Papa Francesco ai giovani: il mio cuore di pastore vi abbraccia tutti

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Sul lungomare del mondo di Copacabana Papa Francesco accoglie ufficialmente i giovani dei cinque continenti. “Benvenuti a questa grande festa della fede! In varie parti del mondo, in questo stesso momento, tanti giovani si sono radunati per vivere insieme questo momento: sentiamoci uniti gli uni con gli altri nella gioia, nell’amicizia, nella fede. E siate certi: il mio cuore di Pastore vi abbraccia tutti con affetto universale!” Papa Francesco saluta e da il benvenuto con queste parole ai giovani di tutto il mondo.

La cerimonia di apertura e di benvenuto,il saluto dell’arcivescovo locale ( che ha più volte nominato Benedetto XVI ringraziandolo della scelta di celebrare proprio in Brasile questa festa), la proclamazione della Parola di Dio e il suo primo discorso a Rio alla gioventù di ogni paese del mondo. Una festa , la festa per eccellenza di questa GMG, in quanto rappresenta il primo contatto visivo e fisico dei giovani con Papa Francesco. Copacabana è il quartiere più a Sud di Rio de Janeiro e sarà lo scenario di molti eventi fino a domenica. Il suo arrivo su quel lungomare immenso suscita l’entusiasmo, l’emozione e la gioia indescrivibile di tutti i presenti. Lo accolgono con fiori, grida e bandiere di ogni nazionalità. Papa Francesco, nel lungo tragitto della spiaggia gremita sulla sua papamobile scoperta, dispensa baci ai più piccini e vediamo perfino lo scambio dello zucchetto con un giovane del posto. Riconosce la maglia della sua squadra di calcio tra i giovani, stringe le mani, saluta tutti cercando con ognuno di loro un contatto fisico. Decisamente un clima di festa e di gioia.

“Maestro è bello per noi stare qui”. Il versetto del Vangelo di Luca, a cui si è ispirato tutto l’evento di questa cerimonia di apertura, crea l’atmosfera per questo pomeriggio-sera. Sulla spiaggia a Copacabana manca solo il sole.

“Guardando questo mare, la spiaggia e tutti voi, mi viene in mente il momento in cui Gesù ha chiamato i primi discepoli a seguirlo sulla riva del lago di Tiberiade. Oggi Gesù ci chiede ancora: Vuoi essere mio discepolo? Vuoi essere mio amico? Vuoi essere testimone del mio Vangelo? Nel cuore dell’Anno della fede queste domande ci invitano a rinnovare il nostro impegno di cristiani. Le vostre famiglie e le comunità locali vi hanno trasmesso il grande dono della fede, Cristo è cresciuto in voi. Oggi sono venuto per confermarvi in questa fede, la fede nel Cristo vivente che dimora in voi, ma sono venuto anche per essere confermato dall’entusiasmo della vostra fede”. Papa Francesco pronuncia al mondo,su quel palcoscenico spettacolare allestito per l’occasione, le semplici parole a 1,5 milioni di persone. E si rivolge non solo ai giovani presenti lì fisicamente, ma anche a quelli collegati via radio, via tv, via internet e social network, da ogni angolino del mondo.

Metti fede, metti speranza, metti amore, metti Cristo. Questi i punti cardini dell’omelia di Papa Francesco:

“Mettere, cioè collocare, versare. Così è anche nella nostra vita: se vogliamo che essa abbia veramente senso e pienezza, come voi stessi desiderate e meritate, dico a ciascuno e a ciascuna di voi: “metti fede” e la tua vita avrà un sapore nuovo, avrà una bussola che indica la direzione; “metti speranza” e ogni tuo giorno sarà illuminato e il tuo orizzonte non sarà più oscuro, ma luminoso; “metti amore” e la tua esistenza sarà come una casa costruita sulla roccia, il tuo cammino sarà gioioso, perché incontrerai tanti amici che camminano con te;“metti Cristo” nella tua vita. In questi giorni, Lui ti attende nella sua Parola; ascoltalo con attenzione e il tuo cuore sarà riscaldato dalla sua presenza.

Alla festa con il Papa si esibiscono artisticamente circa 150 ragazzi nella rappresentazione intitolata “ Rio de Fè”, la “ Città Meravigliosa” e cinque ragazzi, provenienti dai cinque continenti, salutano il Vescovo di Roma nel suo primo viaggio apostolico. Moltissima l’emozione di trovarsi davanti a Papa Francesco.

Nel discorso Bergoglio ha anche ricordato Giovanni Paolo II, nella prima Giornata Mondiale della Gioventù internazionale, nel 1987, nella “sua” Buenos Aires: “Custodisco vive nella memoria queste parole del beato Giovanni Paolo II ai giovani: “Ho tanta speranza in voi! Mi auguro soprattutto che rinnoviate la vostra fedeltà a Gesù Cristo e alla sua croce redentrice”.

Un forte abbraccio e saluto del Papa Francesco è arrivato anche a Benedetto XVI, ricordato con una preghiera e un applauso in questa festa che in fondo è anche un po’ opera sua.

L’immagine della Madonna di Aparecida in processione ha colorato questa cerimonia di accoglienza,  gli occhi di Maria sono gli occhi illuminati dalla fede. Un canto brasiliano ha reso omaggio alla figura della Madonna ritrovata nel fiume in terra brasiliana da tre semplici pescatori.

Canti, balli, musica, colore, scenografia e coreografia spettacolari. Rio,stasera più che mai, centro della Chiesa e centro del mondo, accoglie il Papa tra i giovani nella festa della fede.

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