Domenica a Rio aspettando Papa Francesco
Una musica in lontananza, poi via via battiti di mani sempre più forti; da lontano si intravede un gruppo di giovani in festa che si avvicina a passo veloce. Così a Copacabana, cuore del divertimento carioca, spuntano la Croce della GMG ed il quadro della Vergine, simboli tanto attesi delle giornate mondiali. Il corteo attraversa tutta Avenida Atlantica: é diretto verso una parrocchia a ridosso della spiaggia. Qui i simboli rimarranno per questi ultimi giorni di preparazione alla Gmg, dopo una lunga peregrinatio per il Brasile.
Piú che una processione sembra una festa di samba. In tanti si fermano, molti dicono una preghiera. C’é tanta gente in spiaggia in questo assolato e caldo inverno brasiliano. 30 gradi che non fanno percepire questa come la stagione “peggiore” dal punto di vista climatico. Con la Croce, a Rio de Janeiro cominciano a spuntare anche i primi gruppi di pellegrini. Immancabili chitarre in mano, foulard e bandiere colorate; in molti prediligono il cerchio, invitando i passanti a recitare il Padre Nostro insieme, mano nella mano. Alcuni si avventurano sulla sabbia, per fare evangelizzazione anche lí: parlano, sorridono, offrono abbracci…
I brasiliani sembrano apprezzare, nonostante le proteste degli ultimi giorni sulle presunte spese del governo a supporto della manifestazione, smentite con forza dalle autorità. Alcune cose tuttavia si vedono, e si sentono. Lo spiegamento di forze nei luoghi degli eventi, ed in generale in tutta la cittá, é molto imponente: tutta l’area di Copacabana é presidiata da Polizia e Guardia Municipal, gli elicotteri militari sorvolano a volo radente. La sicurezza di questa GMG é uno dei must del governo brasiliano, molto impegnato a garantire la buona riuscita dell’evento.
Lungomare di Copacabana chiuso alle auto: una domenica qualunque, a Rio de Janeiro, diventa una giornata di attesa. In molti fanno le foto vicino al grande palco che ospiterà il papa per la cerimonia di accoglienza. Tanti altri fanno il bagno tra i maxischermi sistemati sulla spiaggia. Alcuni artisti di strada costruiscono statue di sabbia raffigurando il papa, riproponendo piccole miniature del Cristo Redentore del Corcovado. Alcuni venditori ambulanti vendono targhe di auto con su scritto “Benvenuto santitá”. In tanti si godono la bella cittá, altri vorrebbero visitare anche le favelas, ben nascoste dietro ai grattacieli luccicanti della megametropoli turistica. Ma, ci dicono alcuni, “lí proprio non andate, é pericoloso”.