Papa Francesco benedice le Olimpiadi
É la prima volta che succede anche se i pontefici hanno sempre amato lo sport. Papa Francesco ha benedetto le bandiere olimpiche. Sul balcone del Palazzo della Città di Rio de Janeiro, dopo avere salutato alcuni atleti particolarmente
rappresentativi dello sport brasiliano. La XXXI edizione dei Giochi Olimpici (5-21 agosto 2016) e i successivi Giochi Paraolimpici, si svolge in Brasile e le bandiere eran esposte nell’antistante giardino, dove sono riuniti giovani atletirappresentativi di entrambe le manifestazioni sportive. Non sono previsti discorsi. È la prima volta che un Papa è messo in rapporto diretto con i Giochi Olimpici, almeno in questo modo.
La consegna delle Chiavi della Città e della pergamena da parte del Sindaco al Santo Padre è avvenuta nel Balcone del palazzo e da qui, il Santo Padre benedirà le Bandiere della XXXI edizione dei Giochi Olimpici (5 – 21 agosto 2016) e dei successivi Giochi Paralimpici, esposte nel giardino antistante. Questa cerimonia, seppure breve, è piuttosto originale. Non era mai accaduto che un Papa fosse messo in rapporto diretto con i Giochi Olimpici, almeno in questo modo. In passato, diversi Papi si sono interessati alla questione, cominciando con Papa Pio X che tramite il suo Segretario di Stato, il cardinale Merry del Val, incoraggiò l’iniziativa del barone De Coubertin che ripristinò in epoca contemporanea i Giochi Olimpici. Tra l’altro fu il primo ad autorizzare la pratica sportiva entro le Mura vaticane consentendo la sistemazione di piccole palestre. Il suo discorso ai giovani dell’8 ottobre 1905 è considerato un po’ una “Magna Charta” dello sport in Vaticano: “Ammiro e benedico di cuore tutti i vostri giochi e passatempi, la ginnastica, il ciclismo, l’alpinismo, la nautica, il podismo, le passeggiate, i concorsi e le accademie alle quali vi dedicate: perché gli esercizi materiali del corpo influiscono mirabilmente sugli esercizi dello spirito; perché questi trattenimenti richiedono pur lavoro, vi toglieranno dall’ozio che è padre dei vizi, e perché finalmente le stesse gare amichevoli saranno in voi un’immagine dell’emulazione dell’esercizio della virtù”.
Giovanni XXIII salutò gli atleti a Roma in occasione delle Olimpiade del 1960. Papa Giovanni Paolo II dedicò importanti pagine del suo magistero allo sport, anche durante l’anno Giubilare del 2000. Benedetto XVI, il 22 luglio 2012, alla fine dell’Angelus così parlò sull’ultima Olimpiade: “Tra qualche giorno avrà inizio, a Londra, la XXX edizione dei Giochi Olimpici. Le Olimpiadi sono il più grande evento sportivo mondiale, a cui partecipano atleti di moltissime nazioni, e come tale riveste anche un forte valore simbolico. Per questo la Chiesa Cattolica guarda ad esse con particolare simpatia e attenzione. Preghiamo affinché, secondo la volontà di Dio, i Giochi di Londra siano una vera esperienza di fraternità tra i popoli della Terra”.