Il ricordo di papa Wojtyla nelle parole del cardinale Dziwisz

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A 30 anni dall’elezione di Karol Wojtyla al soglio pontificio, per il cardinale Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e segretario del papa per 39 anni è il tempo dei ricordi e delle speranze. “Aspettiamo ancora un santo – ha detto ‘don’ Stanislao nel corso della presentazione del film ‘Testimony’ sulla vita di papa Wojtyla – un santo che sarà il coronamento di tutti i santi che abbiamo a Cracovia”.

Durante la presentazione del film che sarà proietatto domani in Vaticano, il cardinale Dziwisz ha ricordato la passione del papa polacco per il cinema (“Voleva essere al corrente e vedere i film”) e la sua grande attenzione ai media: “Sono un mezzo di evangelizzazione, dunque erano molto importanti per lui. Ogni vescovo – ha detto il cardinale – dovrebbe mettere l’accento sui media”. E ancora: “Giovanni Paolo II ha dovuto sopportarmi tanti anni. Era un uomo tanto buono. Il mio rapporto con lui era un rapporto filiale, per me era un padre. Cercavo di servirlo e di aiutarlo”. “So che lui mi accompagna – ha aggiunto – e non mi lascia solo. Ogni tanto invoco il suo aiuto”.

Il film ‘Testimony’ è tratto dal libro ‘Una vita con Karol’, scritto dal segretario personale Stanislao e dal vaticanista Gianfranco Svidercoschi.Il racconto dell’attuale arcivescovo di Cracovia si intreccia con documenti e foto inediti provenienti tra l’altro dagli archivi vaticani e da collezioni private; ad integrarli alcune scene nelle quali vengono utilizzati gli oggetti che Karol Wojtyla utilizzava ogni giorno, come l’altare da viaggio che fin dai tempi in cui era vescovo portava sempre con sè. La realizzazione della pellicola è durata quasi un anno, girata tra il Vaticano, Cracovia e Wadowice, la città natale di Giovanni Paolo II.

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