Papa Francesco confessa cinque giovani alla Quinta da Boa Vista

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Quarto giorno di GMG per papa Francesco. Si parte dalle Confessioni alla Quinta da Boa Vista, un’ampia area verde a meno di venti chilometri dalla residenza di Sumaré predisposta ad accogliere per quattro giorni i giovani partecipanti che vogliono ricevere il sacramento della Riconciliazione. In anticipo sulla tabella di marcia, dopo la Santa Messa celebrata in forma privata, questa mattina papa Francesco si è recato in automobile alla Quinta, nel quartiere di São Cristóvão, per amministrare il sacramento a cinque giovani di diverse lingue. Accolto all’ingresso del parco ha raggiunto poi uno dei cento confessionali predisposti per accogliere sacerdoti e penitenti.

Tre brasiliani, un venezuelano e un italiano: in tutto, tre ragazzi e due ragazze i giovani che il papa ha confessato. I cinque sono stati scelti per sorteggio attraverso il sistema di iscrizioni al termine di un incontro del Comitato Organizzatore Locale della GMG e hanno ricevuto la notizia il 24 maggio scorso, giorno della festa di Maria Ausiliatrice. Secondo il racconto del direttore del Settore di Preparazione Pastorale, p. Arnaldo Rodrigues, che ha contattato personalmente i sorteggiati, non è mancata la sorpresa verso un annuncio tanto inatteso da sembrare uno scherzo e “alcuni sono rimasti molto commossi. Molti hanno detto che si accontentavano già di partecipare a un evento al quale sarà presente il Santo Padre e l’emozione era incontenibile. Uno di loro ha sostenuto di non sapere come ricambiare questo dono enorme ricevuto qui in Brasile”.

Come nelle precedenti edizioni della GMG, anche a Rio de Janeiro al sacramento della Riconciliazione è stata dedicata un’intera area, allestita per quattro giorni con 100 confessionali con la possibilità di confessarsi nelle principali lingue del mondo. Peculiarità di questa Giornata è però il design dei confessionali, affidato all’architetto spagnolo Ignácio Iñiguez de Onzoño. L’aspetto delle strutture, infatti, richiama immediatamente la forma del Corcovado, il monte da cui si staglia il simbolo della città brasiliana, la statua del Cristo Redentore. I confessionali – progettati per consentire ai giovani di inginocchiarsi e ai confessori di poter amministrare il sacramento sedendo – sono stati realizzati incrociando  lamine bianche in legno. Ispirati al monte di Rio, portano sulla sommità una croce.

Resta anche il legame tra Riconciliazione e proposta vocazionale, dal momento che la Quinta da Boa Vista è anche il luogo designato dagli organizzatori per la Fiera delle Vocazioni. Nell’ampio parco rimasto proprietà dei gesuiti fino all’espulsione della Compagnia dal Brasile nel XVII secolo, sono state infatti allestiti insieme ai confessionali anche gli stand di oltre 100 espositori, tra enti ecclesiali internazionali, movimenti, comunità, ordini e istituti religiosi. Da lunedì fino ad oggi, in questi spazi i giovani hanno potuto incontrare i vari responsabili della pastorale vocazionale e scambiarsi informazioni e testimonianze. La Fiera, spiegano gli organizzatori, “è il luogo ideale per incontrarsi con la volontà di Dio e conoscere la propria vocazione che non poche volte è profondamente religiosa”.

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