Il Papa sceglie il cerimoniere Krajewski per gestire la sua carità

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Il Papa ha nominato Elemosiniere di Sua Santità mons. Konrad Krajewski, finora Cerimoniere Pontificio e Officiale dell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, elevandolo in pari tempo alla sede titolare di Benevento, con dignità di Arcivescovo. L’ha reso noto oggi il comunicato della Sala Stampa vaticana.

Il monsignore polacco sostituisce mons. Guido Pozzo, arcivescovo titolare di Bagnoregio, che dopo nove mesi precisi torna alla Pontificia Commissione ”Ecclesia Dei” con l’ incarico di segretario.

La nomina di un nuovo elemosiniere nasce dal desiderio di Papa Francesco di avere un ruolo rinnovato della sua Elemosineria nell’aiuto dei poveri. L’Elemosineria Pontificia, istituita per la prima volta nel XIII secolo dal Beato Gregorio X, è l’organismo della Santa Sede che ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Papa. L’elemosiniere fa parte della Famiglia Pontificia.

Konrad Krajewski è nato a Łódź (Polonia) il 25 novembre 1963. Dopo gli studi liceali, nel 1982 è entrato nel Seminario diocesano di Łódź. L’11 giugno 1988, dopo aver ottenuto la laurea in teologia presso l’Università Cattolica di Lublino, è stato ordinato Sacerdote.

Per due anni ha svolto lavoro pastorale nella propria diocesi come Vicario Parrocchiale, prima a Rusiec e poi a Łódź.

Nel 1990 è stato inviato a Roma per proseguire gli studi presso l’Istituto Liturgico di S. Anselmo. Il 5 marzo 1993 ha conseguito la Licenza in Sacra Liturgia presso il medesimo Istituto Liturgico e il 10 marzo 1995 la laurea in teologia, con specializzazione in liturgia, presso la Pontificia Università di S. Tommaso. Durante la permanenza a Roma, ha collaborato con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ed è stato Cappellano della Clinica Ortopedica e Traumatologica dell’Università “La Sapienza”.

Nel 1990 su suggerimento di  Piero Marini all’arcivescovo di Lodz, mons. Krajewski  è stato inviato a Roma per proseguire gli studi presso l’Istituto Liturgico di S. Anselmo. L’allora maestro delle cerimonie pontificie fu molto impressionato dalla sua organizzazione della unica Messa con Giovanni Paolo a Lodz nel viaggio in Polonia nel 1987 quando i 1500 ragazzi hanno ricevuto la Prima Comunione dal Papa.

Rientrato in diocesi nel 1995, è stato cerimoniere dell’Arcivescovo ed ha insegnato liturgia nel Seminario diocesano e in quello dei Francescani e dei Salesiani, e  nell’Accademia di Varsavia, essendo anche stato nominato Prefetto del Seminario diocesano. Nel 1998 su  invito del mons. Marini ha fatto ritorno a Roma ed è stato assunto presso l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice all’inizio solo per 3 anni come ausiliare nella preparazione per il Grande Giubileo del 2000.

Il 12 maggio 1999 è stato nominato Cerimoniere Pontificio.kraw

Ai funerali di Giovanni Paolo II, mons. Krajewski insieme con l’allora maestro delle cerimonie pontificie mons. Piero Marini, ha depositato l’evangeliario sulla bara del defunto pontefice. E’ stato lui a dare inizio alla tradizione delle Messe in polacco celebrate ogni giovedi mattina sulla tomba di Papa Wojtyla nelle Grotte Vaticane. Tradizione che è proseguita  nella Cappella di San Sebastiano dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II.

Al momento della elezione di Papa Francesco lo abbiamo visto sulla loggia della Basilica e lo ha accompagnato anche nel recente viaggio in Brasile.

La scelta di mons. Krajewski al nuovo elemosiniere è stata accolta con grande entusiasmo nei borghi dove abita in un palazzo del Vaticano ed dove è conosciuto come una persona pia, discreta e alla mano alla persone. Tra gli amici è famoso come un ottimo cuoco e un atleta con le stesse passioni sportive di Papa polacco: sci e nuoto.
Il monsignore polacco è famoso anche per le sue attività pastorali: Messe di mattina dette quotidianamente nelle Grotte Vaticane e confessione nella Chiesa dello Santo Spirito in Sassia fu scelta da Giovanni Paolo II come un luogo di culto della Divina Misericordia a Roma. Per i polacchi  che abitano o lavorano vicino al Vaticano è diventato quasi come un parrocco sempre disponibile di rispondere alla richieste per la preghiera e Messe in varie intenzioni.
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