Maribor: e il Papa usò il pugno di ferro

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“Il Santo Padre Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Ljubljana (Slovenia), presentata da S.E. Mons. Anton Stres, C.M., in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico”.

“Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Maribor (Slovenia), presentata da S.E. Mons. Marjan Turnšek, in conformità al can. 401 § 2 del Codice di Diritto Canonico”.

La Chiesa Cattolica slovena, di fatto, è stata decapitata. Papa Bergoglio non ci ha pensato su due volte e attraverso il ‘famigerato’ canone 401 § 2 – Il Vescovo diocesano che per infermità o altra grave causa risultasse meno idoneo all’adempimento del suo ufficio, è vivamente invitato a presentare la rinuncia all’ufficio – ieri ha tagliato la testa al toro. In via definitiva e senza appello.La vicenda slovena è una storia triste, che arriva da lontano. Il Papa ha rotto gli indugi, decidendo di azzerare i vertici della Chiesa locale per il dissesto finanziario dell’arcidiocesi di Maribor, i cui debiti ammontano – più o meno – ad oltre 800 milioni di euro. Una cifra fuori da ogni logica, raggiunta a causa di spericolate e poco limpide operazioni finanziarie: partecipazioni azionarie in aziende, holding e banche. Ma, in verità, l’Arcidiocesi era già ‘sorvegliata speciale’. Nel febbraio 2011, infatti, Papa Benedetto XVI aveva proceduto, dopo una ispezione canonica, alla rimozione del precedente Arcivescovo di Maribor, Monsignor Franc Kramberger.

Papa Francesco, dunque, anche su questo fronte si muove in perfetta linea di continuità con il suo predecessore. Le rinunce, attraverso il can. 401 § 2, erano state imposte da Papa Ratzinger a numerosi Vescovi irlandesi per essere stati reticenti nei casi di pedofilia che hanno travolto la Chiesa Cattolica dell’Isola. Sulle orme di Benedetto XVI, Jorge Mario Bergoglio ha deciso di seguire la strada dell’onestà e della trasparenza che – ha precisato sull’aereo che lo riportava a Roma dal Brasile – sarà la linea guida di ogni possibile riforma curiale, IOR compreso.

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