci nella memoria di San Giovanni Maria Vianney. Ed ha poi voluto ricordare la festa liturgica della Trasfigurazione “con un pensiero di profonda gratitudine per il Venerabile Papa Paolo VI, che partì da questo mondo la sera del 6 agosto di 35 anni fa.”

 

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