Il Concerto di Pasqua con musicisti russi e ucraini che suonano e cantano insieme per la pace

Condividi su...

La grande attesa per l’evento di punta del Festival di Pasqua di Roma, quest’anno alla sua XXV edizione, non è stata smentita. È stato a tutti gli effetti un Concerto per la Pace, con forte impatto emotivo e valenza simbolica. Per la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina, alle ore 20.00 di Domenica di Pasqua, 17 aprile 2022 musicisti russi e ucraini hanno suonato insieme per mandare uno straordinario messaggio di pace, dopo la Via Crucis presieduta a Papa Francesco al Colosseo, che ha voluto che – alla XIII Stazione: Gesù muore sulla Croce – la Croce fosse portata insieme da due donne, una ucraina ed una russa, in silenzio [QUI, QUI e QUI].

È accaduto nella maestosa cornice della Basilica di Sant’Andrea della Valle a Roma, dove il Maestro Enrico Castiglione, regista e scenografo di teatro musicale, fondatore e gran patron del Festival di Pasqua, la prestigiosa manifestazione di musica sacra nata nel 1998, ha fortemente voluto, per il tradizionale Concerto di Pasqua, due cantanti d’eccezione: il soprano ucraino Eva Dorofeeva e il mezzosoprano russo Liudmilla Schiavotti Chepurnaya. Durante l’acclamatissimo Concerto, si è esibita con loro anche il giovanissimo soprano Kateryna Chebotova. La appena ventenne, al suo debutto assoluto, si è potuta ricongiungere alla madre proprio nei giorni scorsi, appena scappata dalla martoriata città di Kharkiv.

Le soliste sono state accompagnate da un’orchestra appositamente formata da musicisti russi e ucraini, sotto la direzione del Maestro Stefano Sovrani, con la regia televisiva dello stesso Enrico Castiglione. Questo Festival di Pasqua è stata così la prima manifestazione al mondo a far cantare e suonare insieme musicisti ucraini e russi in tempo di guerra, “a Roma, capitale del Cristianesimo, per gridare con la forza della musica – come ha ribadito in apertura del concerto lo stesso Castiglione – che si può e si deve essere tutti fratelli, tutti amici e non nemici, all’insegna della preghiera che è la musica stessa e della bellezza armoniosa del suo canto di pace, proprio attraverso la straordinaria musica che grandi compositori d’ogni epoca hanno scritto per testimoniare il divino e il sacro”.

Il Concerto di Pasqua ha offerto un vasto repertorio di arie e brani di musica sacra tra i più popolari ed amati, di Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Arcangelo Corelli, Alessandro Stradella, Georges Bizet, Jules Massenet, Pietro Mascagni, estratti dallo Stabat Mater di Pergolesi, accanto al Panis Angelicus dalla Messa Solenne di César Franck, compositore di cui quest’anno si festeggia il 200° anniversario della nascita.

“Io sono nata in Unione Sovietica, nella città di Krivoi Rog, che adesso appartiene al territorio ucraino – ha ricordato Chepurnaia appena prima dell’inizio del concerto -. Alcuni miei parenti erano Ucraini, poi quando avevo 4 anni ci siamo trasferiti nella Città russa di Astrakhan, dove sono cresciuta. Vivo da 12 anni in Italia e sono anche cittadina italiana. Questo concerto rappresenta quindi qualcosa di speciale e altamente simbolico per me: musicisti ucraini e russi suoneranno e canteranno insieme a Roma. E sarà estremamente emozionante per me, che in un certo senso racchiudo diverse ‘anime’: sono un’italo-russa ortodossa nata in Ucraina, che canta nella città culla della cultura cattolica. Al di fuori di ogni retorica proveremo a rivolgere preghiere e canti a chi vorrà ascoltarci, consapevoli che il mondo (spesso) non ascolta e gli eventi fanno il loro corso tragico. Ma chi, come me, prova ad occuparsi di arte, cerca di farlo aldilà delle bandiere, preoccupandosi non della casacca di appartenenza ma del singolo, cercando di intercettare il suo orizzonte e provare ad accoglierlo. Il Maestro Enrico Castiglione ne è perfettamente consapevole e la sua iniziativa è assolutamente lodevole e lungimirante. Ovviamente sono estremamente onorata di partecipare a un festival in cui si sono esibiti artisti unici, come Josè Carreras e Montserrat Caballé, che ebbi la fortuna di conoscerla diversi anni fa a Saragozza”.

“L’arte e la cultura dovrebbero unire e non dividere. Non penso che gli artisti russi debbano essere snobbati e cancellati dai teatri, come i grandi autori da Dostoevskij a Ciajakovskij. È ingiusto e incomprensibile. Il popolo russo non ha scelto la guerra, non ha nessuna colpa. Questo conflitto i Russi non l’hanno cercato, non l’hanno voluto”, ha detto Chepurnaya all’Adnkronos. “Non mi sento di appartenere né alla Russia, né all’Ucraina. Nessun confine, nessuna separazione. Entrambi i Paesi fanno parte del mio DNA, della mia storia, della mia cultura”. E sul conflitto in corso spiega: “La guerra non è scoppiata il 24 febbraio, era già in atto dal 2014”.

“Cantare al Festival di Pasqua per me è un grande onore e soprattutto una grande responsabilità – ha dichiarato Eva Dorifeeva -. Esibirmi in questa grande cornice dove nelle edizioni precedenti hanno cantato star della lirica internazionale è motivo di orgoglio per me e per il mio popolo, che da diverse settimane sta combattendo con tutta la forza per la pace e la libertà di tutto il mondo. Non sono un soldato ma attraverso la mia voce vorrei lanciare un messaggio a tutti i popoli affinché sulla terra regni pace, gioia e serenità. Spero che il mio pensiero sia condiviso da tutti ed esibirmi insieme ad altri musicisti ucraini e russi lascia intendere che questa guerra non è voluta da tutti ma da poche persone, sempre più assetate di potere per la gloria. Ringrazio il Maestro Enrico Castiglione e il Maestro Stefano Sovrani che mi hanno concesso questa bella ed importante possibilità. Voglio dedicare questo concerto a tutte le persone ucraine che stanno soffrendo in questo momento con l’augurio pasquale che quanto prima possano ritrovare la loro pace e felicità”.

Fondato nel 1998 dal regista e scenografo italiano Enrico Castiglione con l’obiettivo di creare a Roma, capitale mondiale del Cattolicesimo, un festival dedicato allo straordinario patrimonio artistico del Cristianesimo in occasione del Grande Giubileo, il Festival di Pasqua ha offerto in ogni edizione in tutti questi 24 anni un intenso calendario di concerti ed eventi di Musica Sacra di grande prestigio internazionale, avvalendosi di complessi corali, orchestrali ed artisti di chiara fama mondiale, offrendo programmi del grande repertorio sacro dalla nascita dell’oratorio come forma di elevazione liturgica in musica alle più recenti e significative creazioni contemporanee, ma anche e soprattutto prime mondiali e riscoperte di opere, oratori e concerti dimenticati se non addirittura mai più eseguiti in Italia e nel mondo: esecuzioni divenute storiche, trasmesse dalle principali reti televisive internazionali, oggi tutte disponibili in compact disc, blu-ray e dvd distribuiti in tutto il mondo.

“Quando ho avuto l’idea di dar vita a Roma al Festival di Pasqua – ha dichiarato Enrico Castiglione – non avrei mai immaginato che i grandi concerti promossi nelle principali chiese e basiliche della Città di Roma in previsione del Grande Giubileo del 2000, sarebbero poi diventati un appuntamento ogni anno cosi atteso e partecipato”. Il Festival di Pasqua compie infatti quest’anno 25 anni di ininterrotta ed assidua programmazione. Era il 1997 quando Enrico Castiglione, appena ventisettenne, ebbe per la prima volta l’idea di creare una manifestazione di spettacolo dal vivo tutta dedicata alla Musica Sacra, fondando a Roma il Festival di Pasqua. Il primo Concerto di Pasqua fu trasmesso la Domenica di Pasqua del 12 aprile 1998 in diretta mondovisione dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, con la regia dello stesso Castiglione, le luci di Carlo Di Palma e la voce di José Carreras: un evento storico che nel segnare la nascita della manifestazione ha dato il via a centinaia di concerti ed eventi trasmessi dalla RAI e dalle maggiori reti televisive del mondo e oggi tutti disponibili in streaming sul portale Musicalia.tv.

Nel corso della sua storia si sono esibiti al Festival di Pasqua artisti di fama mondiale come Montserrat Caballé, José Carreras, Mstislav Rostropovich, José Cura, Renato Bruson, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Carl Anderson, attori hollywoodiani come James Caviezel, Michael York, Louis Gossett jr. ed italiani come Arnoldo Foà, Walter Maestosi, etc., spaziando dalla sempre fin troppo trascurata musica gregoriana e polifonica alla valorizzazione delle pagine dei grandi compositori d’ogni tempo, da Georg Friedrich Haendel ad Antonio Vivaldi, da Wolfgang Amadeus Mozart a Jules Massenet, da Johann Sebastian Bach a Nino Rota, da Gioachino Rossini a Leonard Bernstein.

Il XXV Festival di Pasqua, in corso nelle chiese e basiliche di Roma con grandissima partecipazione di pubblico, è stato aperto lo scorso 10 aprile con il Concerto Inaugurale al Pantheon e si concluderà il 5 giugno con il Concerto di Pentecoste, sempre nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, con la celeberrima Messa Solenne di César Franck, eseguita dalla Schola Cantorum del Festival di Pasqua, il Coro Quadriclavio di Bologna, il Coro della Cappella Giulia e l’Orchestra del Festival di Pasqua, diretti dal maestro Lorenzo Bizzarri.

151.11.48.50