Papa Francesco al palazzo São Joaquim per incontrare i giovani detenuti

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Anche a Rio de Janeiro papa Francesco ha incontrato i carcerati e, come nella messa in Coena Domini celebrata lo scorso 28 marzo nel carcere minorile di Casal del Marmo, si tratta di detenuti di giovane età. Cinque ragazzi, secondo le prime informazioni circolate sull’incontro. Come da programma, l’appuntamento con i ragazzi si è svolto in forma rigorosamente privata, in quella dimensione “familiare” – fuori dalla portata delle telecamere – che papa Francesco ha desiderato mantenere per gli incontri più intimi di questa GMG. Papa Francesco ha raggiunto i detenuti nella residenza arcivescovile “São Joaquim”, a dodici chilometri dal parco della Quinta Boa Vista, dove nella mattinata Papa Francesco ha amministrato la Confessione a cinque giovani partecipanti alla GMG.

Lasciato il parco, il papa è salito sulla vettura panoramica e si è recato al palazzo arcivescovile, lungo una via sempre più affollata di fedeli, tra i quali il papa non ha mancato di fermarsi per dispensare sorrisi e abbracci. Arrivato al Palacio  “São Joaquim”, in un salone al piano terra, Francesco ha trovato ad attenderlo i carcerati insieme ai loro assistenti, il cappellano ed alcune guardie. Un incontro durato mezz’ora, al termine del quale il papa ha raggiunto la Cappella della residenza per fermarsi alcuni minuti con le religiose che svolgono servizio nel palazzo. Ad accompagnarlo, l’arcivescovo di Rio, mons. Orani João Tempesta.

L’appuntamento pubblico per papa Francesco è ora l’Angelus dal balcone centrale del Palacio “São Joaquim”: nella piazza antistante, assiepati dal mattino sotto un cielo finalmente assolato, in migliaia lo attendono per la preghiera mariana. Rientrato nel palazzo, papa Francesco incontrerà il Comitato Organizzatore e i benefattori della Giornata Mondiale della Gioventù e consumerà il pranzo con dodici giovani che rappresenteranno i diversi continenti.

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