Papa Francesco invia il cardinale Scola a Nissa per i 1700 anni dell’ Editto di Milano

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Il Papa ha nominato suo inviato speciale il cardinale Angelo Scola a Nissa in Serbia per le celebrazioni dei  1700 anni dell’ Editto di Milano. Un evento cui era stato invitato Benedetto XVI e che si svolgerà il 20 e 21 settembre nella città che diede i natali all’imperatore Costantino autore dell’ editto che permise la pratica libera della religione. Dal gennaio del 2010 il Patriarca della Chiesa serba è Irinej, eletto come successore del Patriarca Pavle. Dal 1975 Vescovo di Nis, nella Serbia sudorientale, luogo di nascita dell’imperatore Costantino il Grande, il Patriarca serbo è Arcivescovo di Pec e metropolita di Belgrado-Karlovac, e guida una Chiesa che conta circa 11 milioni di serbi ortodossi residenti in Serbia, nei paesi dell’ex Yugoslavia, negli Stati Uniti, in Australia e nell’Europa occidentale.

A distanza di qualche settimane dal Sinodo della Chiesa Caldea arriva la nomina del Papa di un Visitatore Apostolico della Chiesa orientale che riunisce cattolici in Iraq, Iran e soprattutto nella diaspora. Il Papa ha scelto Mons. Ramzi Garmou, Arcivescovo di Teheran dei Caldei, per l’ufficio di Visitatore Apostolico per i Caldei residenti in Europa, incarico finora ricoperto “ad nutum Sanctae Sedis” dal Corepiscopo Mons. Philip Najim. Mons. Ramzi Garmou è nato il 5 febbraio 1945 a Zākhō. Entrato nel Seminario dei Padri Domenicani a Mossul, ha continuato gli studi nell’Istituto del Prado in Francia.È stato ordinato sacerdote il 13 gennaio 1977, iniziando il ministero nella parrocchia di N.S. del Perpetuo Soccorso a Baghdad. Inviato a Teheran, vi ha svolto il servizio pastorale. Il 5 maggio 1995 è stato eletto Coadiutore di Teheran dei Caldei ed ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 25 febbraio 1996. È divenuto Arcivescovo della medesima Arcieparchia il 7 febbraio 1999, succedendo per coadiutura.

Tra gli atti di questa mattina del Papa anche il telegramma di cordoglio per la morte  a 93 anni, del cardinale Simon Ignatius Pimenta, arcivescovo emerito di Bombay. Papa Francesco lo ricorda come una “nobile anima” nel telegramma di cordoglio inviato all’attuale capo dell’arcidiocesi di Bombay, Oswald Gracias. Nel testo, il Papa ricorda i “lunghi anni” di “servizio dedicato alla comunità cattolica” e di “sostegno fedele” al Pontefice nelle vesti di porporato, cui lo chiamò Giovanni Paolo II nel 1988. Alla Chiesa di Bombay, che si prepara a celebrare le esequie del cardinale Pimenta, Papa Francesco si unisce in preghiera “affinché – scrive – Dio nostro Padre misericordioso” gli “conceda il premio delle sue fatiche e accolga la sua nobile anima nella gioia e nella pace del Regno celeste”.

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