A Gratz il futuro delle religioni nel “Com Unity Spirit”
Si terrà dal 17 al 20 luglio prossimo, a Graz (Austria), la Conferenza internazionale “Com Unity Spirit”, organizzata dall’Istituto afro-asiatico, fondato nel 1964 dalla Chiesa cattolica per promuovere il dialogo interreligioso e interculturale con progetti di ricerca, incontri di studio e convegni internazionali. Graz ha un’antica tradizione in favore del dialogo e della partecipazione delle diverse comunità religiose alla vita cittadina, e, dal 1997, è stata sede della Seconda Assemblea Ecumenica Europea.
La conferenza si propone di favorire un ulteriore passo nel dialogo tra le religioni con la prospettiva di giungere alla redazione di un messaggio finale nel quale indicare cosa le comunità religiose devono e possono fare per rendere una città accogliente e rispettosa dei valori umani così da favorire la convivenza di religioni e culture diverse nel rispetto della libertà di ogni uomo e donna.
Alla Conferenza partecipano 150 rappresentanti di comunità religiose, dal Vescovo serbo ortodosso Andrej, a Mustafa Ceric, Grand Mufti emerito di Bosnia ed Erzegovina, al Rabbino Michael Jedwabny, a Karl Veitschegger della Diocesi di Graz-Seckau. Studiosi ed esperti del dialogo interreligioso sono stati invitati a prendere parte a questa conferenza per discutere e condividere la pluralità di opinioni su come procedere nella costruzione non solo di una coesistenza pacifica tra le religioni, ma soprattutto dell’idea che l’Europa stia vivendo una stagione particolarmente importante per il suo futuro proprio per la presenza di così tante religioni e culture che rappresentano una preziosa ricchezza per il domani.
Il programma del convegno prevede una serie di conferenze pubbliche tenute da testimoni ed esperti del dialogo interreligioso e una molteplicità di sessioni parallele nelle quali esporre e discutere testi più brevi su ricerche ed esperienze di dialogo. La sessione inaugurale verterà sul tema del rapporto tra potere politico e potere spirituale alla luce dell’esperienza cristiana fin dai tempi delle prime comunità, con particolare attenzione a quanto si è detto e scritto in questi ultimi anni. Tra i temi affrontati nelle sessioni parallele, che si propongono di essere momenti di confronto su come persone di religioni diverse possono vivere insieme in pace, in una stessa città, si possono ricordare il rapporto tra religione e spiritualità, l’insegnamento della religione, la libertà religiosa come diritto universale, le cause di potenziali conflitti tra comunità religiose, il ruolo socio-politico e la responsabilità delle religioni nella società contemporanea e le espressioni culturali e artistiche della diversità religiosa.
Fonte: VIS