L’udienza generale. Il papa ricorda l’ecclesiologia di San Paolo
E’ l’ecclesiologia di Paolo il tema della catechesi di Benedetto XVI all’udienza generale. Decine di migliaia di fedeli hanno ascoltato il papa in Piazza San Pietro, che dopo aver lasciato in gran parte il testo ufficiale, ha spiegato come la Chiesa sia formata e costituita non dall’uomo ma da Dio stesso. Concetto paolino presentato nel Concilio Vaticano II dalla Lumen Gentium.
E’ proprio Paolo che usa la parola “ecclesia” rispetto a sinagoga, cambaindo il senso stesso della “assemblea”. E’ a Paolo, ha spiegato il papa, che si deve il concetto di “Corpo di Cristo” per definire la Chiesa, che definisce l’unione mistica tra Cristo e tutti quelli che vivono “in lui”. E nella Chiesa, continua, ognuno ha un suo ruolo, una sua importanza. La Chiesa appartiene a Dio solo, è Casa e Tempio di Dio. Ciò significa che la caratteristica di luogo sacro abitato dalla presenza di Dio si sposta dall’edificio alla comunità umana di fede.
Dopo la sintesi in diverse lingue, il papa ha salutato in modo particolare i fedeli polacchi che oggi, a trent’anni dalla elezione di Giovanni Paolo II, sono in pellegrinaggio alla tomba di Pietro e del suo successore. Domani sera il papa assisterà alla proiezione di un nuovo film dedicato alla vita di Karol Woytjla tratto dalle memorie di don Stanislao.